Stop alla mercificazione del corpo femminile e alle pubblicità lesive della dignità  delle donne. Un tema da tempo all’attenzione della Commissione Pari Opportunità del Comune che ha anche aderito ad una campagna dell’Unione Donne Italiane  proprio su questi temi.
 Dopo l’affissione in questi giorni  di alcuni  grandi cartelloni pubblicitari negli spazi comunali che riportano immagini volgari e irrispettose nei confronti della dignità femminile l’amministrazione comunale, recependo anche i reclami provenienti da alcuni cittadini, ha deciso di dare vita ad un percorso a tutela dell’immagine femminile nel materiale pubblicitario affisso sul proprio territorio.
“A breve sarà sottoposto all’attenzione del consiglio comunale un atto di indirizzo per regolamentare al meglio la questione delle affissioni pubblicitarie sul nostro territorio  a tutela della dignità femminile. – spiega il vice sindaco, Luca Menesini -. Si potrebbe pensare ad una sorta di moratoria comunale delle pubblicità lesive dell’immagine della donna, stabilendo, ad esempio, di non ospitare nei propri spazi pubblicitari tutti quei messaggi che offendono il genere femminile. Ritengo che  sia patrimonio collettivo riconoscere che le immagini violente, volgari e irrispettose della dignità femminile sono un danno per le donne e per l’intera società e che la comunicazione lesiva sia uno degli elementi più preoccupanti rispetto al dramma della violenza contro le donne”.

“E’ l’ora di  puntare maggiormente l’attenzione su un problema importante che non riguarda solo le donne, ma tutta la comunità. Per questo sosteniamo la Commissione Pari opportunità  che da tempo sta lavorando  per dire basta alla mercificazione del corpo femminile – sostiene l’assessore alle pari opportunità, Leana Quilici – che  in tanti casi è ridotto ormai a una mera merce in vendita alla stessa stregua di un auto o di una lavatrice. Se continuiamo ad accettare questo stato di cose in qualche modo avalliamo questa cultura retrograda di mercificazione del corpo femminile. Sarebbe un segnale davvero importante se sul nostro territorio non ospitassimo più immagini e messaggi così mortificanti come quelli contenuti in tanti manifesti pubblicitari”.

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