30.12.2010 Più sostegno alle famiglie

Il Tirreno

CAPANNORI. Giorgio Del Ghingaro a tutto campo. Il sindaco di Capannori, nel ripristinato question time con i giornalisti, traccia un bilancio amministrativo del 2010 e del suo primo anno del secondo mandato. Del Ghingaro parla dei tagli del governo, di viabilità, scuola, lavori pubblici e della Capannori che guarda al futuro. A chi lo accusa (il centrodestra) di non soddisfare le esigenze dei cittadini, risponde con i fatti.
 Quale è il suo bilancio del 2010?
 «Siamo andati oltre gli obiettivi di programma. Non a caso ho modificato le deleghe degli assessori per ridare un nuovo slancio a questo grande dinamismo impresso al territorio. Quando dico che Capannori è rock è perché c’è un fermento che non riscontro in altri comuni. Purtroppo alcuni problemi, come la viabilità o i ritardi sul compostaggio non sono dipesi da noi. Possiamo anche sbagliare, ma quanto abbiamo detto lo abbiamo fatto».
 Capannori nel 2011 avrà 3 milioni in meno nelle casse comunali. Quali saranno le priorità?
 «L’ambito sociale, sostegno alle fasce più deboli, ambiente e imprese. L’approvazione del bilancio preventivo è stata rinviata proprio a causa dell’incertezza per le ripercussioni di Finanziaria e decreto Milleproroghe. Ci saranno minori entrate per 3 milioni che abbiamo provveduto a compensare attraverso una razionalizzazione delle spese, ad esempio costo del lavoro e auto comunali. Ma c’è anche il problema dell’utilizzo degli oneri di urbanizzazione».
 Può spiegarlo meglio?
 «Finora gli oneri di urbanizzazione, fino al 75%, potevano essere destinati per coprire le spese correnti che ammontano a 30 milioni. Se non sarà più possibile dovremo ridurre gli investimenti di altri 3 milioni. Col rischio di avere meno qualità nei servizi per i cittadini. L’azione del governo è censurabile, perché ricade sui Comuni che sono gli enti più vicini alla collettività».
 L’opposizione punta il dito sul disavanzo di bilancio.
 «Il bilancio è sano e certificato. Anzi, abbiamo 7 milioni in cassa che non possiamo spendere per il patto di stabilità. E’ assurdo per un comune virtuoso come il nostro. Nonostante tutto abbiamo investito quasi 3 milioni sulla scuola, con un grande successo della banca del tempo didattico confermando quanto Capannori sia innovativa. Pensiamo alle politiche ambientali dove siamo un riferimento nazionale o al regolamento urbanistico preso a modello per la Toscana».
 I cittadini hanno a cuore i servizi. In molte frazioni, ad esempio, manca il metano.
 «Vorrei ricordare che quando siamo arrivati al governo i trequarti del territorio erano privi di fognature, metanizzazione e rete idrica. Nel giro di dieci anni, per tappe, pensiamo di estendere in tutte le frazioni il metano che è importante e fa risparmiare, oltretutto ora ci sarà la liberalizzazione del mercato. Con Gesam abbiamo un programma che si rinnova ogni tre anni».
 Altro nodo è la viabilità, specie viale Europa e la Pesciatina.
 «Gli enti locali si sono accordati quasi tre anni fa, adesso è il governo che deve mettere i soldi. Il ministro Matteoli mantenga la promessa. Non possiamo continuare con interventi tampone che non risolvono a fondo il problema».
 Quali saranno le grandi opere nel 2011?
 «Polo Tecnologico a Segromigno, Cittadella della Cultura di Tassignano ed ex Supercinema a Capannori, sul quale proprio ieri c’è stata la gara per i lavori del secondo lotto. Mi auguro che entro l’estate si possa inaugurare. La Cittadella porterà anche nuovi posti di lavoro e farà girare le attività commerciali della zona. Come del resto l’ex Supercinema».
 Aeroporto, qual è la sua posizione?
 «Gli enti pubblici hanno fatto la loro parte versando il 25% del capitale sociale che ammonta ad un milione (100 mila la quota parte del Comune ndr), mentre il socio privato (il gruppo Bonansea ndr) non ha ancora ricapitalizzato per circa 800 mila euro. Il termine è scaduto e proprio oggi c’è un’assemblea della Sogeal che detiene il controllo della società areoportuale. Nell’ipotesi di mancato aumento di capitale sociale i soci pubblici avrebbero due opzioni: esercitare la prelazione prevista da una clausola e ricapitalizzare anche la quota parte dei privati diventando di fatto soci unici, oppure si aprirebbero scenari diversi, tra cui il possibile ingresso di nuovi soci privati o enti. Quali saranno le mosse? Non lo so, la latitanza del socio privato ci fa dubitare, ma è anche strano che è un gruppo imprenditoriale che ha rivelato l’80% e si è impegnato ad investire di punto in bianco decida di chiamarsi fuori».

29.12.2010 Ai bamboccioni ci pensa la Regione

Il Tirreno

Una generazione di «bamboccioni» da salvare. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha annunciato il varo di una sorta di Piano Marshall destinato ai giovani, a quella generazione che rischia di essere relegata ai margini della società. «Occorre scongiurare il rischio – ha affermato Rossi – che si verifichi una frattura generazionale irrecuperabile».
Per permettere ai «bamboccioni» di crescere e rendersi autonomi, la giunta regionale toscana ha messo sul piatto 300 milioni di euro in tre anni, coordinando in un piano organico una serie di misure a cui, finora, erano assegnati 50 milioni l’anno, raddoppiando così l’impegno della Regione. Contributi fino a 200 euro al mese per l’affitto, integrazione dei compensi destinati agli stagisti, forte incremento delle risorse per il servizio civile, bonus alle aziende che assumono giovani, prestiti a favore di coloro che vorranno andare a completare la propria formazione in Italia o all’estero.
Con queste misure, Enrico Rossi non pretende di risolvere il problema delle giovani generazioni toscane, ma vuole offrire un contributo importante alla sua soluzione.
I numeri, del resto, sono impietosi. Settantamila giovani toscani sono disoccupati, altri 20mila sono impegnati in stage o tirocini molti dei quali a compenso zero o con un rimborso spese irrisorio, un giovane su tre, in età compresa tra 30 e 34 anni, vive ancora con i genitori. «I giovani sono la fetta della Toscana che soffre di più, che è stata più duramente colpita dalla crisi. Noi vogliamo aiutarli a prendere in mano la loro esistenza, la loro autonomia, a costruirsi un futuro».
Di certo, la Regione non può farlo da sola e per questo Rossi chiede il contributo di tutti: enti locali, banche, fondazioni, istituzioni religiose, categorie economiche, oltre ad auspicare degli interventi legislativi che pongano un argine al precariato.
Questo, nel dettaglio, il pacchetto di misure.
Affitto. Per l’aiuto all’affitto dell’abitazione sono stanziati 45 milioni di euro nel triennio. Il contributo per coloro che decideranno di uscire dalla famiglia di appartenenza per andare a vivere da soli sarà di 200 euro al mese per le coppie con dei figli, di 150 euro per quelle senza figli, per i single e i fuori sede. L’erogazione dei contributi, probabilmente, partirà da luglio e prevederà una soglia di reddito abbastanza alta per avere accesso agli aiuti che potranno essere percepiti da diverse migliaia di giovani.
Acquisto della casa. Per aiutare i giovani ad acquistare la prima casa, saranno stanziati 30 milioni di euro. Verrà, infatti, stipulato un accordo con i costruttori, in modo che, dopo un periodo massimo di locazione di quattro anni, a canoni migliori rispetto a quelli di mercato, gli interessati possano trasformare l’affitto in acquisto a prezzo agevolato. In questo caso, è previsto un contributo al costruttore che aderisce al progetto che può raggiungere i 30mila euro in caso di acquisto al termine dei quattro anni di locazione. I giovani potranno anche contare su un contributo di 150 o 200 al mese per quattro anni per pagare l’affitto.
Formazione. «Dignità del giovane in formazione» si intitola un intervento innovativo teso ad assicurare 400 euro al mese ai giovani diplomati e laureati impegnati in stage e tirocini. Per questo, la Regione stanzierà 33 milioni. Dei 400 euro 150 saranno a carico della Regione e 250 a carico dell’impresa per stage che potranno durare al massimo un anno. A questo si aggiunge un contributo di seimila euro alle aziende che assumeranno i giovani stagisti o tirocinanti.
Più Servizio civile. Il Servizio civile regionale sarà finanziato con 45 milioni nel triennio, per consentire a 3000 giovani di svolgere ogni anno questo impegnativo lavoro. Nel 2010 i giovani che hanno potuto usufruire di questa opportunità sono stati 700, a fronte di 2.700 domande.
Fare impresa. Trenta milioni di euro saranno usati per sostenere l’imprenditoria giovanile in agricoltura, con contributi e agevolazioni, così come verranno mantenuti i sostegni all’imprenditoria giovanile e ai giovani professionisti. Nel caso dell’imprenditoria giovanile, verranno facilitati i criteri di accesso ai contributi, oggi riservati solo a progetti innovativi. Fidi Toscana, la finanziaria regionale, svilupperà una nuova branca, la Fidi Giovani. Previsti anche i prestiti d’onore fino a 50mila euro per i laureati che intendono frequentare master all’estero, e confermate le 11mila borse di studio.

29.12.2010 Marlia avrà un parco

Il Tirreno

MARLIA. Torna in auge il progetto di un parco pubblico nel cuore di Marlia. Una delle frazioni più popolose senza un’area verde dove trascorrere il tempo libero, leggere e fare giocare i propri bambini. Un paradosso che dovrebbe finire presto.
 Il sindaco Giorgio Del Ghingaro durante l’inaugurazione del parco di Lammari intitolato a Ilio Micheloni ha annunciato la realizzazione di un nuovo parco di fronte alla materna.
 All’inizio del 2011 si entrerà nella fase di progettazione dopo l’acquisizione dell’area privata. La superficie sarà di circa due ettari. L’idea di un grande parco a sud di Marlia risale al luglio 2008 quando fu abbozzato nel corso di un’assemblea pubblica parlando del più ampio e articolato progetto di riqualificazione del centro della frazione.
 Il parco pubblico come una delle anime del progetto “Marlia paese città”. In modo da dare al paese un centro storico delineato e vivibile, ora disperso lungo via Paolinelli. E come tutti i grandi centri non può mancare un parco verde. Che, nelle intenzioni dell’epoca, sarebbe stato progettato da un importante professionista di fama nazionale. Un aspetto tutto da decidere, visto che il progetto è in fase embrionale. E non è escluso che invece sia affidato ad un concorso di idee. Nel piano triennale dei lavori pubblici sono stati stanziati 100mila euro per questo progetto. Dopo due anni, quindi, si comincerà a mettere mano al progetto del parco di Marlia.
 Oggi la frazione (oltre 6mila abitanti) è priva di un parco, se si eccettua quello “Ai Giardini” in via Baccelli.

29.12.2010 Possono tornare tutti a casa

Il Tirreno

MATRAIA. Torna a casa la famiglia evacuata con un’ordinanza del sindaco il 23 dicembre a causa di una frana, che per le incessanti piogge, ha interessato via di Pizzorna a Matraia. Ultimati i lavori di messa in sicurezza del versante e della carreggiata, il Comune ha revocato l’ordinanza di sgombero.
 Per permettere al nucleo familiare di rientrare quanto prima nella propria abitazione sono stati eseguiti interventi in tempi record. Lavori che hanno permesso di consolidare e mettere in sicurezza il versante e quindi di poter riaprire al transito via di Pizzorna.
 Ora dopo la realizzazione delle opere urgenti la situazione sarà costantemente monitorata dall’amministrazione comunale che realizzerà tutte le necessarie verifiche per effettuare un intervento definitivo.
 Sempre per quanto riguarda Matraia, si è intanto conclusa l’importante opera di bonifica del movimento franoso che nel 2008, 2009 e maggio 2010 ha interessato a più riprese via di Vergaia. La viabilità è infatti stata riaperta prima di Natale.
 Per questa opera l’amministrazione Del Ghingaro ha speso 650mila euro, grazie a un cofinanziamento regionale del 70% dell’importo. Un intervento atteso dagli abitanti della frazione collinare, che erano costretti a utilizzare una viabilità alternativa per raggiungere le proprie case.
 I lavori sono stati completati prima del termine previsto. La ditta incaricata di effettuare l’opera, infatti, ha chiuso il cantiere in circa 11 mesi, lavorando anche di sabato. Questo è avvenuto nonostante i tempi iniziali si siano allungati e le condizioni meteorologiche non certo favorevoli: alla frana iniziale del novembre-dicembre 2008 si sono aggiunti gli altri movimenti franosi del gennaio-febbraio 2009 e del maggio 2010. Questi eventi hanno rese necessarie opere aggiuntive non preventivate.
 «Un’opera molto importante per il territorio, che la nostra amministrazione comunale ha considerato prioritaria – dice il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Era, infatti, necessario mettere in sicurezza la zona e ripristinare la viabilità interrotta da una frana dovuta alle incessanti piogge del 2008 e la cui situazione era stata aggravata in seguito ad altri simili fenomeni. Proprio per questo abbiamo compiuto un importante investimento».
 «Ringraziamo tutte le famiglie per la collaborazione e la sensibilità dimostrata sulla questione – spiega il vice sindaco, con delega ai lavori pubblici Luca Menesini -. Abbiamo lavorato con serietà affinché la situazione si risolvesse nel minore tempo possibile. Nonostante i tempi si siano dilatati per cause indipendenti dalla nostra volontà, siamo soddisfatti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti i cittadini».
 Di fronte alla necessità di riaprire nel minore tempo possibile la strada, in primo luogo sono stati realizzati i lavori necessari alla bonifica del versante, per poi ripristinare le condizioni di stabilità. Si è provveduto, quindi, ad effettuare opere strutturali e sistemi di allontanamento e di regimazione delle acque, in particolare nella zona interessata dai dissesti, mentre alcune opere di finitura saranno realizzate prossimamente senza conseguenze per la circolazione dei mezzi.

Tornano a casa le famiglie di Matraia

Torna a casa la famiglia evacuata con un’ordinanza del sindaco il 23 dicembre a causa di una frana, che per le incessanti piogge, ha interessato via di Pizzorna a Matraia. Ultimati i lavori di messa in sicurezza del versante e della carreggiata, il Comune ha revocato l’ordinanza di sgombero.
 Per permettere al nucleo familiare di rientrare quanto prima nella propria abitazione sono stati eseguiti interventi in tempi record. Lavori che hanno permesso di consolidare e mettere in sicurezza il versante e quindi di poter riaprire al transito via di Pizzorna. (altro…)

28.12.2010 distretto cartario al top per l’ambiente

Il Tirreno

CAPANNORI. È stata rinnovata la certificazione del Comitato nazionale Ecolabel Ecoaudit, sezione Emas Italia, al Distretto Cartario di Capannori. Si tratta del rinnovo annuale dell’attestato che riconosce l’eccellenza, dal punto di vista ambientale, del lavoro svolto dal Comitato promotore Emas, costituito con il progetto “Life Pioneer” sul distretto cartario capannorese.
 A Palazzo Ducale c’è stata una riunione del comitato promotore Emas – presieduto dall’assessore provinciale all’ambiente, Maura Cavallaro e che vede come membri, Carlo Milani per l’Associazione Industriali e il presidente del Distretto Cartario di Capannori, Paolo Culicchi – alla quale hanno preso parte l’Istituto di Certificazione della qualità Certiquality srl di Milano, i funzionari del Servizio Ambiente della Provincia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
 In questa occasione si è svolta la quarta visita di verifica di Certiquality srl, finalizzata al rinnovo dell’attestato di “Ambito produttivo omogeneo”, rilasciato nel settembre 2008, al Distretto Cartario di Capannori.

28.12.2010 Capannori partecipa a Torino alle iniziative per l’Unità d’Italia

Il Tirreno

CAPANNORI. Torino chiama Capannori a partecipare alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il Comune, grazie al progetto “Rifiuti Zero entro il 2020” è stato selezionato a prendere parte a “Stazione Futuro”, la mostra che vuole raffigurare un viaggio tra quelle che saranno le innovazioni che cambieranno la vita dell’uomo nei prossimi 10 anni e che fa parte della grande iniziativa “Esperienza Italia” in programma nel capoluogo piemontese da marzo a novembre 2011. Sarà infatti proprio Torino, prima capitale d’Italia dal 1861 al 1865, il cuore delle celebrazioni che racconteranno i 150 anni della storia del nostro Paese.
 «Ancora un prestigioso riconoscimento per le nostre politiche ambientali – dice il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -, che ci conferma di avere colto nel segno e di essere stati lungimiranti, e aggiungerei anche coraggiosi, quando sei anni fa decidemmo di avviare la raccolta porta a porta e successivamente di aderire, primo Comune in Italia, alla strategia “Rifiuti zero entro il 2020”».

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