Gen 29, 2014
Nelle campagne elettorali che si rispettino, c’è una figura che si distingue sempre, al dilá degli schieramenti, per la sua ipocrisia e il suo opportunismo un tanto al chilo. Il soggetto in questione è ” lo sputatore nel piatto dove ha mangiato”, o più semplicemente la reincarnazione popolare e teatrale, di infimo livello, del Giuda di cristiana memoria.
Insomma per rendere meno prosaica la narrazione, si potrebbe parlare banalmente del “traditore”.
Questa figura non più epica, nell’intento di accaparrarsi i voti di pochi elettori distratti, inverte a U la propria posizione di marcia tenuta per anni e spara le più atroci stronzate contro la mamma e il babbo che se la sono tenuta in grembo, l’hanno custodita e l’hanno pure, a volte, giustificata, come appunto si fa con i figli, seppur degeneri.
La storia insegna che la figura del traditore non gode di molta fortuna, ancorchè magari contingentemente di buona stampa, perchè di solito annega nel suo egoismo e nella sua supponenza e non lascia memoria di sè, a parte un confuso senso di inadeguatezza.
Assistiamo giornalmente, dal nazionale al locale, alla ridda degli “sputatori” di cui sopra, che non solo non si vergognano, ma fanno dei loro voltagabbana uno stile di vita, autocompiacendosi della loro finta coerenza e beandosi della loro furbizia.
Permettetemi di lasciarli a quel paese, che è evidentemente molto lontano dal nostro, per evitare di essere solo sfiorati dal loro olezzo.
Giorgio Del Ghingaro
26/1/14
Gen 16, 2014
“Comunque non mi dispero, perché sento la presenza di Dio verso di me”. E’ questa la frase, scritta dal sacerdote nei suoi ultimi mesi di vita, che è riportata sulla targa del parcheggio davanti alla scuola primaria di Segromigno in Monte che stamani è stato intitolato a lui in occasione dell’ottantesimo anniversario della sua nascita.
E’ stata una cerimonia sentita alla quale hanno partecipato, oltre a molti cittadini, il sindaco Giorgio Del Ghingaro, il vice sindaco, Luca Menesini e la giunta, Paolo Mandoli presidente dell’associazione “Don Franco Baroni” onlus, Piera Baroni, sorella di don Franco, monsignor Michelangelo Giannotti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Lucca, Stefano Baccelli, presidente della Provincia di Lucca, Andrea Bicocchi, vice presidente vicario del Cesvot regionale, monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes e i consiglieri regionali Marco Remaschi e Giuseppe Del Carlo.
Dopo la scopertura della targa, l’iniziativa è proseguita all’interno della scuola primaria, dove è stata ricordata la figura di don Franco, che fu cappellano nazionale dei nomadi, dei giostrai e dei circensi ai tempi dell’Oasni (Opera assistenza nomadi in Italia) fino alla sua morte avvenuta a Lucca, in ospedale, nel maggio 1985. Don Franco Baroni era nato a Piaggiori il 16 gennaio 1934.
“Questa intitolazione si inserisce nel percorso di dedica dei luoghi simbolo del nostro territorio a uomini e donne ad esso legati, con lo scopo di tramandare la memoria alle future generazioni e ampliare il senso di appartenenza alla comunità – ha dichiarato il sindaco, Giorgio Del Ghingaro – La scelta del parcheggio, concordata con l’associazione ‘Don Franco Baroni’ onlus è quanto mai simbolica, perché questo è un luogo di passaggio e il sacerdote si è sempre occupato di persone che sono sempre in movimento. Importante è anche la posizione ‘strategica’ davanti a una scuola, dove i bambini imparano l’importanza dei valori della solidarietà che proprio don Franco ha sempre insegnato”.
“Franco, nonostante la brevità del suo cammino terreno è riuscito a lasciarci in eredità un seme fatto di accoglienza, di solidarietà, di capacità di prenderci cura del prossimo – ha detto il presidente dell’associazione ‘Don Franco Baroni’ onlus, Paolo Mandoli -. Quando, assieme alla compianta Maria Elisabetta Martini, Franco propose le prime scuole per circhi o ancora quando propose semplici spettacoli per rendere protagonisti i bambini, ci ha lasciato una splendida eredità sintetizzabile nei titoli di alcuni degli spettacoli che ha organizzato, ‘Siamo tutti fratelli’ e ‘Universo aperto’. Oggi quei protagonisti sono diventati genitori e vogliamo sperare che abbiano saputo trasmettere ai loro figli quell’idea di accoglienza e di integrazione che è assolutamente indispensabile nella nostra società realmente aperta”.
Il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, ha sottolineato come don Franco fosse accanto a persone che sono ai margini della società, riprendendo appieno il messaggio evangelico di essere vicino agli ultimi, che a Lucca è stato sempre più che mai interpretato da molti attori della Chiesa, specie a partire dalla Resistenza.
Anche Andrea Bicocchi e monsignor Giancarlo Perego hanno parlato dell’importanza dell’azione sociale svolta da don Franco.
La cerimonia nella scuola si è conclusa con il ricordo di Maria Vellutini, una paesana, e di Salvatore di Luca dell’associazione “Lo spettacolo viaggiante” e membro della commissione organizzatrice del luna park di Lucca.
La giornata commemorativa di don Franco Baroni è proseguita a Lucca, nel parco a lui intitolato dal 1998 che ospita circhi e luna park lungo via delle Tagliate, e con un pranzo all’interno della tenda della Croce Rossa Italiana in cortile degli Svizzeri.
Gli appuntamenti hanno avuto il sostegno hanno il sostegno e il patrocinio del Comune di Capannori, del Comune di Lucca, della Provincia di Lucca, della Regione Toscana, dell’Arcidiocesi di Lucca, della Fondazione Migrantes, l’organismo pastorale collegato alla Conferenza Episcopale Italiana che è finalizzato alla cura della pastorale delle migrazioni e della mobilità. A promuovere questo doppio incontro è stata l’Associazione «Don Franco Baroni» onlus.
Galleria fotografica (dalla pagina Facebook del Comune)
16/1/14
Gen 5, 2014
Una legittima protesta dei cittadini che chiedono la fine dei lavori del ponte in Via dei Bocchi, è diventata una polemica politica strumentale, montata ad arte da qualche furbacchione, che ha interesse non certamente al merito della questione, ma solo a fare confusione e ad alzare polveroni.
Il ponte in via dei Bocchi, fa parte di un complesso di opere pubbliche gestite dal Consorzio di Bonifica per migliorare la sicurezza idraulica di un territorio soggetto ad alluvioni. A monte é stata costruita una grande cassa di espansione e mano a mano, lungo tutto il canale, si interviene per migliorare la sicurezza delle case, delle industrie e dei cittadini, con altre opere ad hoc, come quella del ponte in questione. In sintesi: si utilizzano soldi di un finanziamento pubblico per mettere in sicurezza il nostro territorio. E questa credo sia una cosa buona.
Nella realizzazione di questo intervento si sono incontrati degli imprevisti, in particolare una azienda vicina ha chiesto (e ottenuto) la modifica del progetto perchè non rispondente in pieno alle sue necessità. Si é dovuto quindi modificare il tutto interrompendo anche i lavori per qualche tempo, fino al definitivo accordo con l’azienda suddetta. Questo evento in particolare ha fatto slittare i tempi di un mese e mezzo circa e naturalmente i cittadini si sono lamentati, hanno protestato in varie forme e vari modi, ripeto, in maniera legittima e anche giusta.
I primi di dicembre avevamo deciso di riaprire in maniera provvisoria il transito sul ponte, a senso unico alternato, per permettere gli spostamenti in periodo festivo. Ma le prescrizioni stringenti dei nostri tecnici per rendere sicuro l’attraversamento ci hanno fatto soprassedere dall’idea, perché il sottoscritto preferisce aprire la strada con qualche settimana di ritardo ma totalmente sicura, collaudata agli esperti e funzionale al transito, piuttosto che anticipare e creare delle ipotetiche problematiche di rischio per i cittadini.
Ora la ditta costruttrice si è impegnata con un cronoprogramma sottoscritto e pubblico, a terminare i lavori entro. 25 gennaio, naturalmente condizioni meteo permettendo, e quindi sappiamo per certo i tempi di realizzazione dell’opera. Opera che é stata collaudata dai professionisti incaricati e che risponde perfettamente a tutti i criteri normativi di fruibilità.
Questo è quanto.
Insieme al presidente del Consorzio di BonificaIsmaele Ridolfi il sottoscritto lo ha spiegato stamattina in una conferenza stampa, per mettere tutti a conoscenza dello stato dell’arte e soprattutto per metterci la faccia, perché chi mi conosce sa che non mi tiro mai indietro di fronte alle mie responsabilitá di sindaco.
Sono perfettamente conscio dei disagi creati, ma sono convinto che quando si lavora per migliorare la sicurezza del territorio, si fa del bene a tutti e quindi accetto di buon grado i mugugni e le proteste, ma quelle vere, sane, che vengono dalla mia gente, quella che lavora, che fatica, che si da da fare per vivere. Non accetto invece le strumentalizazioni, il becerume, il turpiloquio, il qualunquismo melmoso di alcuni furbacchioni che cavalcano le proteste per fini personali e di schieramento politico. Quelle le rigetto al mittente infiocchettate!
Noi si lavora per Capannori, maremma bestia, e i cretini li mandiamo invece a quel paese.
Foto: Quando la legittima protesta diventa squallida polemica politica. Una legittima protesta dei cittadini che chiedono la fine dei lavori del ponte in Via dei Bocchi, è diventata una polemica politica strumentale, montata ad arte da qualche furbacchione, che ha interesse non certamente al merito della questione, ma solo a fare confusione e ad alzare polveroni. Il ponte in via dei Bocchi, fa parte di un complesso di opere pubbliche gestite dal Consorzio di Bonifica per migliorare la sicurezza idraulica di un territorio soggetto ad alluvioni. A monte é stata costruita una grande cassa di espansione e mano a mano, lungo tutto il canale, si interviene per migliorare la sicurezza delle case, delle industrie e dei cittadini, con altre opere ad hoc, come quella del ponte in questione. In sintesi: si utilizzano soldi di un finanziamento pubblico per mettere in sicurezza il nostro territorio. E questa credo sia una cosa buona. Nella realizzazione di questo intervento si sono incontrati degli imprevisti, in particolare una azienda vicina ha chiesto (e ottenuto) la modifica del progetto perchè non rispondente in pieno alle sue necessità. Si é dovuto quindi modificare il tutto interrompendo anche i lavori per qualche tempo, fino al definitivo accordo con l’azienda suddetta. Questo evento in particolare ha fatto slittare i tempi di un mese e mezzo circa e naturalmente i cittadini si sono lamentati, hanno protestato in varie forme e vari modi, ripeto, in maniera legittima e anche giusta. I primi di dicembre avevamo deciso di riaprire in maniera provvisoria il transito sul ponte, a senso unico alternato, per permettere gli spostamenti in periodo festivo. Ma le prescrizioni stringenti dei nostri tecnici per rendere sicuro l’attraversamento ci hanno fatto soprassedere dall’idea, perché il sottoscritto preferisce aprire la strada con qualche settimana di ritardo ma totalmente sicura, collaudata agli esperti e funzionale al transito, piuttosto che anticipare e creare delle ipotetiche problematiche di rischio per i cittadini. Ora la ditta costruttrice si è impegnata con un cronoprogramma sottoscritto e pubblico, a terminare i lavori entro. 25 gennaio, naturalmente condizioni meteo permettendo, e quindi sappiamo per certo i tempi di realizzazione dell’opera. Opera che é stata collaudata dai professionisti incaricati e che risponde perfettamente a tutti i criteri normativi di fruibilità. Questo è quanto. Insieme al presidente del Consorzio di BonificaIsmaele Ridolfi il sottoscritto lo ha spiegato stamattina in una conferenza stampa, per mettere tutti a conoscenza dello stato dell’arte e soprattutto per metterci la faccia, perché chi mi conosce sa che non mi tiro mai indietro di fronte alle mie responsabilitá di sindaco. Sono perfettamente conscio dei disagi creati, ma sono convinto che quando si lavora per migliorare la sicurezza del territorio, si fa del bene a tutti e quindi accetto di buon grado i mugugni e le proteste, ma quelle vere, sane, che vengono dalla mia gente, quella che lavora, che fatica, che si da da fare per vivere. Non accetto invece le strumentalizazioni, il becerume, il turpiloquio, il qualunquismo melmoso di alcuni furbacchioni che cavalcano le proteste per fini personali e di schieramento politico. Quelle le rigetto al mittente infiocchettate! Noi si lavora per Capannori, maremma bestia, e i cretini li mandiamo invece a quel paese.
Dic 27, 2013
Giorgio Del Ghingaro, primo cittadino di Capannori e presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 2, in un’intervista a Il Tirreno di oggi evidenzia come a Lucca negli ultimi anni si sia fatto poco sulla programmazione territoriale e per l’accoglienza del nuovo ospedale.
Fa anche presente come ci si trovi davanti a forti ritardi, come sul fronte viabilità di accesso al San Luca.
Ricorda, inoltre, come l’amministrazione lucchese sia ancora indietro sui progetti che riguardano l’ambulatorio pediatrico, la riabilitazione, la redistribuzione dei distretti, l’ospedale di comunità e l’hospice.
L’intervista al sindaco: Sanità territoriale, Lucca è alla preistoria.
27/12/13.
Dic 18, 2013
Qualche giorno fa Luca ha dichiarato ufficialmente di candidarsi alle primarie e conseguentemente a sindaco del Comune di Capannori. Ho volutamente aspettato un po’ di tempo per provare a dire la mia, perchè vi confesso che la prima cosa che ho provato è stata una grande emozione, nonostante sapessi da tempo che stava valutando questa possibilità.
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Dic 5, 2013
5/12/13. Qualche giorno fa il quotidiano La Nazione ha pubblicato una lunga intervista scoop a Vittorio Pellegrini. Un tizio che fa il fisico di professione.
Questo signore ha raccontato una balla grossa come una casa e cioè che la Scuola Normale di Pisa, con la quale il Comune di Capannori sta intrattenendo rapporti di collaborazione per predisporre al nascente Polo Tecnologico dei laboratori sulle nanotecnologie, dicevo la Normale, secondo questo sig. Vittorio Pellegrini, avrebbe abbandonato il progetto, perché il Comune di Capannori sarebbe incorso in fantomatici “ritardi e silenzi” Non si sa perché abbia detto una cosa del genere, qualcuno prima o poi lo scoprirà… Sta di fatto che questa cosa è falsa, banalmente, stupidamente, irrimediabilmente falsa. Titolone del giornale “Polo Tecnologico, la Normale fa bye-bye” il Pellegrini che disserta dottamente sul nulla…
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