Tutelare al massimo l’investimento realizzato dal Comune per l’Aeroporto di Tassignano di cui attualmente detiene il 90% delle quote.
Questo l’obiettivo principale del nuovo statuto della società Aeroporto Lucca-Tassignano Spa, approvato ieri pomeriggio (giovedì) dal consiglio comunale a larga maggioranza (solo il gruppo ‘Capannori Insieme’ si è astenuto). Le due principali novità contenute nello statuto riguardano il nome e l’oggetto sociale dello scalo aeroportuale. L’aeroporto cambierà infatti  la propria ragione sociale  e si chiamerà ‘Aeroporto  di Capannori S.p.A.’
“In questa scelta c’è certamente anche un po’ di sano campanilismo – ha dichiarato il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -,  ma alla sua base c’è principalmente la volontà di fare marketing territoriale e  portare il ‘marchio Capannori’ sui tavoli nazionali e internazionali sui quali si parla degli aeroporti, anche di quelli più piccoli come il nostro. Siamo fermamente convinti infatti che lo scalo aeroportuale capannorese sia davvero un volano fondamentale per un ulteriore e innovativo  sviluppo del nostro territorio in chiave sostenibile, poiché tra le  attività previste dal nuovo statuto abbiamo voluto inserire  proprio quelle legate alla green economy. Il nuovo statuto – prosegue Del Ghingaro – è garantista per l’ente pubblico al fine di tutelare il forte investimento, pari a 900 mila euro,  che abbiamo fatto. Adesso attiveremo un percorso interno che con un bando pubblico metterà in vendita non oltre il 35% delle  quote in possesso del Comune”.
Come ha poi  spiegato l’assessore allo sviluppo locale, Maurizio Vellutini illustrando il nuovo statuto, la società pur continuando ad avere come oggetto principale lo sviluppo, la progettazione, la realizzazione e l’adeguamento manutenzione e uso degli impianti e delle infrastrutture per l’esercizio dell’attività aeroportuale,  d’ora in avanti avrà tra i suoi compiti anche  attività di studio, sviluppo, progettazione e realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
 Inoltre, la partecipazione detenuta complessivamente dai soci pubblici non potrà essere inferiore al 51% del capitale sociale, il che significa che la parte pubblica sarà sempre il socio maggioritario. Il nuovo statuto prevede anche una clausola di gradimento, ovvero che l’ingresso di eventuali nuovi  soci privati nella società riceva il gradimento della parte pubblica.
Novità anche relativamente  al quorum delle assemblee ordinarie e straordinarie.  Sarà infatti possibile deliberare solo con il voto favorevole di più della metà del capitale sociale, il che significa che l’ente pubblico dovrà essere sempre presente.
  L’approvazione dello statuto (il consigliere Raffanti del Pd non ha partecipato al voto)  è avvenuta dopo un lungo dibattito nel quale sono intervenuti molti consiglieri, tra cui il capogruppo del Pd, Guido Angelini, il capogruppo  di Capannori Insieme Gianfranco Rosi, quello dell’ Udc, Gaetano Ceccarelli e del Pdl, Vanda Cervelli, oltre ai consiglieri Rontani dell’Udc e Sodini  del Pd.

Pin It on Pinterest

Share This