Il sindaco Maura Favilla chiederà con ogni probabilità agli organi regionali un chiarimento sulle modalità di nomina del presidente e dei membri della giunta esecutiva della società della salute. E’ quanto emerso nel corso della riunione di ieri dell’articolazione zonale della conferenza dei sindaci dell’Asl.
Parere che però era già stato chiesto dall’attuale presidente della conferenza dei sindaci, Giorgio Del Ghingaro, a cui era stato risposto che in base alla normativa regionale non è possibile escludere la rappresentatività dell’Asl, come vorrebbe fare il Comune di Lucca.
Un caso che rischia di avere pesanti ripercussioni sul sociale, a partire dai fondi per la non autosufficienza, oltre 2 milioni di euro stanziati dalla Regione e che rischiano di tornare all’Asl.
Proprio Del Ghingaro non risparmia dure critiche a Favilla. «Lucca – dice Del Ghingaro a Il Tirreno – è sempre stata in qualche modo decentrata rispetto alle decisioni regionali e l’ha pagato. Prima sull’ospedale, con un sindaco che continua a dire che non si farà e poi con la Società della salute, un consorzio che modernizza il sistema socio-sanitario. A Lucca sembra si guardi indietro».
A livello politico Favilla aveva sottoscritto un accordo, lo aveva mandato alla Regione e poi ha fatto marcia indietro. Che cosa significa?
«I casi sono due – risponde Del Ghingaro – o non è il leader della sua maggioranza o prende in giro. E proprio questo fatto mette in discussione i rapporti personali fra i sindaci: quale credibilità può avere un primo cittadino che dopo aver fatto un accordo con gli altri se lo rimangia? Di certo perde autorevolezza, la prossima volta che sottoscriverà un impegno dovremo dargli ancora credito?».
Quali ripercussioni può avere la decisione assunta a maggioranza dal consiglio comunale?
«Nella Piana c’è un dinamismo imposto anche dalla società civile, un’innovazione continua. A Lucca si mantiene lo status quo, una situazione paralizzante. Se a Favilla va bene, niente da dire. Ma non può condizionare in questo modo gli altri comuni della Piana».
La società della salute ha il compito di integrare i servizi sanitari e sociali territoriali, una volta a regime il consorzio avrà un budget annuo tra i 40 e i 50 milioni di euro.

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