La strategia dei Rifiuti Zero e le buone pratiche ambientali promosse dall’amministrazione Del Ghingaro sono state spiegate ieri (mercoledì) dall’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, al Ministero dell’Ambiente.
Il Ministero, infatti, vuole redigere il primo piano nazionale sulla riduzione dei rifiuti e, dopo aver convocato in audizione le categorie economiche e l’Anci nazionale, ha chiesto a Capannori consigli, idee e proposte. L’ente di piazza Aldo Moro è l’unico in Italia a essere stato chiamato, proprio perché la sua eccellenza nella gestione dei rifituti è conosciuta in tutto il Paese; in pochi anni Capannori ha infatti diminuito del 30% la produzione complessiva dei rifiuti e ha inviato a riciclo oltre l’80% dei materiali.
All’incontro di Roma l’assessore Ciacci ha portato un report sull’esperienza capannorese e su quella delle oltre 100 amministrazioni che hanno aderito ai “Rifiuti Zero” e all’Associazione nazionale dei Comuni virtuosi, di cui Capannori fa parte del direttivo. E’ stato inoltre consegnato ai tecnici e ai dirigenti del Ministero, sorpresi positivamente dal lavoro fatto nel Comune guidato da Del Ghingaro, il piano di riduzione dei rifiuti approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale, il primo del genere approvato in Italia.
“Con l’adesione nel 2007 alla strategia dei Rifiuti Zero, quale primo Comune in Italia, Capannori ha messo al primo posto l’ambiente, per rendere migliore il territorio e incrementare la qualità della vita dei cittadini – afferma il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. E’ stata una scelta coraggiosa, ma oggi i risultati concreti ottenuti sono sotto gli occhi di tutti. La nostra amministrazione comunale è presa a modello per la sua politica vicina alle esigenze della comunità. Sono tanti i Comuni che incontriamo per dare loro suggerimenti su come riproporre nei loro territori le nostre buone pratiche ed è quindi un onore che il Ministero ci abbia chiamato per approfondire la nostra esperienza”.
“È un grande orgoglio ed onore essere stati convocati dal Ministero per questa importante audizione sul tema dei rifiuti e della sostenibilità. Il più grande ringraziamento va ai cittadini che permettono a Capannori di raggiungere queste grandi percentuali di riduzione e riciclo, all’azienda Ascit e a tutti i Comuni che con noi stanno costruendo queste strategie dando sempre più forza a livello nazionale alle buone pratiche – dichiara l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. Con queste iniziative, ancor poco diffuse in Italia, specie nelle grandi città, abbiamo contenuto i costi, costruito posti di lavoro e migliorato l’ambiente. Auspichiamo che le nostre proposte siano tenute in considerazione ed adottate, continueremo comunque a farle crescere sempre di più con le amministrazioni con cui stiamo condividendo davvero una politica per il bene comune”.
La riunione, svoltasi alla Direzione generale tutela del territorio e delle risorse idriche, si è svolta in un clima molto positivo, di grande interesse dimostrato per l’esperienza capannorese e per le tante buone iniziative avviate dalla strategia “Rifiuti zero” ma anche per le proposte elaborate per l’inserimento nella normativa nazionale. A tal proposito l’assessore Ciacci ha sottolineato l’importanza della riduzione dei rifiuti sia attraverso sistemi di incentivazione e tassazione per ridurre la produzione di imballaggi da parte delle aziende, sia inserendo nella pianificazione nazionale, al pari della raccolta differenziata, obblighi normativi di riduzione degli scarti a livello comunale e di passaggio alla tariffazione puntuale sui rifiuti come già è stato previsto in altri Stati europei.
La tariffazione puntuale, come dimostrano i caso di successo in Italia, è uno degli strumenti più efficaci per la riduzione degli scarti e premia direttamente i cittadini. Non caso a Capannori, dopo una prima sperimentazione avviata nel 2012, adotterà a pieno regime questo sistema dal 2 gennaio 2013.
L’incontro di ieri (mercoledì) si è inoltre incentrato sull’importanza di aumentare la “cauzione” per gli imballaggi versata dai produttori, che in altri paesi europei è molto più elevata ed ha infatti spinto le aziende a utilizzare il meccanismo del “vuoto a rendere” piuttosto che l’usa e getta. I dirigenti e funzionari ministeriali hanno presenziato per oltre tre ore alla relazione chiedendo approfondimenti e chiedendo di consolidare il confronto con scambio di materiale e possibili ulteriori incontri.
Capannori, presente anche in rappresentanza del coordinamento nazionale dei comuni Rifiuti Zero e dell’Associazione Comuni Virtuosi, si conferma sempre più un laboratorio nazionale di sperimentazione di buone pratiche e di confronto con esperti a livello nazionale delle migliori progettualità per la sostenibilità ambientale.