Feb 20, 2011
Il Tirreno
CAPANNORI. Se tre indizi fanno una prova, è certo che i rapporti fra Comune e Provincia non sono più rosei. Rifiuti, energia e infastrutture sono i tre terreni in cui negli ultimi tempi si sono registrate notevoli differenziazioni.
La localizzazione dell’impianto di compostaggio ha diviso i due enti con toni anche aspri; poi c’è la vicenda delle energie rinnovabili, con la partecipazione in due società – Sevas e Aler – che il Comune chiede da tempo di modificare e valorizzare, mentre la Provincia è attendista.
Infine – nel campo delle infrastrutture – il caso dell’aeroporto, con il consiglio provinciale che ha deciso di non subentrare in alcun modo al privato.
Nell’entourage del sindaco Del Ghingaro si fa notare come – secondo gli esponenti di Capannori – i due enti marcino a velocità diverse, come sia stridente il contrasto fra la chiarezza degli obiettivi – condivisibili o meno – che si è posta la giunta capannorese e la prudenza, l’attendismo, che sembrano contraddistinguere le politiche di Palazzo Ducale.
Tre situazioni che hanno determinato un notevole raffreddamento dei rapporti, che potrebbe ripercuotersi in sede di campagna elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale.
Feb 20, 2011
Il Tirreno
CAPANNORI. Il Comune scommette sull’aeroporto di Tassignano, che dovrà diventare un’occasione di sviluppo e lavoro, un centro di sperimentazione per il volo e per la produzione di energie rinnovabili. Senza ampliamenti o aumenti dei voli, in modo da tutelare le popolazioni residenti.
Il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha le idee chiare. Da ottobre ha lavorato a questa operazione, da tempo aveva intuito che Provincia e Camera di Commercio si sarebbero defilati – alla luce della mancata ricapitalizzazione da parte dei privati – e aveva già accantonato la cifra necessaria (800mila euro) all’acquisizione dell’80% delle quote, in aggiunta al 10% già posseduto.
E annuncia i suoi progetti, a partire dal nome. Lo scalo non si chiamerà più «Aeroporto Lucca Tassignano», ma «Aeroporto di Capannori», scelta a cui non è sicuramente estranea la politica di Provincia e Cciaa.
«Martedì – spiega Del Ghingaro – formalizzeremo l’acquisto delle quote. Subito dopo sarà eletto il nuovo cda, a cui chiederò una relazione economico-patrimoniale per capire nei dettagli la situazione. E un piano di impresa e di sviluppo, secondo le indicazioni fornite dal consiglio comunale. Per i primi giorni di maggio dovremo essere pronti».
Subito dopo il sindaco è intenzionato a incontrare gli enti e le società che – documenti alla mano – hanno già manifestato interesse per l’acquisto di azioni.
«Ma voglio sgombrare il campo da ogni interpretazione: il Comune manterrà il 51% delle quote perchè vuole avere il controllo dell’area aeroportuale e cederà quindi al massimo il 39%».
L’aeroporto di Capannori potrebbe diventare un centro per la sperimentazione di materiali per l’eolico in alta quota, dove i venti sono molto forti. Un progetto seguito dall’Università di Firenze che potrebbe portare alla realizzazione di una sorta di piattaforme aeree, collegate a terra da cavi retrattili, in grado di immagazzinare energia su supercondensatori.
Non solo, l’Università di Pisa ha dichiarato il proprio interesse per sfruttare l’aeroporto per la sperimentazione del prandtplane, un velivolo caratterizzato da un sistema di ali contrapposte, capace di ridurre la resistenza di avanzamento nell’aria.
Ci sono inoltre altre aziende private che cercano una struttura aeroportuale per la sperimentazione di motori leggeri e innovativi.
Il sindaco intende coinvolgere nelle scelte il consiglio comunale e la comunità.
«Sarà costituita – dice Del Ghingaro – una commissione comunale che sovrintenda alle decisioni che verranno prese e una consulta dei cittadini delle aree interessate».
Un confronto sarà avviato anche con i vertici militari «per definire – afferma Del Ghingaro – una convivenza che sia proficua per entrambe le parti».
Infine il personale, i dipendenti che da mesi convivono con una situazione di estrema difficolotà.
«Il Cda – chiude il sindaco – dovrà valutare la situazione, presentando un piano degli organici e verificando le funzioni».
Feb 19, 2011
Nelle quattro scuole medie del territorio, Capannori, Camigliano, Lammari e San Leonardo in Treponzio, sono pienamente in funzione i pannelli fotovoltaici. Una nuova tappa nelle politiche ambientali della giunta Del Ghingaro, che l’amministrazione comunale ha festeggiato (altro…)
Feb 19, 2011
Nelle quattro scuole medie del territorio, Capannori, Camigliano, Lammari e San Leonardo in Treponzio, sono pienamente in funzione i pannelli fotovoltaici. Una nuova tappa nelle politiche ambientali della giunta Del Ghingaro, che l’amministrazione comunale ha festeggiato (altro…)
Feb 19, 2011
Il Tirreno
CAPANNORI. Sono entrati in funzione a pieno regime i pannelli fotovoltaici installati nelle quattro scuole medie a Capannori, Camigliano, Lammari e San Leonardo in Treponzio. L’amministrazione Del Ghingaro, tra le prime in Toscana a scommettere sulla produzione di energia verde, gratuita e pulita, segna una nuova tappa delle politiche ambientali che l’hanno portata ad essere un punto di riferimento a livello nazionale. In occasione di “M’Illumino di meno”, giornata del risparmio energetico promossa dalla trasmissione “Caterpillar” di Radio Due, sono stati inaugurati i quattro impianti progettati, realizzati e gestiti dalla Sevas, società partecipata del Comune.
Il costo dell’investimento è di 300mila euro a carico di Sevas e sarà in gran parte coperto dalla tariffa incentivante del conto energia, con un risparmio netto con l’utilizzo dell’energia prodotta attraverso il meccanismo dello scambio sul posto e i finanziamenti regionali. All’azienda gestore per dieci anni andrà il credito ottenuto dalla tariffa legata alla produzione di energia verde. I quattro impianti avranno una potenza complessiva di 40 kw (10 ciascuno) e in grado di produrre energia elettrica per 50.700 kwh all’anno, quasi la metà del fabbisogno energetico degli istituti.
Gli studenti e gli insegnanti potranno controllare i benefici del fotovoltaico per mezzo di un display che indica l’emissione di C02 nell’aria. Si stima una riduzione di 35,4 tonnellate in meno di anidride carbonica. I taglio del nastro è avvenuto a Camigliano alla presenza del sindaco Del Ghingaro, dell’assessore Lara Pizza, del presidente di Sevas, Giuseppe Paternò, e del dirigente scolastico Giorgio Del Sasso, e contemporaneamente anche a Capannori con gki assessori Ciacci e Ghilardi e la dirigente Tina Centoni, a San Leonardo con il vicesindaco Luca Menesini, l’assessore Vellutini e il dirigente Marco Orsi, e Lammari con la partecipazione istituzionale dell’assessore alle politiche educative Leana Quilici, dell’assessore alle politiche sociali Gabriele Bove e dell’assessore alla polizia municipale Pierangelo Paoli e il dirigente Nicola Preziuso.
«Nel giorno del risparmio energetico – dice Del Ghingaro – Capannori dimostra con iniziative concrete di portare avanti una politica ambientale che darà risultati importanti nel presente e nel futuro. L’utilizzo di fonti rinnovabili non solo riduce l’emissione di sostanze nocive nell’atmosfera, ma consente di risparmiare alcune migliaia di euro all’anno sulle bollette. Tra 20 anni produrremo anche utili per la comunità. Inoltre in questo arco di tempo saranno abbattuti 5 mila alberi in meno. Abbiamo intenzione di posizionare pannelli fotovoltaici su tutte le scuole e gli edifici pubblici ed alcune aree di nostra proprietà. La prossima tappa saranno i parcheggi di alcune frazioni».
Un concetto ripreso dall’assessore all’ambiente Alessio Ciacci: «Un altro passo importante verso il traguardo emissioni zero nel 2050, che non è un miraggio ma può diventare realtà con le buone pratiche ambientali. Nel 2007, come primo ente pubblico della provincia, abbiamo installato pannelli fotovoltaici sulla sede del municipio, adesso abbiamo fatto altrettanto con le scuole».
Feb 17, 2011
Il Tirreno
CAPANNORI. Del Ghingaro chiede, il ministero risponde. Poco più di trenta giorni fa il sindaco di Capannori scrive al Ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi per chiedere l’intervento ministeriale per la realizzazione del museo di Capannori dove esporre i ritrovamenti del Frizzone. Ieri è giunta in Comune una lettera da Roma in cui il ministero interpellato mette nero su bianco il suo impegno perché il progetto di valorizzazione del patrimonio archeologico capannorese e dei reperti dell’area delle Cento Fattorie prospettato da Del Ghingaro sia realizzato.
A scrivere al sindaco è il segretario particolare di Bondi, Maria Teresa Narducci, che nella sua missiva dice chiaramente di condividere l’obiettivo di valorizzazione della ricchezza archeologica già rinvenuta nel sottosuolo capannorese e precisa di aver già interessato la Soprintendenza competente affinchè fornisca le risorse tecnico scientifiche per la predisposizione di un piano che ne consenta la concretizzazione. Il museo del Frizzone e l’adeguata conservazione di alcuni importanti ritrovamenti torna quindi ad essere un’operazione cantierabile.
Di fronte a questa importante opportunità per la cultura dell’intera Piana, Del Ghingaro ha prontamente scritto a Bondi per chiedere l’avvio dell’iter per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie e per invitarlo a visitare Capannori, il museo civico inaugurato l’8 gennaio in cui sono esposti reperti preziosi e l’area del Frizzone, denomintata delle Cento Fattorie, in cui sono avvenuti ritrovamenti dell’epoca romana di particolare valore.
«Si tratta di un’occasione imperdibile per il nostro territorio – dice il sindaco Del Ghingaro – e per la valorizzazione della sua storia. La lettera inviata dal ministero ci dà la possibilità concreta di lavorare per realizzare un museo di Capannori capace di dare visibilità ai risultati eccellenti prodotti dall’attività archeologica che è stata svolta finora. Grazie al buon lavoro della Soprintendenza, all’aiuto della Fondazione Banca del Monte di Lucca, alla passione del gruppo archeologico capannorese e alla scelta politica dell’amministrazione di sostenere questo settore siamo riusciti ad acquisire una credibilità tale che oggi ci permette di ampliare i nostri orizzonti. Da molti anni siamo impegnati sul fronte dell’archeologia, ne è un esempio concreto il museo civico inaugurato il mese scorso, e oggi proprio questo impegno ci consente di poter progettare soluzioni più moderne e funzionali per valorizzare il prezioso patrimonio in nostro possesso.
«Ringrazio il ministero – conclude il sindaco – per la velocità con cui ha risposto e garantisco che sarà mia priorità fare in modo che questo progetto sia realizzato. Per il territorio rappresenta un’opportunità culturale, sociale ed econmica molto importante. Capannori merita un grande museo in cui esporre il suo significativo passato».