Come in una nuova vita, sollevati, grati. Per i residenti il senso unico sul viale Europa è una manna piovuta dal cielo. Tanto che per difendere l’efficacia della riduzione dei tir davanti alle loro case, chiedono controlli sugli accessi di chi ha le autorizzazioni in deroga. A circa due settimane dall’entrata in vigore dell’ordinanza per il senso unico alternato, dalla rotonda di Papao a quella su ponte Carlo Alberto Dalla Chiesa, gli entusiasti si mescolano a chi chi ritiene comunque che la soluzione migliore sono i nuovi assi viari, anche se certamente la vita è migliorata. Intanto, alcuni hanno appeso striscioni e lenzuola a siepi e recinzioni per ringraziare il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro del provvedimento. Rossana Lazzereschi, che sul viale Europa vive e lavora da anni, non ha dubbi: da quando l’ordinanza del senso unico alternato è entrata in vigore, il traffico pesante è diminuito e la vita per lei e la sua famiglia cambiata in meglio. «Le cose vanno molto meglio – esordisce Rossana –. Il sindaco ha preso una grande decisione, ha mantenuto la promessa che ci aveva fatto. Speriamo solo che non lo convincano a tornare sui suoi passi». La famiglia Lazzareschi è tra quelle che, a causa del continuo passaggio dei mezzi pesanti, aveva visto comparire sui muri di casa addirittura delle crepe. «Ora, invece, possiamo dire che quel tremolio continuo non c’è più. Ci auguriamo che si prosegua su questa strada e che si arrivi alla realizzazione dei nuovi assi viari, l’unico modo per liberare completamente i nostri paesi dalla morsa del traffico», continua la donna. Per un’entusiasta come la signora Lazzareschi, c’è però uno scettico. «Sì, un minimo miglioramento c’è, ma i camion passano lo stesso, anche quando c’è il divieto», dice il signora Franco Pucci, proprio mentre, alle 4 del pomeriggio, un grosso tir con targa austriaca passa davanti alla sua abitazione. Avrà la deroga? «Al mattino, sono aumentati i camion che sbucano sul viale Europa da questa strada – prosegue, indicando via dei Masini – . Non se ne sono mai visti così tanti. Credo che tagliano dalla via del Brennero e attraversino San Pietro a Vico e Marlia, per evitare il divieto». A confermare la teoria del signor Pucci è Elena Coltelli. «Se ne vedono arrivare da via dei Masini anche quattro o cinque in fila – dice la signora Elena -. Non era mai successo. Nei primissimi giorni dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza – racconta – il cambiamento si è notato, eccome. Sono persino riuscita ad andare a fare la spesa a piedi, cosa mai accaduta in dodici anni, all’alimentari a poche decine di metri da casa mia, che si affaccia proprio sul viale. Ora il sogno è già passato. Mi dispiace dirlo, ma c’è bisogno di molti più controlli». E mentre parlano i tir continuano a passare, sempre di pomeriggio e sempre in direzione sud-nord. «Ecco, vede? Non credo che tutti questi abbiano il permesso», sottolinea indicandoli sempre la signora Elena. Dello stesso avviso anche Marusca Bruschi. «C’è sempre molto traffico». Il suo dirimpettaio, invece, il signor Caturegli, che sulla siepe di casa sua ha appeso un grosso lenzuolo con scritto “grazie Giorgino”, dedicato al sindaco di Capannori, è positivo. «Stiamo molto bene ora. Gli effetti si sono sentiti», dice affacciandosi alla finestra Caturegli. Insomma, se un difetto viene notato dai residenti, è quello dei controlli onde evitare i “furbetti”. «Fin quando ci sono state le pattuglie alle due estremità del viale, i camion non passavano. Ora il numero è tornato ad aumentare in maniera sospetta», dicono.
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