I cittadini di Viareggio e Torre del Lago sono invitati alla presentazione del programma elettorale e dei candidati a sostegno di Giorgio Del Ghingaro.
L’appuntamento è per giovedì 23 aprile alle 21 nella sala Puccini al Centro Congressi Principe di Piemonte.
Si ricorda che si vota solo domenica 31 maggio dalle 7 alle 23.
Sono un paio di mattine che Viareggio si alza con la nebbia. Una nebbia che avvolge il faro, il molo e al di là delle dune, la burlamacca e le case basse della città.
La stessa nebbia calata sui conti della Viareggio Porto, della fondazione Carnevale, del pucciniano e delle altre partecipate.
Una nebbia che si è insinuata tra gli addetti alla cosa pubblica. Che sembra non vedano oltre il loro naso e continuino imperterriti a fomentare litigi e asprezze.
Una storia infinita perché tutto si perda in questo nulla che avanza e Viareggio rimanga il non luogo.
Noi andiamo avanti nel segno della concretezza, della competenza e delle proposte vere. Tutti insieme per Viareggio, sorvolando dissapori e sparate a mezzo stampa, con la consapevolezza di chi è determinato a fare e a fare bene e con un po’ di ironia… a cavallo del FortunaDrago.
Puccini, il suo festival, le sue ville, il lago che tanto amava e ispirò le più belle arie d’opera mai scritte. Butterfly, Turandot, la Boeheme: personaggi immortali, simbolo dell’Italia nel mondo pensati e strutturati qui fra Viareggio e Torre del Lago, luoghi che il Maestro aveva scelto come patria.
Una patria che invece sembra far di tutto per lasciarlo andare via, tornare “di la’ dal monte”.
Di questi giorni sui giornali la notizia di un progetto, di una possibile fusione tra il Festival di Viareggio e la Fondazione Puccini di Lucca.
Un progetto fumoso, di cui si sa poco, ma che il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, propone già come definito.
Eppure non è dato sapere chi sono i soggetti coinvolti, se solo le due fondazioni o forse addirittura il teatro del Giglio. Come non si sa chi siano le figure che, istituzionalmente, stanno portando avanti tale progetto.
Una cosa però è ben chiara a tutti: Viareggio e Torre del Lago hanno speso miliardi prima e milioni poi, per il festival. Molto è stato investito e molto ci sarà da investire per riuscire a mantenere vivo un evento di tale portata.
Viareggio e Torre del Lago non possono permettersi di non far parte della discussione che, ritengo, sarebbe opportuno finisse sui tavoli della politica e che li’ fosse valutata, con chiarezza e pari dignità fra tutti gli Enti coinvolti.
C’è bisogno che Viareggio torni a far sentire la sua voce, non per superare quelle degli altri, ma per essere uno dei tasselli, e perché no, il più autorevole in quanto di fatto luogo Pucciniano per eccellenza.
E’ ormai impossibile pensare di non far parte di un circuito, non mettere in rete idee e progetti: solo così c’è speranza di crescere e di portare a casa risultati in termini di presenza turistiche sul territorio.
Ma non sarà stando fermi ad aspettare decisioni prese da altri e in altri luoghi, che Viareggio potrà tornare ad essere la perla del Tirreno.
Il candidato sindaco Giorgio Del Ghingaro (Lista Del Ghingaro, Viareggio Tornerà bellissima, Sto con Viareggio, Viareggio democratica, Uniti per Viareggio), ha incontrato questa mattina (sabato 11 aprile) i rappresentanti della Copav, (società cooperativa Agenzia di Servizi Per La Pesca). Un colloquio fortemente voluto da Del Ghingaro, durante il quale i lavoratori hanno posto all’attenzione del candidato molti dei problemi che ormai da troppo tempo mettono a dura prova il comparto ittico.
Primo punto affrontato è stato il mercato del pesce: quello nuovo, che giace incompleto senza la possibilità per nessuno di sfruttare le sue potenzialità, mentre quello vecchio continua ad arrabattarsi tra mille difficoltà. Mancano i macchinari, mancano le strutture, manca soprattutto la macchina del ghiaccio.
Il secondo problema paradossalmente è stato la mancanza di acqua in banchina per un vecchio contenzioso aperto con Gaia e mai risolto.
Infine la dragatura del porto. Un discorso lungo e annoso: i lavoratori lamentano la difficoltà e la pericolosità di quelle acque. Di questi giorni la notizia di una barca incagliata all’imboccatura del porto: marinai esperti che però non ce la fanno a passare indenni da quel tratto.
Secondo molti il problema sarebbero le correnti marine, che vanificherebbero in poco tempo i lavori di dragatura. Secondo altri sarebbe invece sbagliato il punto di dragatura e il problema potrebbe essere risolto se non definitivamente, almeno con interventi una tantum.
Giorgio Del Ghingaro ha ascoltato tutti e prenderà in esame al più presto la situazione. Una situazione pesante che coinvolge tutto il comparto ittico e che può essere risolta solo con un’azione mirata e opportunamente studiata di concerto con le associazioni.
«Come primo atto – ha detto il candidato sindaco – allargherò le commissioni consiliari ai rappresentanti delle associazioni di categoria. Affiderò poi a un assessore la delega alla pesca e apriremo subito un tavolo al quale sederanno i lavoratori del comparto ittico, l’Ente comunale e Gaia, per trovare una soluzione adeguata e condivisa».
«Non sono qui a fare promesse – ha concluso Giorgio Del Ghingaro – ma vi dico che, se sarò eletto, fra un anno ci rivedremo con i lavori al mercato ittico ripartiti».