di Duccio Casini, Il Tirreno

Giorgio Del Ghingaro difende l’ordinanza in vigore dal 2 gennaio che istituisce il divieto di transito alternato ai Tir in viale Europa e lancia stoccate al collega di Lucca e al presidente della Provincia. L’ennesima conferma che tra il il sindaco di Capannori e Stefano Baccelli i rapporti restano difficilissimi. Sindaco, è soddisfatto dell’accordo raggiunto sull’ordinanza che impone il senso unico alternato per i Tir su viale Europa?
Sono molto soddisfatto. Ringrazio sua eccellenza il Prefetto e le associazioni di categoria per il risultato raggiunto. I cittadini di Marlia e Lammari hanno sopportato una mole di traffico ingente per molti anni. Al giorno, su viale Europa, passavano 1.500 mezzi pesanti, con portata superiore alle 7,5 tonnellate. Gli abitanti di quelle frazioni hanno diritto a una qualità della vita più elevata.
Ma non pensa che nelle proteste delle categorie ci fossero delle ragioni?
Le categorie hanno partecipato attivamente al tavolo prefettizio e, come speravamo, abbiamo trovato l’accordo. Sono molto vicino ai camionisti, tartassati ingiustamente dai tanti Governi che si sono succeduti in questi anni (costo del carburante, pedaggio autostradale, scure fiscale, minori introiti dai contratti con le aziende). Nei fatti, cittadini e camionisti sono vittime di una politica ricca di parole e povera di concretezza. La nostra battaglia è comune.
Quante sono le deroghe ai camionisti? Quante multe sono state elevate?
Sono circa 24 le aziende che usufruiscono di deroghe. Da tenere di conto che i Tir delle ditte che hanno sede su viale Europa hanno sempre avuto diritto a transitare, a prescindere dalla deroga. La polizia municipale è impegnata a far conoscere il provvedimento. Correttamente, non abbiamo fatto multe durante la fase di concertazione in Prefettura.   
Favilla si dice pronto a iniziative contro il divieto emesso dal suo Comune: pensa che lo farà? Non teme di aver trasferito il traffico pesante da Capannori a Lucca?
Per me era importante liberare i cittadini di Marlia e Lammari da una morsa di traffico pesantissima, e questo è avvenuto. Quando si parla di viabilità e mobilità, inoltre, ritengo necessario modificare approccio, avere uno sguardo complessivo che preveda un coordinamento fra territori. Questa ordinanza, sostanzialmente, riequilibra il traffico della Piana, prima eccessivamente a carico di Capannori. Non si può pensare di continuare, come in passato, a scaricare su Capannori tutto ciò che il capoluogo non vuole. I tempi sono cambiati, Capannori s’è affermato con un’identità territoriale forte e ha dimostrato di possedere il coraggio delle scelte.
In questa vicenda il ruolo della Provincia è stato a suo avviso propositivo e positivo?
La funzione di coordinamento l’ha svolta il Prefetto. Il tema delle infrastrutture viarie l’ha riportato a galla Capannori. Le associazioni di categoria si sono unite alla richiesta del Comune di mettere in sicurezza viale Europa. Il presidente Baccelli, assente alla riunione in cui abbiamo siglato l’accordo, s’è limitato a sostenere le posizioni del sindaco Favilla. Con una differenza: Baccelli dovrebbe essere il presidente anche dei cittadini di Capannori. Ormai, comunque, siamo abituati a questo comportamento e non  ce ne preoccupiamo.
Con l’ordinanza è tornata di primo piano la questione degli assi viari. Capannori è disponibile al confronto?
Assolutamente. Abbiamo partecipato a tutti i tavoli, sia politici sia tecnici. E continueremo a farlo. Due punti però vanno chiariti. Anzitutto, la progettazione deve essere condivisa dai territori, siamo fortemente contrari a soluzioni calate dall’alto. Infine, dialogheremo con i soggetti istituzionali che dovrebbero ospitare le ipotesi di tracciato, perché sono le comunità interessate ad avere il diritto di decidere. Capannori, come sempre, porterà ai tavoli la voce, forte, dei suoi cittadini.

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