L’intero Paese sta attraversando una fase delicata. Stiamo cercando di uscire da una crisi economica che ha fortemente condizionato la vita dei lavoratori, degli imprenditori e anche degli amministratori. Anche la provincia di Lucca è stata interessata da questo periodo di difficoltà.Per questo motivo, abbiamo promosso più spesso che in passato la realizzazione di un’azione politica e amministrativa che superasse i confini geografici dei territori per raggiungere obiettivi condivisi per il benessere dell’intero comprensorio, dalla Piana alla Valle del Serchio. Un esempio calzante è la Rete del Verde, una strategia di marketing coordinata a livello intercomunale per rilanciare il settore turistico. Un passo importante, che però da solo non basta. Un territorio presenta molteplici necessità, molte delle quali creano un legame fra i diversi comuni della Piana. Inoltre, sia per la crisi economica, sia per le scelte governative, gli enti locali convivono con una situazione di minore risorse. Per far fronte alle necessità, è opportuno avere uno sguardo lungimirante e progettare strategie condivise di azione o di ricerca di finanziamenti per poter garantire opere di miglioramento e di sviluppo sostenibile nei propri territori. L’accordo di programma per risolvere il problema dell’emungimento nella Piana, del completamento della rete fognaria e dell’impianto di depurazione di Lucca rappresenta un altro passo significativo di operazione condivisa nell’interesse delle nostre collettività. Perdere i finanziamenti del ministero dell’ambiente sarebbe una grande ferita per l’intera provincia. Il comune di Lucca sembra voler rifiutare uno sguardo complessivo e collegiale sulla Piana, preferendo restare su comportamenti della vecchia politica, lontani dai nuovi percorsi per il benessere dei cittadini. La collettività ha bisogno di opere e di azione; Lucca pare intenzionata a restare immobile, come se il capoluogo potesse avere una vita a sé scollegata dagli altri territori. L’amministrazione lucchese sta mettendo a rischio dei finanziamenti che interessano anche Capannori. Chiedo al sindaco Mauro Favilla di comunicarmi quanto prima le sue intenzioni: Capannori, come l’intera Piana, ha diritto a quelle risorse economiche già accordate dal ministero.

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