Nov 18, 2015
Lo scorso venerdí un rappresentante delle rsu del Comune di Viareggio, mi chiese, non programmato, di intervenire all’assemblea dei lavorarori in corso nella sala di rappresentanza. Avevo il sindaco di Nuoro in arrivo per un incontro ufficiale, ma accettai lostesso, contando sulla cortesia e disponibilità del caro Andrea Soddu.
Andai in assemblea, roba di un quarto d’ora, a rispondere alle domande delle persone riunite per discutere delle varie questioni, alla presenza dei rappresentanti sindacali.
Fin qui nulla di straordinario, anzi, mi ha fatto piacere interloquire, più o meno vivacemente, con le persone che “abitano” come me il palazzo comunale e spero si trovino nuove e meno frettolose occasioni per farlo. La cosa particolare avviene dopo.
Infatti nei giorni successivi appare in rete un video del mio intervento in assemblea, solo il pezzo che mi riguarda, non tutta la riunione.
Partendo dal concetto che non ho problemi a rendere pubbliche le mie idee, peraltro illustrate davanti a tante persone, mi sarebbe parso corretto che qualcuno mi avesse chiesto se poteva riprendere prima e pubblicare poi. Invece non è stato fatto e mi è dispiaciuto.
Devo anche dire che sarebbe stato interessante far ascoltare e vedere tutti gli interventi e non solo il mio, per fare in modo che ogni frequentatore del web potesse farsi un’idea complessiva di quella riunione, che m’immagino sia stata ricca di spunti e di idee innovative, nel segno del rilancio di un comune massacrato dal dissesto e non incentrata sui particolarismi, che tanto male hanno fatto alla città in questi anni.
Per tutto questo considero una caduta di stile da parte di qualcuno, aver usato una mia disponibilità per fini polemici e mi dispiace, perchè le furbate alimentano la diffidenza e a Viareggio c’è bisogno di tutto eccetto quello.
Ridare dignità e credibilità ad una città, significa anche ripartire dal rispetto di ogni singola persona, di ogni ruolo, di ogni impegno, significa capire che va cambiato lo status quo, che nulla può più essere come prima, tanto è straordinario e delicato il momento che attraversa Viareggio.
Nov 18, 2015
Sarà in piazza Mazzini l’arrivo della gara ciclistica Firenze-Mare: torna a Viareggio la competizione, di categoria dilettanti Elite e Under 23, che giunge quest’anno alla sua 70esima edizione e che ha fatto sognare migliaia di giovani ciclisti di tutta Italia.
Il protocollo d’intesa è stato firmato questa mattina dal sindaco Giorgio Del Ghingaro e da Gianpaolo Ristori, presidente dell’associazione sportiva Aurora, che organizza l’evento: una forma di partenariato tale da garantire che la competizione possa tornare a svolgersi, nella sua fase finale, sul territorio viareggino.
«Per 67 anni i ciclisti hanno tagliato il traguardo a Viareggio: adesso, dopo due anni di esilio – commenta il sindaco Del Ghingaro –, la gara torna nella sua location naturale».
Il protocollo impegna l’Associazione Sportiva Aurora a garantire che l’arrivo della competizione sia ubicato in Piazza Mazzini, a Viareggio almeno per i prossimi tre anni.
Da parte sua il Comune fornirà all’associazione sportiva i servizi utili per il regolare svolgimento della gara, in particolare l’assistenza per la sicurezza stradale e spazi dedicati all’allestimento delle strutture necessarie per l’arrivo della manifestazione.
Il tutto a costo zero: per provvedere alle spese infatti, l’Amministrazione ha ottenuto l’impegno di uno sponsor da due realtà imprenditoriali.
«Aver riportato la competizione nella nostra città – aggiunge ancora Del Ghingaro – oltre che un risultato per questa Amministrazione, è un simbolo per Viareggio. Un segnale che la città sta ripartendo e che lo fa in grande stile: richiamando l’attenzione di investitori, e riportando sul territorio le manifestazioni che da sempre sono state il fiore all’occhiello di Viareggio. ».
«Ringrazio – conclude il primo cittadino – l’Associazione Sportiva Aurora nella persona del presidente Ristori, per l’esperienza e la professionalità messa in campo e per la disponibilità e la volontà condivisa di riportare la competizione a Viareggio».
Anche il Presidente dell’A.S. Aurora esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto: “Siamo contenti che per la 70° edizione la gara torni a Viareggio, lu
ogo di arrivo scelto da mio padre e dagli altri fondatori della manifestazione nel lontano 1946; tuttavia, il nome della corsa resterà quello di “Firenze-Mare”, come d’altronde era proprio la denominazione originale di questa manifestazione legata a Firenze e al mare della Versilia. Ringraziamo il Comune di Camaiore per la collaborazione prestata in questi due anni e l’attuale amministrazione di Viareggio per il forte interesse mostrato verso la manifestazione da noi organizzata.
Nov 18, 2015
Movimentazione, trasporto e smaltimento materiali, demolizione o messa in sicurezza di fabbricati pericolanti, sedi stradali, o alberature, smaltimento di rifiuti pericolosi, disostruzione di condotte e canali di scolo: sono solo alcuni degli interventi di somma urgenza che un Comune si trova spesso ad affrontare.
Pur disponendo di una squadra di operai qualificati, nei casi più gravi può accadere che le forze non siano adeguate ad affrontare il problema nei tempi e nei modi atti a non creare disagi ulteriori ai cittadini. In questi casi, l’esecuzione dei lavori può essere affidata in forma diretta ad uno o più operatori economici che, fino ad oggi, venivano individuati dal responsabile del procedimento o dal tecnico.
Adesso, per assicurare maggiore tempestività degli interventi e rendere più trasparenti le procedure di affidamento, in linea con quanto previsto dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, l’Amministrazione intende istituire un elenco di operatori economici ai quali affidare i lavori: una vera e propria banca dati alla quale attingere ogni qual volta ci sia bisogno, ovviamente sempre e soltanto nei casi di somma urgenza.
Per garantire parità di trattamento, le ditte ritenute idonee saranno inserite in un elenco, numerate progressivamente in ordine cronologico secondo la ricezione delle istanze: le imprese che risulteranno nel tempo affidatarie dei lavori verranno ricollocate alla fine dell’elenco e non saranno richiamate finché non saranno stati invitati tutti i restanti soggetti iscritti.
Ma attenzione: considerato il carattere di urgenza è fatto divieto di subappalto dei lavori affidati. Non solo, la ditta dovrà attivarsi al massimo entro tre ore dalla comunicazione dell’Amministrazione.
«Trasparenza, economicità, efficacia ed efficienza sono i criteri su cui si deve basare ogni Pubblica Amministrazione – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. Avere un elenco di ditte pronte ad intervenire sulle emergenze – continua – è assolutamente necessario. Non solo per ridurre i disagi che possono derivare da un qualsiasi problema ma anche e soprattutto per evitare privilegi e favoritismi: ce lo chiede la legge ma anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione».
«Noi – conclude il primo cittadino – mettiamo al primo posto la legalità».
L’elenco verrà pubblicato sul sito dell’Ente e avrà validità di tre anni dalla
data di istituzione: ogni anno sarà oggetto di rinnovamento in relazione alla eventuali modifiche dei requisiti degli iscritti. Le ditte interessate possono consultare il sito del Comune di Viareggio all’indirizzo http://www.comune.viareggio.lu.it, nella sezione ‘bandi di gara’
Nov 18, 2015
“Chissà qual è stato il loro ultimo pensiero, in quell’improvviso battito d’ali che li ha strappati alla vita”. Davanti a una sala di rappresentanza gremita il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro ha espresso la solidarietà sua e della cittadinanza viareggina, alle vittime di tutti gli attentati terroristici, con particolare riferimento ai fatti di Parigi. Un incontro che ha visto presenti oltre al sindaco e alla giunta, il vicepresidente della Provincia Umberto Buratti, i rappresentanti delle forze dell’ordine del territorio, e le associazioni di volontariato e di protezione civile, con i rispettivi labari. Sul palco la corale Puccini che ha eseguito l’inno, francese, italiano e l’inno d’Europa, il Coro a bocca chiusa e il Requiem di Puccini, lo Stabat Mater di Trasatti.
Per Parigi”Un venerdì come tanti, il lavoro, la famiglia, gli amici. Una città di una bellezza che toglie il fiato”, continua il primo cittadino. “Perché la morte li ha colti nei luoghi della quotidianità: il teatro, lo stadio, il ristorante. Quei luoghi che per tutti noi sono simbolo di libertà e di emancipazione culturale. E che, in pochi istanti, sono diventati scenario di morte, odio e violenza. Gli attentati di Parigi ci hanno sconvolto – ha proseguito il sindaco -: le immagini sono arrivate, come ormai accade sempre più spesso, quasi in tempo reale, violente, brutali. Alcuni amici che abitano a Parigi mi hanno raccontato della difficoltà di spiegare ai loro bambini cosa era accaduto e della fatica dei più piccoli a distinguere quelle immagini reali, da un film di azione. Da padre, mi chiedo: come possiamo spiegare ai nostri figli quanto è successo? Come possiamo trovare le parole per uscire dalla retorica? Come sindaco invece, penso a chi si trova in queste ore a gestire una situazione estrema, la paura, la voglia di vendetta. Sono certo che compito primario di ogni amministratore sia quello di non lasciarsi andare a facili demagogie. In questi giorni sui giornali abbiamo letto di tutto: dai titoli d’effetto alle parole scucite e ricucite ad arte di grandi personaggi del nostro passato. E’ facile parlare alla pancia e assecondare l’istinto. Facile fare polemica becera che non risolve i problemi e fomenta l’odio, le differenze, l’idea del diverso che poi è quella della razza. Quella stessa razza che maschera la violenza da libertà giustiziera. ‘Chi ha qualcosa da dire si faccia avanti e taccia’, scrisse, Karl Kraus disperato dal fatto che, dinanzi all’indicibile orrore della Prima Guerra Mondiale, alla gente non si fosse paralizzata la lingua. Al contrario, gli si era sciolta, creando tutto attorno un assurdo e confondente chiacchierio. Tacere per Kraus significava riprendere fiato, cercare le parole giuste prima di esprimersi. Oggi Viareggio riprende fiato e mostra tutta la sua vicinanza e solidarietà alla Francia e con lei a tutti i popoli che ogni giorno vivono l’incubo del terrorismo. I fatti di Parigi mettono in evidenza che un cambiamento di passo è necessario. Ma come? In quale direzione? Una cosa è certa: non si cambia con la rabbia. Si cambia con il coraggio di fare ognuno il nostro dovere, nonostante gli ostacoli o le pressioni. Per questo la risposta più forte non può essere quella delle bombe che, come sempre, colpiranno molti civili innocenti. Ci sono tre parole più forti di qualsiasi guerra: non ho paura. Non ho paura della diversità.
Non ho paura del dialogo. Non ho paura di Ahmed e Salah che frequentano la scuola con mia figlia. Non ho paura di accogliere chi fugge dalla guerra e dalla miseria. Non ho paura dell’integrazione. Essere coraggiosi non richiede nessuna qualità eccezionale, nessuna combinazione di tempo, luogo o circostanza. Dimostrare il proprio coraggio è un’opportunità che prima o poi semplicemente si presenta nella vita di ogni essere umano. ‘Ricordatevi che siete uomini e dimenticatevi tutto il resto’, una raccomandazione che Einstein rivolse a tutta l’umanità dopo gli orrori della seconda guerra mondiale. Siamo tutti umani e disumani, in diversa misura. Perseguire l’umanità è la tensione vitale. Con compassione, prima di tutto verso noi stessi. Nutrire il dubbio, la consapevolezza dell’imperfezione. Leggere. Studiare. Accendere il pensiero, attivo, vivace, creativo, critico. Riscoprire il dialogo. Ascoltare il passo del Tempo. Oggi Viareggio tace e riflette. Per Parigi, contro ogni forma di terrorismo. Ed io continuo a ripetermi che di tutti i morti non potremo conoscere il loro ultimo pensiero, in quell’istante impercettibile che li ha trascinati nel buio. Conto su tutti voi che oggi siete qui riuniti e su chi non ha potuto raggiungerci – conclude il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. Conto su Viareggio sulla sua storia di antifascismo, sulla sua voglia di libertà sempre sostenuta e rivendicata lungo tutto il corso della storia della città”.
Ott 5, 2015
Cordoglio dell’amministrazione comunale viareggina per la scomparsa di Francesco Franco Francesconi, il pittore viareggino che si è spento ieri mattina all’Ospedale Versilia, dove era ricoverato.
Questo il messaggio del sindaco Giorgio Del Ghingaro: “Pittore ‘schivo ed in punta di piedi’, come è stato definito da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo bene: forse l’ultimo rappresentante di quella scuola viareggina civilmente impegnata che sapeva raccontare fasti e miserie della società. Quando muore un narratore, si strappa qualcosa nel filo dei ricordi di una città. Rimangono le opere con tutta la loro forza espressiva: un soffio di vita, la scintilla della creazione. A lui e alla sue famiglia, alle figlie Daniela, Viviana e Donatella, vanno le più sentite condoglianza da parte mia e di tutta l’amministrazione”.
Ott 5, 2015
Non c’è pace nel Pd: ancora una volta ad accendere la miccia è Giorgio Del Ghingaro, che ha raccontato su Facebook come il circolo di Lucca centro abbia sospeso la sua domanda di rinnovo della tessera. Un caso che già da qualche tempo passava di bocca in bocca negli ambienti democratici e che incrocia anche i rapporti fra il Pd lucchese e quello versiliese, a pochissimi giorni di distanza dalla querella sugli eletti in consiglio provinciale. Del Ghingaro, infatti, spiega così la genesi della sospensione della pratica: «Il commissario del Pd di Viareggio Dati, segnala che il sindaco di Viareggio non deve avere la tessera e il pd di Lucca, col suo scrupoloso e zelante segretario Bambini, esegue». Così – spiega ancora l’ex primo cittadino di Capannori – è partito un messaggio per il segretario del circolo con sede in piazza San Francesco, Federica Pierotti: «La posizione di Del Ghingaro è stata posta ed è all’esame della commissione dei garanti, quindi in attesa di un pronunciamento della commissione la loro iscrizione è sospesa». Una ricostruzione sostanzialmente confermata dallo stesso Bambini: «Mi è stato posto il problema della segnalazione fatta sul caso di Giorgio Del Ghingaro alla commissione dei garanti territoriale. Quindi, in accordo con le strutture superiori del partito ho deciso di sospendere la consegna delle tessere». Patrizio Andreuccetti, segretario del territoriale aggiunge un tassello: «È una situazione particolare, perché i fatti contestati sono avvenuti in un altro ambito territoriale. Per questo ci sarà un confronto anche con il livello regionale del partito. La questione, infatti, non è solo tecnica: se così fosse Del Ghingaro semplicemente non potrebbe avere la tessera del Pd. Il problema è anche politico: non è in discussione se Del Ghingaro sia o no un buon ammnistratore, ma il fatto che il Pd ha delle regole ben precise». Detto questo, Bambini caldeggia una soluzione che ponga fine al muro contro muro: «Questa posizione non è immodificabile, bisognerà vedere quali saranno le decisioni della commissione dei garanti. Io penso e spero che la commissione decida il più rapidamente possibile, così come spero che si creino le condizioni per ricomporre un dialogo con Del Ghingaro, che comunque rimane nell’area del centrosinistra ed ha la mia stima per la sua esperienza amministrativa». Parole al miele. Che si scontrano però con il tono durissimo del post di Del Ghingaro: «È la prima volta nella storia che si sente dire che siccome una posizione è stata “posta all’esame”, c’è già la conclusione: di fatto il “posizionato” è considerato reo, colpevole, reietto. Il tutto prima di avvertire il diretto interessato, prima di sentire le ragioni di ognuno, prima di far svolgere una normale e ovvia discussione all’organismo preposto, la Commissione dei Garanti appunto. È una roba strana, che si aggiunge alle tante altre robe strane di questa vicenda in cui, mio malgrado, svolgo il ruolo di protagonista». Del Ghingaro passa poi all’attacco del commissario versiliese del partito, Giuseppe Dati: «Alla bruciante sconfitta alle amministrative di Viareggio Dati ha sommato quella di Pietrasanta, quella della mancata elezione di un consigliere regionale versiliese, quella sulla figura meschina alle provinciali di pochi giorni orsono. Nessuna discussione politica, nessun approfondimento, neanche un misero gesto di autocritica di un commissario Pd perdente plurimo. Anzi, il contrario, un arrocco infantile dentro il fortino pd chiuso ai cosiddetti “nemici”, che addirittura vengono sospesi, espulsi, allontanati. Atti colmi di superbia e di protervia, che contengono già i prodromi di una inevitabile ennesima sconfitta. Della serie: si rimane in tre, quelli puri, portatori di verità. Gli altri, la stragrande maggioranza, i portatori di idee e contenuti politici, fuori dalle scatole. Si potrebbe discutere a lungo e con vari paradigmi della questione, ma non ne ho voglia, la vicenda è stucchevole di per sè e non serve continuare a montare la panna della polemica. Per me la discussione, mai iniziata, finisce qui». Insomma, toni ben diversi da quelli che in un’intervista uscita ieri su questo giornale si auspicava il senatore Andrea Marcucci. Ma la politica è l’arte del compromesso. E forse anche in questa storia non è detta l’ultima parola.
di Luca Cinotti
Il Tirreno Lucca
Ott 5, 2015
“Ciao Federica. Come ti ho già detto e come penso saprai, la posizione di Giorgio Del Ghingaro e di …. e’ stata posta ed è all’esame della Commissione dei Garanti, quindi in attesa di un pronunciamento della Commissione la loro iscrizione e’ sospesa. Saluti Francesco Bambini Segretario Unione Comunale Pd Lucca”.
Con queste poche righe il segretario pd lucchese avverte la segretaria del circolo pd dove sono (ero) iscritto che non deve darmi la tessera.
Una roba veloce che libera coscienze, che pulisce sensi di colpa, che sotterra errori ed omissioni.
È la prima volta nella storia che si sente dire che siccome una posizione è stata “posta all’esame”, c’è già la conclusione: di fatto il “posizionato” è considerato reo, colpevole, reietto. Il tutto prima di avvertire il diretto interessato, prima di sentire le ragioni di ognuno, prima di far svolgere una normale e ovvia discussione all’organismo preposto, la Commissione dei Garanti appunto. È una roba strana, che si aggiunge alle tante altre robe strane di questa vicenda in cui, mio malgrado, svolgo il ruolo di protagonista.
Il commissario versiliese pd Dati, segnala che il sindaco di Viareggio non deve avere la tessera e il pd di Lucca, col suo scrupoloso e zelante segretario Bambini, esegue.
Alla bruciante sconfitta alle amministrative di Viareggio Dati ha sommato quella di Pietrasanta, quella della mancata elezione di un consigliere regionale versiliese, quella sulla figura meschina alle provinciali di pochi giorni orsono. Nessuna discussione politica, nessun approfondimento, neanche un misero gesto di autocritica di un commissario pd perdente plurimo. Anzi, il contrario, un arrocco infantile dentro il fortino pd chiuso ai cosiddetti “nemici”, che addirittura vengono sospesi, espulsi, allontanati. Atti colmi di superbia e di protervia, che contengono giá i prodromi di una inevitabile ennesima sconfitta. Della serie: si rimane in tre, quelli puri, portatori di veritá. Gli altri, la stragrande maggioranza, i portatori di idee e contenuti politici, fuori dalle scatole.
Si potrebbe discutere a lungo e con vari paradigmi della questione, ma non ne ho voglia, la vicenda è stucchevole di per sè e non serve continuare a montare la panna della polemica. Per me la discussione, mai iniziata, finisce qui.
Non posso che prenderne atto, rispettare le considerazioni di ognuno, evitare facili ma inopportuni vittimismi e voltare pagina.
Pagina bianca.
Aloa.