Nuove concessioni edilizie a Capannori a chi costruirà secondo i criteri dell’edilizia sostenibile. Questa l’idea che l’amministrazione comunale sta accarezzando sul piano urbanistico, da realizzare attraverso la stesura di un bando che metta a disposizione dei costruttori alcune aree del territorio (rese edificabili), da assegnare a chi presenterà i migliori progetti di bioedilizia e di bioarchiettura.
Si tratta di una strategia assolutamente innovativa e sperimentale nel panorama dell’urbanistica, che il sindaco Giorgio Del Ghingaro sta valutando perché in perfetta linea con il tipo di sviluppo che questa amministrazione sta prospettando per Capannori.
Secondo il primo cittadino, questa strada – apprezzata anche dai molti professionisti che hanno partecipato all’incontro pubblico sulla bioedilizia svoltosi ieri (mercoledì) nella sala riunioni di piazza Aldo Moro – permetterebbe al Comune di soddisfare le richieste di edificazione provenienti dai cittadini e, allo stesso tempo, di radicare sul territorio una cultura ambientale capace di garantire alla comunità e alle prossime generazioni un’elevata qualità della vita.
Concedere nuovi terreni edificabili a patto che si costruisca secondo i criteri dell’’edilizia sostenibile, infatti, rappresenta il secondo step del cambiamento urbanistico avviato dall’amministrazione Del Ghingaro con la variante del marzo 2009.
“Già con il primo mandato – dice il sindaco – abbiamo detto no, in modo forte e chiaro, alla cementificazione di un territorio fragile come quello capannorese. E’ stata una scelta coraggiosa che i nostri cittadini hanno condiviso, perché il bene comune deve rappresentare una priorità nell’azione di governo. Con la prossima variante potremmo introdurre un ulteriore elemento di novità dal punto di vista tecnico: selezionare alcune zone del territorio in cui consentire esclusivamente la costruzione di case, aziende o uffici che rispondano a tutti i requisiti dell’edilizia sostenibile. Si tratta di una scelta politica importante che Capannori può sperimentare come primo Comune, confermando così il suo virtuosismo ambientale, già divenuto un pezzo significativo della nostra identità territoriale. Una strategia che potrebbe porre fine alla diatriba, aperta sul piano regionale, fra gli amministratori favorevoli a far costruire perché c’è una grande richiesta da parte dei privati e quelli contrari alla cementificazione del territorio, ritenuto anche una risorsa turistica preziosa. A Capannori siamo consapevoli che le buone pratiche non possono interessare soltanto alcuni settori della macchina amministrativa. E’ necessario che la politica urbanistica trovi le sue fondamenta nell’ecosostenibilità. Siamo pronti a cogliere questa sfida che la modernità ci pone, certi che assieme alla comunità capannorese inaugureremo un nuovo percorso di assetto del territorio che abbia la tutela dell’ambiente e il benessere sociale come priorità”.