Il sindaco Del Ghingaro stavolta lancia un ultimatum a Palazzo Ducale. Se entro il 20 novembre la Provincia non avrà espresso il parere di idoneità o meno sul sito in località Alla Lista-Poderacci, il Comune non esclude iniziative clamorose.
Ieri mattina il primo cittadino di Capannori ha inviato una richiesta formale, con fitta documentazione, all’attenzione del presidente della Provincia, Stefano Baccelli, e per conoscenza all’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini e al responsabile della politiche ambientali e territoriali della Regione, Mauro Grassi. Oggetto: la localizzazione dell’impianto di compostaggio “Alla Lista”, sito invidiato ed approvato dalla giunta con delibera del 15 dicembre 2009. «A distanza di 10 mesi permane il silenzio della Provincia – afferma Del Ghingaro – ed ho inviato un’ulteriore richiesta al presidente Baccelli per sbloccare questa situazione di impasse».
L’aut-aut di Del Ghingaro, che si era già espresso sullo stesso tono nei giorni scorsi, nasce dal fatto che il parere dell’amministrazione provinciale è vincolante affinché Capannori, che ritiene di avere i requisiti giusti, possa ottenere gli ingenti finanziamenti di Ato Costa (per gli impianti di riciclo e trattamento dei rifiuti) che consentirebbero di coprire quasi la metà del costo dell’impianto di compostaggio (10-12 milioni). Nel dossier di Del Ghingaro si elencano anche i punti di forza sull’idoneità del sito della Lista, nel cosiddetto triangolo di Ganau, tra la rotonda del Frizzone e via Pieraccini, nella posizione più a est dei Poderacci. L’impianto sarebbe costruito su un’area fattore P2 (quindi a basso rischio idrogeologico), mentre nella zona fattore P3 sarebbe costruito un parcheggio per i camion. Nella stessa zona potrebbe trovare posto la nuova sede operativa di Ascit, l’azienda partecipata di gestione dei rifiuti. Alla fine il passaggio più importante. «Chiediamo alla Provincia che si esprima entro il 20 novembre con un parere di idoneità o meno sul sito indicato, affinché il Comune possa compiere i passi necessari per partecipare ai bandi per i finanziamenti». Poi si fa un excursus, nel quale dopo avere sottolineato come l’impianto di compostaggio sia voluto da tutta la comunità, si parte dall’apertura del tavolo regionale del 7 luglio all’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale che ha aperto alla valutazione (a carattere consultivo) anche di siti alternativi con gli stessi requisiti della Lista all’interno del percorso istituzionale della Commissione comunale.
Ecco i requisiti di idoneità del sito Alla Lista secondo gli studi tecnici del Comune.
Distanza adeguata dal centro abitato; confine con un’arteria di grande scorrimento; vicino al casello autostradale; in prossimità di una piattaforma di raccolta rifiuti di Ascit; vicino all’isola ecologica di Salanetti; pericolosità idraulica inferiore agli altri siti; zona agricola senza vincoli particolari; nella zona sono già presenti insediamenti industriali.
Del Ghingaro poi ha precisato sulla rappresentatività dei comitati nella commissione comunale rifiuti, dopo le polemica del comitato Salviamo il Centro e Tassignano rimasti fuori: «Siamo disposti a dare rappresentanza a tutti i comitati, un delegato per comitato. Ed eventualmente sostituire componenti che sono stati assenti».

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