La consegna di sedici alloggi popolari e la messa in vendita agevolata di altri quattro appartamenti dimostra attenzione nei confronti della fasce più deboli della popolazione. Un gesto che a Capannori avrà un seguito, grazie alla variante al regolamento urbanistico approvata alcuni giorni fa in consiglio.
Nel regolamento urbanistico precedente, infatti, la possibilità di costruire case per le persone meno abbienti non era minimamente contemplata. Con il nostro intervento, il territorio ospiterà, in futuro, altri 30 alloggi a carattere sociale. Considerate le 20 case già assegnate in questi quattro anni, arriveremo a un totale di 70 case popolari.
Non prevedere la realizzazione di abitazioni per le famiglie con redditi bassi significa non tenere di conto delle necessità, reali, dei capannoresi.
Che stiamo attraversando un periodo di crisi con pesanti conseguenza sul piano occupazionale, e quindi sul tenore di vita di numerose persone, è davanti gli occhi di tutti.
Aziende affermate stanno vivendo situazioni delicate, e lo stesso vale per i lavoratori. Per non parlare dei giovani di oggi, costretti a convivere con una condizione di precarietà lavorativa permanente.
Per quanto mi compete, come sindaco, ho deciso di fare tutto ciò che è nelle mie facoltà per venire incontro alle esigenze della popolazione.
Per questo, ad esempio, propongo agli altri sindaci, alla Provincia e alla Regione, di dar vita a un piano strutturale coordinato, strumento urbanistico che considererà la Piana come un comprensorio territoriale unico. Da questo assunto, potremo progettarne uno sviluppo omogeneo, sia a livello infrastrutturale che promozionale, più adeguato a rispondere alle esigenze dei nostri cittadini.
A livello locale, prospettare una nuova pianificazione di Capannori attraverso la variante al regolamento urbanistico ha voluto dire, tra l’altro, tradurre in certezza la costruzione di nuovi alloggi popolari, indispensabili per garantire una casa alle famiglie in difficoltà economiche.
Al fianco di un’adeguata progettazione urbanistica, occorrono però manovre anticrisi che supportino, nell’immediato, aziende e famiglie in difficoltà.
Sarà presentato a breve un fondo anticrisi ad hoc per le imprese capannoresi, con il quale il Comune farà da garante alle ditte verso le banche, e un altro ad hoc per chi, invece, ha perso il lavoro.
Giorgio Del Ghingaro