“Comunque non mi dispero, perché sento la presenza di Dio verso di me”. E’ questa la frase, scritta dal sacerdote nei suoi ultimi mesi di vita, che è riportata sulla targa del parcheggio davanti alla scuola primaria di Segromigno in Monte che stamani è stato intitolato a lui in occasione dell’ottantesimo anniversario della sua nascita.

E’ stata una cerimonia sentita alla quale hanno partecipato, oltre a molti cittadini, il sindaco Giorgio Del Ghingaro, il vice sindaco, Luca Menesini e la giunta, Paolo Mandoli presidente dell’associazione “Don Franco Baroni” onlus, Piera Baroni, sorella di don Franco, monsignor Michelangelo Giannotti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Lucca, Stefano Baccelli, presidente della Provincia di Lucca, Andrea Bicocchi, vice presidente vicario del Cesvot regionale, monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes e i consiglieri regionali Marco Remaschi e Giuseppe Del Carlo.
Dopo la scopertura della targa, l’iniziativa è proseguita all’interno della scuola primaria, dove è stata ricordata la figura di don Franco, che fu cappellano nazionale dei nomadi, dei giostrai e dei circensi ai tempi dell’Oasni (Opera assistenza nomadi in Italia)  fino alla sua morte avvenuta a Lucca, in ospedale, nel maggio 1985. Don Franco Baroni era nato a Piaggiori il 16 gennaio 1934.
“Questa intitolazione si inserisce nel percorso di dedica dei luoghi simbolo del nostro territorio a uomini e donne ad esso legati, con lo scopo di tramandare la memoria alle future generazioni e ampliare il senso di appartenenza alla comunità – ha dichiarato il sindaco, Giorgio Del Ghingaro – La scelta del parcheggio, concordata con l’associazione ‘Don Franco Baroni’ onlus è quanto mai simbolica, perché questo è un luogo di passaggio e il sacerdote si è sempre occupato di persone che sono sempre in movimento. Importante è anche la posizione ‘strategica’ davanti a una scuola, dove i bambini imparano l’importanza dei valori della solidarietà che proprio don Franco ha sempre insegnato”.
“Franco, nonostante la brevità del suo cammino terreno è riuscito a lasciarci in eredità un seme fatto di accoglienza, di solidarietà, di capacità di prenderci cura del prossimo – ha detto il presidente dell’associazione ‘Don Franco Baroni’ onlus, Paolo Mandoli -. Quando, assieme alla compianta Maria Elisabetta Martini, Franco propose le prime scuole per circhi o ancora quando propose semplici spettacoli per rendere protagonisti i bambini, ci ha lasciato una splendida eredità sintetizzabile nei titoli di alcuni degli spettacoli che ha organizzato, ‘Siamo tutti fratelli’ e ‘Universo aperto’. Oggi quei protagonisti sono diventati genitori e vogliamo sperare che abbiano saputo trasmettere ai loro figli quell’idea di accoglienza e di integrazione che è assolutamente indispensabile nella nostra società realmente aperta”.
Il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, ha sottolineato come don Franco fosse accanto a persone che sono ai margini della società, riprendendo appieno il messaggio evangelico di essere vicino agli ultimi, che a Lucca è stato sempre più che mai interpretato da molti attori della Chiesa, specie a partire dalla Resistenza.
Anche Andrea Bicocchi e monsignor Giancarlo Perego hanno parlato dell’importanza dell’azione sociale svolta da don Franco.

La cerimonia nella scuola si è conclusa con il ricordo di Maria Vellutini, una paesana, e di Salvatore di Luca dell’associazione “Lo spettacolo viaggiante” e membro della commissione organizzatrice del luna park di Lucca.
La giornata commemorativa di don Franco Baroni è proseguita a Lucca, nel parco a lui intitolato dal 1998 che ospita circhi e luna park lungo via delle Tagliate, e con un pranzo all’interno della tenda della Croce Rossa Italiana in cortile degli Svizzeri.
Gli appuntamenti hanno avuto il sostegno hanno il sostegno e il patrocinio del Comune di Capannori, del Comune di Lucca, della Provincia di Lucca, della Regione Toscana, dell’Arcidiocesi di Lucca, della Fondazione Migrantes, l’organismo pastorale collegato alla Conferenza Episcopale Italiana che è finalizzato alla cura della pastorale delle migrazioni e della mobilità. A promuovere questo doppio incontro è stata l’Associazione «Don Franco Baroni» onlus.

Galleria fotografica (dalla pagina Facebook del Comune)

16/1/14

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