Mar 8, 2009
Il Tirreno
Il Comune ha individuato un calendario di eventi ai quali prenderà parte con la sua mongolfiera assieme al pilota Bartolomeo Chiozzi di Kb Voli, coordinatore del progetto. Il prossimo appuntamento sarà con l’Italia in tour, undici giornate già individuate tra il 19 aprile e il 31 maggio con la mongolfiera che farà tappa a Lucca, San Gimignano, Siena, San Miniato, Peccioli, Sant’Ilario d’Enza, Reggio Emilia e Milano. Dal 6 al 13 giugno la mongolfiera parteciperà al terzo “Fai World air games” a Mondovì. Dal 24 luglio al 2 agosto la mongolfiera si sposterà in Francia per il “Lorraine mondial air ballons 2009”, il più importante raduno francese. Dal 6 al 9 agosto invece sarà la volta di Bristol, in Inghilterra, per il “Bristol International balloon fiesta”, il più importante raduno di tutto il Regno Unito. Infine dal 10 al 13 settembre si rinnova l’appuntamento con la “Festa dell’aria 2009”, il trofeo delle mongolfiere che si tiene ogni anno a Capannori e che costi
Mar 8, 2009
Il Tirreno
Il pallone del Comune ha effettuato la traversata delle Alpi
CHATEAU D’OEX. Tre ore e venti minuti a più di cinquemila metri d’altitudine. Tanto è stata in aria la mongolfiera del Comune di Capannori, sponsorizzata anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio, nella traversata delle Alpi che ha portato il recordman Chris Dewhirst e il co-pilota Bartolomeo Chiozzi da Chateau d’Oex, capitale europea delle mongolfiere nella Svizzera francese, fino a Massazza, paesino dell’hinterland biellese. Un’impresa per la lunghezza del percorso, circa 90 chilometri in linea d’aria, ma soprattutto per le correnti e le turbolenze che si formano sopra l’arco alpino.
E per l’altitudine raggiunta che rende indispensabile l’utilizzo della maschera di ossigeno a causa dell’aria rarefatta.
Una trasvolata che ha portato all’estero il nome di Capannori e della Lucchesia e che ha segnato il primo appuntamento del 2009 del progetto “Capannori in volo solidale. Capannori Oltre-mondo”. E sotto la mongolfiera è passato uno degli angoli più belli del mondo, partendo dai -11 gradi di Gstaad e alzandosi in volo sui monti delle Diablerets, poi sul Vallese, l’alta valle del Rodano e il lago Lemano, fino poi ai -27 gradi al momento in cui sono state passate le Alpi tra il Monte Rosa e il Cervino, dove una forte turbolenza ha spento i fuochi delle caldaie e i due sono dovuti ricorrere all’impianto di emergenza per risalire in quota il più possibile ed evitare le forti correnti di vento. Poi l’arrivo in Piemonte e la dolce discesa verso la pianura padana dove al suolo i due hanno trovato una giornata primaverile con 13 gradi alle 14.05 del pomeriggio.
Ma la preparazione dell’evento in pratica è iniziata tre giorni prima con l’arrivo di Dewhirst a Gstaad per preparare l’attrezzatura e monitorare costantemente il meteo. L’australiano, che nel 1991 è stato il primo ad attraversare l’Everest, è arrivato insieme al cremonese Bartolomeo Chiozzi, fiduciario del comune di Capannori per il progetto e custode della mongolfiera. All’aiuto logistico sul posto ha pensato invece Adrien Kriesi e il suo staff dell’Alpine Balloning di Gstaad, che poi ha seguito costantemente i due anche in volo su una seconda mongolfiera.
La delegazione del comune di Capannori è invece partita in tarda serata arrivando in Svizzera di primissimo mattino dopo una notte di viaggio. Qui alle sette si è cominciato a studiare il cielo e a tenersi informati sulle previsioni delle correnti in quota in attesa di ottenere il permesso di alzarsi dall’aeronautica svizzera.
Poi il momento propizio, le caldaie hanno cominciato a sbuffare con i palloni che alle 10.55 si sono staccati dal suolo alla volta dell’Italia. Intanto da terra i vari pullmini per il recupero si sono messi in movimento dotati di radiotrasmittente e di navigatore satellitare. Il tutto si è concluso alle 14.15 con una banana e qualche dattero per riprendere le calorie perse alle temperature siderali incontrate in quota. Un brindisi veloce e l’arrivederci alle tappe dell’Italia in tour che saranno il prossimo appuntamento con la mongolfiera di Capannori.
Mar 8, 2009
Il Tirreno
CAPANNORI. Prospettare uno sviluppo del territorio che muova dal concetto di mobilità, piuttosto che di viabilità, e utilizzi operazioni di marketing territoriale, come strategia trainante per l’economia locale: questi i cardini dell’Italia dei Valori, che alle amministrative scenderà in campo al fianco del candidato del centrosinistra Giorgio Del Ghingaro.
Il partito di Di Pietro, oltre a rivendicare la centralità della legalità e della trasparenza di bilancio e di gestione della cosa pubblica, propone per Capannori soluzioni di continuità rispetto a quanto fatto dalla giunta Del Ghingaro, concentrandosi soprattutto sulla progettazione della crescita del territorio secondo una politica dei tempi e degli spazi sostenibile.
«Condividiamo il percorso intrapreso dal candidato. – afferma Silvia Bulckaen, referente per Capannori dell’Idv – L’amministrazione Del Ghingaro è stata un’amministrazione concreta, che apprezziamo. Sia per gli interventi di maggior prestigio, come la raccolta differenziata porta a porta e l’apertura del nuovo casello del Frizzone, sia per il risanamento del bilancio comunale. Inoltre, l’Italia dei Valori considera prioritaria la partecipazione della cittadinanza alla vita politica-amministrativa del territorio. Del Ghingaro, con la realizzazione di un Forum giovani, l’istituzione della commissione delle pari opportunità e dell’Osservatorio per la Pace, ha creato strumenti concreti perché il cittadino si possa sentire dentro il comune».
Mar 8, 2009
Il Tirreno
Partono gli interventi in tutto il Capannorese Alcuni punti saranno alimentati con la luce solare
CAPANNORI. Si amplia la rete della pubblica illuminazione. Partirà presto l’installazione di una prima tranche di nuovi punti luce in molte frazioni in base alle richieste che sono giunte dalla popolazione. Un intervento, dal costo di 90mila euro, che garantirà, tra l’altro, una maggiore sicurezza sul territorio comunale. Nello scegliere i tipi di lampioni si è prestata attenzione anche al risparmio energetico: alcuni, infatti, sono di tipo fotovoltaico e vengono, quindi, alimentati con la luce solare. Altri interventi sono previsti per i prossimi mesi.
Gli uffici comunali hanno consegnato i lavori alla ditta, che ha 90 giorni di tempo per portarli a termine. Entro la fine del mese di maggio, dunque, l’intervento sarà concluso su tutto il territorio.
Nel centro di Capannori, nella zona della chiesa parrocchiale, verranno posizionati quattro nuovi punti luce, tre in via corte Fontani, e due di tipo fotovoltaico in via Fontana. A Colle di Compito se ne installeranno due in via delle Forbici, uno in via del Porto e un altro in via di Ronco. A Gragnano sono previsti due lampioni: uno di tipo fotovoltaico in via Pieroni, l’altro in corte Pieroni. A Guamo se ne posizioneranno cinque: due in via per Vorno, uno in via Fillungo, uno dietro nel parcheggio vicino alla banca e un altro in località “Alle Piastre” alimentato ad energia solare. A Massa Macinaia ne verrà messo uno in via di Sottomonte; a Parezzana si installerà un punto luce fotovoltatico in via dello Spada; un altro lampione dello stesso tipo è destinato al cimitero di Petrognano.
A Pieve di Compito se ne metteranno tre in via di Tiglio e due nel parcheggio vicino al cimitero. A San Colombano sono destinati due punti luce in via villa Fontana e uno fotovoltaico in via delle Selvette. Nella frazione di San Ginese di Compito ne verranno installati 7: tre nel parco della Rimembranza, due in via di Villa, uno in via Castel Durante e l’ultimo in via dei Palmini-tratto finale di via Pierini. A Pieve San Paolo si metteranno due punti luce in via del Chiassetto. Un lampione verrà installato, rispettivamente, anche a San Pietro a Marcigliano, a Segromigno in Monte in via di Piaggiori e a San Gennaro in località Castello.
«Con questa installazione di nuovi punti luce veniamo incontro alle esigenze dei cittadini – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Claudio Ghilardi -. Risolveremo, infatti, i problemi che ci sono stati segnalati in alcune vie che fino ad ora sono carenti di pubblica illuminazione, contribuendo ad aumentarne la sicurezza. A questa prima serie di interventi ne seguirà un’altra nei prossimi mesi, sempre dando la priorità a quelle vie dove c’è richiesta, in seguito anche alle verifiche tecniche da parte degli uffici».
Tra il 2007 e il 2008 l’amministrazione comunale è intervenuta in materia di illuminazione pubblica con un piano organico, che ha riguardato 266 lampioni, finalizzato a raggiungere due risultati: l’installazione di nuovi punti luce e il ripristino di quelli non funzionanti.
Mar 8, 2009
La Nazione
L’ESTREMA sicurezza di sempre ora è condita da un pizzico di tensione. Sana e normale: il sindaco di Capannori è atteso da una prova-batticuore. Sfidare tutto e tutti, cercando di rivincere a Capannori. Rimanere in sella nonostante l’ondata di centrodestra soffi insistentemente sull’Italia, convincere anche i più riottosi che la sostanza è più dell’immagine. Chi dice che può rivincere al primo turno, chi lo vede in difficoltà. Come sempre le previsioni sono un terno al lotto. In questa esclusiva intervista-verità, Giorgio Del Ghingaro affronta per la prima volta anche temi scottanti.
Sindaco, non teme che il crollo del Pd a livello nazionale provochi contraccolpi per la sua ricandidatura a sindaco?
«A livello nazionale è inevitabile che la situazione del Pd stia facendo riflettere molte persone. Però sono anche convinto che la compattezza alla fine abbia la meglio, e si possa riprendere il percorso produttivo e positivo per l’Italia. A livello locale le cose cambiano, perché contano più i fatti, le cose concrete e le opere realizzate che non la politica nazionale. Credo che a Capannori il Pd avrà un buon risultato e che i cittadini valuteranno le cose realizzate».
Però si dice che lei sia preoccupato, che sia stato spiazzato dal centrodestra, che ha candidato alla carica di sindaco il direttore dell’Ascit, l’ingegner Matteucci. Dica la verità…
«Ho sempre detto che non mi occupo delle scelte fatte dalla destra e così continuo a fare. Se hanno scelto un uomo con le caratteristiche di Matteucci, vuol dire che lo ritengono idoneo a misurarsi col sottoscritto. Tuttavia penso che se in 5 anni di opposizione il centrodestra alla fine si è diviso e non ha trovato la sintesi, vuole dire che manca di una vera e propria leadership».
Si riferisce alla rottura con l’Udc?
«La scelta dell’Udc è una scelta coerente e credo che, al di là dei risultati che arriveranno, sia inevitabile che questo fatto creerà le condizioni per un diverso scenario politico futuro, del quale si dovrà tenere conto. Così come a livello nazionale si dovrà tener conto di un Casini che si pone in maniera propositiva verso il centrosinistra».
Intanto a Capannori c’è un’invasione di manifesti 6×3 che esaltano l’azione del Comune. Ma li ha pagati lei o sono pagati con i soldi dei cittadini?
«Sono manifesti istituzionali, pagati dal Comune, come è sempre accaduto. Quelli politici, che ancora devono essere realizzati, saranno a carico del sottoscritto. Ritengo che la comunicazione sia un elemento essenziale della politica e della fase amministrativa, è opportuno che la gente sappia ciò che è stato fatto e ciò che si farà».
Ma è una campagna in perfetto stile berlusconiano, non lo neghi.
«Berlusconi ha insegnato molto a tutti in fatto di comunicazione».
Sì, però al di là delle realizzazioni concrete, avete investito molto nell’immagine e quindi in convegni, eventi, pubblicazioni. Pensa che la gente gradisca o che lo ritenga sperpero di denaro pubblico?
«Cinque anni fa il Comune di Capannori veniva da un momento buio: era necessario che diventasse un comune dinamico, propositivo, attento anche a come veniva percepito. Lo abbiamo fatto diventare un centro di attrazione culturale, tecnologica e turistica in grado di porsi a pari livello dei comuni anche più importanti della Toscana. Per le risorse, l’essere riusciti rispetto al passato ad attrarre finanziamenti privati e sponsorizzazioni, ci ha permesso di destinare più attenzione anche a questo tipo di iniziative. La cosa di cui vado più fiero è che Capannori ora è un comune rispettato e stimato».
Il nuovo casello del Frizzone, la raccolta differenziata. Quali altri progetti pensa di portare a termine entro giugno, fine del mandato?
«Con il casello c’è stata la concretizzazione di un percorso che era iniziato diversi anni prima e che poi si è realizzato dal 2006 al 2008: è una porta d’accesso finalmente dignitosa al Comune di Capannori, ma l’esperienza del porta a porta è sicuramente la più importante di tutte fra quelle fatte finora, la più grande iniziativa popolare di sempre sul nostro territorio. Ricordo che i primi tempi in cui abbiamo lanciato la proposta alla comunità, venimmo osteggiati dal centrodestra, addirittura derisi. Ed ora assieme a noi, fortunatamente, si godono i risultati raggiunti. Il porta a porta è veramente la cosa più grande che i cittadini di Capannori hanno fatto, noi ci abbiamo messo solo l’idea».
E il rush finale, invece?
«Sarà dedicato alla parte socio-sanitaria: conclusione del distretto accanto al Comune, che accorperà varie strutture sanitarie tra cui quella di Carraia e quella ospitata nel palazzo comunale, con la creazione di un auditorium di circa 150 posti a disposizione delle associazioni e comunque della comunità. Poi la cittadella della salute a Marlia: i lavori stanno terminando. Oltre al rafforzamento della casa di riposo ci sarà il centro diurno, l’ospedale di comunità e il distretto. E ancora, importantissimo, letti a disposizione per la riabilitazione da ictus».
Qualcuno dice che una sua posizione di forza nel Pd, e quindi una sua riconferma a sindaco, potrebbe essere avversata anche da una parte del centrosinistra. Fantapolitica o c’è qualcosa di vero?
«Il sindaco è colui che dopo le discussioni, gli approfondimenti, le varie concertazioni, si deve assumere la responsabilità della decisione, che non sempre va bene a tutti. Quindi non escludo che qualcuno possa non essere perfettamente d’accordo con quanto è stato fatto e su come. Però è stato fatto, e nell’esclusivo interesse della comunità, non certamente del sottoscritto. Vorrei però sottolineare che la coalizione di centrosinistra è sempre stata, e lo è ancora di più ora, unita e compatta intorno a un programma condiviso e a una leadership del sindaco».
Chiudiamo con un pronostico sulle elezioni: vincerà lei al primo turno, ci sarà un ballottaggio oppure alla fine la spunteranno i suoi avversari?
«Ma guardi, io non ci penso a questa cosa. Penso invece sempre se ho fatto o no il mio dovere. Credo di averlo fatto e di poterlo continuare a fare. Non mi voglio preoccupare delle elezioni, i cittadini sceglieranno il sindaco giusto per loro…».