Il sindaco trova l’accordo con i cosnsiglieri “dissidenti”

Siglato un patto d’acciaio fra il sindaco Giorgio Del Ghingaro, i consiglieri di maggioranza e le forze politiche, in grado di assicurare l’unità della coalizione e il rafforzamento del centrosinistra.
Silvana Pisani, Marco Biancalana, Alberto Paradisi, Mario Matteucci e Alessio Cecchini – cinque consiglieri di maggioranza che lo scorso 22 febbraio avevano presentato mozione contraria alla localizzazione dell’impianto di compostaggio – hanno trovato con il sindaco e le forze di maggioranza una soluzione che, di fatto, rafforza il progetto politico-amministrativo del centrosinistra capannorese.
La decisione è maturata a seguito di alcune riunioni con il primo cittadino che, nel rispetto del suo ruolo e con senso di responsabilità nei confronti dell’intera comunità, ha assicurato ai cinque consiglieri che sarà garante delle loro istanze all’interno della coalizione. (altro…)

Camelie simbolo dell’Italia unita

Sono la conferenza “Camelie segnali colorati nel Risorgimento” in programma domenica 20 marzo alle ore 15.30 a Villa Torregrossa a S. Andrea di Compito e la giornata di studio “Le camelie in Italia e nel Capannorese”, che si terrà sabato 19 marzo alle 15 a Palazzo Ducale i due appuntamenti speciali del secondo fine settimana della XXII mostra “Antiche Camelie della Lucchesia”.
Nell’incontro di sabato il botanico Angelo Lippi e lo studioso Luciano Luciani racconteranno come i fratelli Borrini, residenti nel Compitese, utilizzassero le camelie come segnale patriottico. Indossare una cultivar di colore bianco e rosso con le foglie verdi era, infatti, il segnale di appartenenza a una setta carbonara. Nel corso dell’iniziativa, durante la quale si parlerà anche dell’arrivo della bandiera tricolore a Lucca, saranno proiettate alcune diapositive. (altro…)

17.03.2011 Enrico Rossi:”Insieme proviamoci”

Il Tirreno

Oggi è festa. Mai come stavolta dirlo forte e chiaro assume un senso importante, diventa una rivendicazione di dignità, di fierezza e di orgoglio. Facciamo festa insieme come italiani. Proviamoci e scopriremo che quanto ci unisce è molto più forte di ciò che ci divide.
Vorrei che questa giornata fosse vissuta all’insegna dell’allegria, della disponibilità, della fierezza di ritrovarsi nei gesti simbolici e solenni, nei colori della nostra bandiera e di una coccarda da appuntare sul vestito. E’ nella festa civile che la nazione concentra le ragioni della propria esistenza, le rende visibili ed esprime una sorta di felicità pubblica. Se questo non accade è perché c’è un deficit di coesione, spirito di cittadinanza e autostima collettiva.
Stamani sarò a Livorno e questo mi aiuta a trovare uno spirito positivo. Questa è una città libera, aperta al nuovo, che offrì alla causa unitaria tanti giovani volontari, e in cui il Risorgimento ha maturato una forte impronta democratica e repubblicana. Il fatto è che hanno fatto di tutto per rovinarcela, la festa. In queste settimane hanno sconfortato le polemiche e le strumentalizzazioni, le svalutazioni storico-politiche e le interpretazioni stiracchiate della storia patria, il ricorso ai pretesti economici per mascherare i risentimenti e l’esaltazione delle divisioni. Fortunatamente il presidente Napolitano, fedele al ruolo di rappresentante dell’Unità nazionale che la Costituzione gli affida, ha saputo tenere fermo il timone.
Non sono mancati tentativi di accreditare una sorta di “identità depressa” degli italiani, che non apprezza a sufficienza il valore dell’unità e si fa trascinare ora dalle pulsioni secessioniste, ora da un diffuso antimeridionalismo, o più semplicemente dalla scarsa conoscenza della storia patria. Per poi scoprire che il 90% degli italiani dicono sì all’unità. Casomai sono più divisi sul federalismo, e soprattutto poco convinti da un federalismo povero, egoista e avaro di prospettive, come quello che viene proposto e che vede nell’unità una costrizione da cui liberarsi per rifugiarsi nei recinti di piccole patrie.
Non è questo il paese che sognavano i padri fondatori o i giovani volontari di Curtatone e Montanara. Loro hanno costruito l’Italia. Tocca a noi impegnarci per cambiarla, consegnando ai giovani gli strumenti e le opportunità per farlo.
Il Risorgimento non è stato una breve ed eroica fiammata, ma un percorso giunto a compimento con la Resistenza e la Costituzione, la vera carta dell’unità d’Italia. Un percorso storico non lineare ma drammaticamente accidentato che, come ha detto Carlo Azeglio Ciampi, ha “riscatto e dignità” come parole-chiave estremamente attuali.
Noi in Toscana ci proviamo. Lavorando in due direzioni. La prima riguarda i giovani, a cui vogliamo dare una ragione per credere nel futuro, assicurando politiche mirate per favorire la conquista dell’autonomia personale e la possibilità di trovare un’occupazione adeguata. La seconda riguarda una proposta di legge sui principi e sui valori che da sempre hanno caratterizzato il modo di intendere e di vivere l’esperienza autonomistica, una legge che rilanci l’insegnamento dell’educazione civica e dell’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile.
Celebriamo così la festa di noi italiani.

Capannori protagonista a Presa Diretta su Rai 3

L’amministrazione Del Ghingaro presa a modello di un’Italia che funziona. Ne parlerà la trasmissione di Riccardo Iacona “Presa diretta” in onda domenica 20 marzo su Rai Tre in prima serata alle ore 21.30. Le buone pratiche portate avanti da Capannori, sopratutto in ambito ambientale (altro…)

17.03.2011 Ciampi: “Buon compleanno Italia”

Il Tirreno

Ho accolto ben volentieri l’invito del direttore a partecipare all’i niziativa con cui Il Tirreno celebra la giornata del 17 marzo, data di nascita dell’Italia unita. Nelle ricorrenze solenni la famiglia si riunisce; oggi voglio essere con la famiglia livornese e toscana tutta, raccolta attorno a un ideale desco per celebrare il compleanno della nostra amata Italia.

Nell’arco di questa giornata storica si succederanno in ogni parte d’Italia manifestazioni celebrative; prima fra tutte quella che si svolgerà a Roma, dove dinnanzi al Parlamento riunito in seduta comune, il presidente della Repubblica, quale rappresentante dell’u nità della Nazione, rivolgerà il suo discorso al Paese. L’a nniversario celebra l’evento a partire dal quale noi possiamo dirci Nazione; e con Cavour affermare «en face du monde» l’esistenza dell’Italia come Stato.

La stagione risorgimentale ha coagulato aspirazioni, spinte e progetti diversi, anche profondamente diversi, tenuti insieme da una caparbia volontà di riscatto, da un anelito impetuoso di libertà, da una passione tenace per il comune patrimonio di lingua, di cultura, di memorie. Molte di quelle diversità sono, ancora oggi, oggetto di dibattito storiografico, al quale l’approssimarsi del centocinquantenario ha ridato vigore.

Lasciamo agli storici, di ieri e di oggi, il compito di continuare a “indagare” su quelle tante diversità che connotarono il processo unitario. Processo certamente non lineare; come non lineare fu il tempo che seguì, quando la cultura italiana, osserva Lucio Villari “ fu costretta a misurarsi tra i destini di espansione del nostro paese e le quotidiane, contraddittorie necessità della costruzione statuale, amministrativa ed economica, e delle relazioni civili”.

Tutto ciò ci è noto; ciò nondimeno il nostro sentimento, il sentimento della più gran parte di noi avverte oggi, come in passato, la forza unificante di quel desiderio di libertà, di affermazione della nostra dignità di uomini e di cittadini. Di questa dignità, sentimento difeso fino all’estremo, la letteratura risorgimentale, come d’altra parte quella resistenziale, è testimonianza toccante e insieme memoria che impegna grandemente il nostro presente e il nostro agire.

Con un sentimento vivo del nostro passato, delle nostre memorie; con uno sguardo trepido e insieme fiducioso volto al futuro mi accingo a vivere questa giornata. Dei molti e diversi pensieri che affolleranno la mia mente, delle emozioni che questi pensieri risveglieranno nel cuore, non pochi saranno dedicati a Livorno. Come affermavo all’inizio, infatti, oggi voglio essere con la mia Livorno e con i diletti concittadini livornesi per augurare, con una sola voce: buon compleanno Italia!

Inaugurata la XXII edizione della Mostra delle Camelie

Inaugurata la 22a edizione della Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia. Presenti al taglio del nastro il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, l’assessore alla cultura Leana Quilici,  il presidente della Provincia, Stefano  Baccelli, il presidente della Camera di Commercio, (altro…)

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