«Ancora chiacchiere inutili e tanta voglia di protagonismo»
«Siamo davanti di nuovo a tante chiacchere e ad una voglia inutile di protagonismo»: così il sindaco Giorgio Del Ghingaro sulla questione della chiusura della piscina comunale.
«Sulla piscina grava una situazione debitoria vecchia nel tempo – continua il primo cittadino – dovuta in larga parte ad atti che non sono mai stati impugnati. Mi chiedo dove fossero un paio di anni fa quando forse ancora si poteva fare qualcosa, tutti quelli che oggi sono così accorati per la chiusura dell’impianto. Eppure sono gli stessi che erano al governo della città».
«Non è un segreto che questa Amministrazione si sia trovata a rimettere insieme i cocci di una malagestione che ha portato Viareggio al dissesto. Dissesto la cui esistenza in molti sembrano ignorare: o forse ne ignorano le leggi e il funzionamento».
Di fatto la piscina costava alla Viareggio Patrimonio 34mila euro di luce ed elettricità (50% a carico dei gestori della piscina e 50% a carico della VP) e 188mila di gas (tutto a carico della VP). Quindi 222mila euro l’anno dal 2010 ad oggi: un totale di oltre un milione di euro negli ultimi 5 anni.
«E’ impensabile che, stante il dissesto lo ricordo, il Comune o il curatore, possano accollarsi una tale spesa» aggiunge ancora il primo cittadino.
La storia dell’impianto inizia nel 2010 quando viene assegnato all’attuale gestore, con una gara che prevedeva un corrispettivo di 45mila euro oltre iva per tre anni. L’assegnazione viene poi prorogata, solo con una semplice lettera a firma dell’amministratore Ruglioni, nel novembre 2013 per la durata di un anno alle stesse condizioni.
Il 29 aprile del 2014 vien notificato alla Viareggio Patrimonio un decreto ingiuntivo dalla società sportiva Ninfea Torrelaghese per un importo di circa 50mila euro: al quale nessuno fa opposizione.
Sempre del 2014 ma in ottobre è notificato l’atto esecutivo che segue il decreto, e un secondo precetto dopo un mese, di circa 70mila euro. Ad entrambi di nuovo nessuno fa opposizione.
Stante il silenzio della VP i legali della Torrelaghese notificano un atto di pignoramento dal quale scaturisce la concessione di ipoteca sulla piscina. Siamo nel novembre 2014.
Segue l’istanza di fallimento sempre ad opera dell’associazione Ninfea Torrelaghese datata giugno 2015, che di fatto ha preceduto l’istanza di fallimento chiesta da Marchi.
«Per i sette impianti di proprietà dell’Ente è già partito l’atto di revoca e verranno riconsegnati al Comune. Nei prossimi giorni l’Amministrazione intende incontrare le associazioni che ad oggi li hanno in carico per proporre la prosecuzione della gestione fintanto che non saranno predisposti i bandi definitivi di assegnazione» spiega l’assessore Laura Servetti.
Per gli altri quattro, di proprietà della Viareggio Patrimonio, quindi Il Centro Sportivo Marco Polo, la Piscina Comunale, il Campo Scuola Del Chiaro e il Palasport, in accordo con il curatore verrà chiesta l’autorizzazione al tribunale per la prosecuzione delle attuali gestioni.
«Alcuni hanno già manifestato l’intenzione di procedere nella gestione e si sono assunti da tempo tutte le spese connesse. Il tempo concesso servirà all’Amministrazione e alla Viareggio Patrimonio per sciogliere il nodo sulla proprietà» spiega ancora Servetti.
«Per quanto riguarda la piscina – commenta ancora l’assessore – il curatore proporrà la stessa cosa agli attuali gestori, ma evidentemente non sono interessati alla prosecuzione dell’attività. Sarebbe quantomeno curioso se si rivelassero invece interessati all’acquisto, in caso di vendita dell’immobile».
«Questa Amministrazione non intende perdersi in facili polemiche – conclude il sindaco –. In questi mesi abbiamo fatto chiarezza sui conti e sciolto il nodo delle Partecipate: con tutte le difficoltà del caso, noi andiamo avanti. Il nostro obiettivo è mantenere quanti più servizi possibili, ovviamente nei limite fissati dal dissesto. Gli altri facciano pure chiacchiere inutili, noi continuiamo a lavorare per rimettere in moto la città».
foto di Giorgio Del Ghingaro.

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