I cittadini di Capannori potranno contribuire direttamente alle scelte del territorio, ad esempio suggerendo iniziative e presentando progetti di opere pubbliche che poi saranno sottoposti al voto popolare per l’approvazione e il successivo inserimento nel bilancio di previsione del 2012. Si trratta di un’atentica rivoluzione culturale e amministrativa. Gli interventi saranno equamente suddivisi fra le zone delle quattro ex circoscrizioni; in ognuna di esse, infatti, l’amministrazione metterà a disposizione 100mila euro, per una cifra complessiva di 400mila euro.
Accanto a questo, grazie anche a una serie di assemblee, saranno discusse e condivise sia le linee di indirizzo che l’amministrazione comunale seguirà, sia quanto realizzato fino a ora. Tutto questo sarà possibile grazie a un percorso, che verrà avviato entro giugno e si concluderà entro la fine dell’anno, dal titolo “Dire, fare, partecipare. Il bilancio socio-partecipativo del Comune di Capannori”, il cui progetto ha ottenuto un finanziamento regionale di circa 50mila euro.
L’amministrazione Del Ghingaro, fra l’altro, è la realtà più importante in provincia di Lucca a ottenere un contributo di questo tipo da quando, nel 2007, è stata varata l’apposita legge.
«Capannori vuole innovare il processo di partecipazione alle scelte dell’amministrazione comunale – afferma il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Lo faremo facendo decidere ai cittadini i progetti per il territorio e, allo stesso tempo, coinvolgendoli nel processo di rendicontazione, rendendoli, così, partecipi di un processo decisionale senza precedenti nella nostra realtà. Proseguendo quel percorso virtuoso che poco più di due anni fa ci ha portato alla realizzazione del bilancio sociale di fine mandato e che è proseguito con l’istituzione delle quattro commissioni comunali, vogliamo trasmettere ai cittadini una nuova cultura democratica, incentrata sul rafforzamento del reciproco ascolto, sul coinvolgimento diretto nelle scelte che interessano le nostre frazioni e su una maggiore trasparenza. Questo avverrà individuando spazi e strumenti innovativi che, dunque, consentiranno alla popolazione di incidere nella definizione delle politiche dell’ente».
A tutela dell’imparzialità del processo verrà costituito un comitato di garanzia, composto da tre esponenti della comunità locale e da due consiglieri comunali, uno di maggioranza e uno di opposizione.
Il progetto “Dire, fare, partecipare” si articola in varie fasi. Dopo le attività preparatorie, verrà definito il sistema di rendicontazione sociale, che prevede la realizzazione di una bozza di bilancio sociale per esplicitare i risultati raggiunti dal Comune nel 2010. Successivamente saranno organizzati degli incontri tematici coi cittadini all’interno dei quali verranno definite le linee di indirizzo delle politiche comunali per il 2012. Sarà in questa fase che emergeranno le esigenze del territorio che poi verranno incluse nel ciclo del bilancio partecipativo. A questo punto verranno costituiti quattro laboratori di progettazione partecipata, ognuno per le ex circoscrizioni, che elaboreranno i progetti. Quelli che supereranno l’analisi di fattibilità da parte degli uffici comunali saranno fatti scegliere dai cittadini nel corso di assemblee pubbliche. La scelta dei vari progetti sarà vincolante per l’ente: il bilancio di previsione del 2012 verrà approvato solo dopo che saranno stati inseriti gli interventi decisi dalla popolazione. Anche il piano delle opere pubbliche e il Peg, che contiene gli obiettivi di gestione e di programmazione del Comune, saranno stesi secondo le linee di indirizzo formulate dai cittadini coinvolti in questo percorso.
Collegato a questo processo c’è anche il bilancio di genere, che si pone l’obiettivo di ridurre le diseguaglianze tra le donne e gli uomini attraverso una più equa distribuzione delle risorse e la stesura di politiche ad hoc.
Il bilancio socio-partecipativo è la prosecuzione di quel percorso di innovazione che ha già visto l’istituzione nel 2010 delle quattro commissioni comunali su mobilità, subsidenza, rifiuti e barriere architettoniche, di cui fanno parte cittadini e consiglieri comunali, proposte dal sindaco Giorgio Del Ghingaro con il “Patto per Capannori”.

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