C’è una cosa – anzi, due – che accomuna Giorgio del Ghingaro e Massimo Betti, sindaci rispettivamente di Capannori e di Bagni di Lucca: innanzitutto nei loro comuni l’avanzata del Movimento 5 Stelle è stata impetuosa e ha portato i grillini a essere la prima forza. In secondo luogo, si tratta di personalità non facilmente imbrigliabili in schemi di partito tradizionali e, entrambi, hanno puntato molto su temi cari al Movimento, a partire da quelli ambientali. E allora la domanda non è peregrina: ma Del Ghingaro e Betti sono “grillini dentro?”. Del Ghingaro. Il primo cittadino di Capannori mette subito in chiaro un punto: «Io sono un uomo del Partito democratico e ho votato Pd. Anche se il Pd di Capannori non mi ha voluto dare la tessera…». Detto questo, e al netto della polemica, Del Ghingaro è ben lontano dal vedere i grillini come un’orda di barbari irragionevoli: «Il Movimento mi ha sostenuto in campagna elettorale, a partire da Beppe Grillo. E molti dei temi da loro portati all’attenzione, come quello dei rifiuti, sono stati valorizzati e realizzati. Abbiamo avuto rispetto e attenzione nei loro confronti, al di là dei risultati elettorali». Betti. Da parte sua il sindaco di Bagni di Lucca si sente invece una sorta di “precursore” della politica del Movimento: «Questo grande risultato del anche nel mio comune ha dimostrato che, come noi avevamo anticipato un anno fa, certi metodi di fare politica sono ormai superati. Questo risultato non ha fatto altro che dare ragione alla Lista civica che abbiamo presentato nella primavera del 2012 e che ha poi vinto le elezioni comunali. Il nostro era già allora un movimento all’avanguardia, fatto di persone conosciute nella zona e con tanta voglia di lavorare e di dare un segnale diverso. Non ci ho trovato niente di particolare e di inaspettato in questo risultato del M5S, era logico ed ha avvalorato il nostro segnale». Betti precisa di non avere «niente contro la politica, ma certe logiche vanno riviste per un rapporto sempre più chiaro coi cittadini. Per quanto ci riguarda questa vittoria non cambia niente per il lavoro della nostra amministrazione. Noi siamo sempre stati aperti a chiunque porti un contributo. Per questo accogliamo tutti quelli che vogliono collaborare in modo da confrontarci con idee nuove. La mia filosofia è quella di ascoltare i cittadini per cui mi confronterò volentieri con questo Movimento così come ho sempre fatto con tutti, accettando idee, suggerimenti ed anche critiche in un rapporto stretto con la cittadinanza». Da parte del Movimento, bocche cucite: almeno fino a quando, dice un simpatizzante, non sarà eletto un rappresentante ufficiale, ci dice un simpatizzante. Per questo a breve è previsto un incontro nella Valle per decidere un’uscita ufficiale. Per ora hanno fatto conoscere la spesa sostenuta per la campagna elettorale che è stata di 570 euro, soldi provenienti solo da un libero contributo dei cittadini a sostegno del movimento.

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