“Dalle urne è uscito un risultato importante che rispecchia la volontà dell’amministrazione comunale di Capannori e dell’intera comunità. A Capannori, infatti, ci siamo fatti portavoce di un nuovo modello di sviluppo, che fosse etico, legale e partecipato. Sono questi i principi guida della nostra linea di governo e grazie alla loro promozione i cittadini sono i protagonisti di una vera e propria rivoluzione culturale in ambito ambientale. Anni fa, ancora prima che si parlasse dei referendum, sottoscrissi la proposta di legge regionale sulla ripubblicizzazione dell’acqua. L’affluenza alle urne registrata nel nostro Comune, quindi, premia l’impegno con cui amministrazione, Osservatorio per la Pace, Commissione Pari Opportunità, Legambiente, vari comitati e numerose associazioni del territorio hanno lavorato in difesa dei beni comuni e per l’affermazione delle buone pratiche come punto di partenza per uno sviluppo vero di comunità”.
Con queste parole il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro festeggia l’esito dei quattro referendum, per i quali il suo Comune ha visto un’affluenza del 58,62%.
L’Osservatorio per la pace del Comune, in qualità di membro del comitato nazionale per l’acqua bene comune, ha coordinato il comitato provinciale per la campagna referendaria, dalla raccolta firme (oltre 7.500) fino all’esito.
Un dato significativo per l’amministrazione targata Del Ghingaro che, a marzo scorso, ha aderito  al “Coordinamento nazionale – Enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico”, ovvero un’associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo statutario quello di coordinamento e di servizio fra enti locali e autorità d’ambito territoriale ottimale (Ato) che perseguono la salvaguardia e la promozione della proprietà, della gestione e del controllo pubblico dell’acqua, intesa come bene comune e che considerano l’accesso all’acqua nella quantità e qualità sufficienti alla vita come un diritto umano. Tutto questo, inoltre, è inserito in un contesto di salvaguardia delle risorse idriche e di sostenibilità ambientale, di cooperazione e di solidarietà internazionale.
“A Capannori in molti hanno lavorato perché fosse raggiunto il quorum e perché i cittadini partecipassero attivamente a scelte così importanti per il futuro – prosegue il sindaco –. In quanto primo cittadino, quindi, non posso che essere soddisfatto dell’esito delle urne e ringraziare il territorio per questo ulteriore incoraggiamento a continuare a operare per un nuovo modello di sviluppo. Da Capannori abbiamo lanciato un messaggio forte in questa direzione non solo a parole ma con i fatti. Abbiamo realizzato molte buone pratiche, istituzionalizzato un centro di ricerca Rifiuti Zero e affermato, con alcune scelte politiche,, la certezza dei diritti come base per una società democratica, legale e consapevole. Vista l’alta partecipazione ai referendum, la nostra comunità ci chiede di proseguire sulla strada intrapresa e noi lo faremo per i prossimi tre anni. Amministreremo in trasparenza e nell’interesse della comunità”.

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