L’istituto Comprensivo di Camigliano è il primo istituto scolastico a livello regionale ma anche nazionale, poiché non si ha notizia di esperienze simili in Italia, a dare vita ad un percorso di bilancio partecipativo. Un primato certamente importante che nasce dalla positiva contaminazione del Comune di Capannori, una delle prime amministrazioni comunali toscane a realizzare nel 2011 il bilancio socio partecipativo, che si sta concludendo in questi giorni con l’inaugurazione delle opere scelte dai cittadini.
Il processo di partecipazione che interesserà le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e la scuola media del Comprensivo di Camigliano si chiama “Scuola bene Comune’ ed è stato presentato martedì scorso dal dirigente scolastico Giorgio Dalsasso e dagli esperti Matteo Garzella e Gabriella De Pietro alla presenza dell’assessore alla partecipazione, Alessio Ciacci, ad una platea gremita di genitori.
“Siamo orgogliosi che sia proprio un istituto scolastico del nostro comune a realizzare, primo in Italia, un percorso di bilancio partecipativo – afferma l’assessore alla partecipazione, Alessio Ciacci. Si tratta di un progetto rilevante, perché per la prima volta sia gli alunni che le loro famiglie potranno decidere come impiegare parte delle risorse economiche dell’istituto per migliorare la vita scolastica. Siamo contenti di avere sul territorio un progetto come questo e daremo la massima assistenza come amministrazione comunale alla sua buona riuscita. La scuola è un bene comune e decidere collettivamente come indirizzarne le scelte è un grande arricchimento per tutti che costruisce comunità e fa crescere anche i ragazzi nella responsabilità delle scelte”.
“L’Istituto Comprensivo, già da alcuni anni, ha intrapreso un cammino volto al coinvolgimento attivo dei genitori e delle associazioni del territorio nelle problematiche legate alla vita scolastica – spiega il dirigente scolastico, Giorgio Dalsasso – per instaurare un rapporto più collaborativo tra scuola e famiglia, allargando quanto già attuato finora con il ‘Patto per la Scuola’ e con le attività di ‘Scuola ti voglio bene comune’. Ora con il bilancio partecipativo vogliamo consolidare la partecipazione delle famiglie e del territorio per collaborare in maniera costruttiva alle scelte decisionali e gestionali della vita scolastica, orientando i rappresentanti degli Organi Collegiali nella definizione di interventi di qualità”.
Il nuovo percorso finanziato dalla Regione Toscana partirà in ottobre e si articolerà in diverse fasi, a partire dalla formazione degli organi collegiali e dal coinvolgimento degli studenti delle classi quinte delle primarie e delle classi terze della media per un totale di 10 classi e oltre 200 alunni, al fine di individuare i bisogni relativi all’andamento didattico.
Gli alunni, in pratica, dovranno dire cosa fare per migliorare la vita a scuola. Successivamente sarà attuato un raccordo tra genitori e alunni per l’illustrazione dei bisogni individuati con la successiva formazione di 5 gruppi misti di genitori che elaboreranno i progetti sulla base delle necessità espresse dagli studenti, da finanziare con le risorse messe a disposizione dall’Istituto Comprensivo.
L’ultima fase sarà la scelta dei progetti con una settimana di votazioni in programma a marzo aperta a tutti i genitori, circa 2.500, di tutti gli studenti che frequentano l’istituto comprensivo. A sovrintendere a tutte le fasi del percorso partecipativo per garantire la neutralità e l’imparzialità del progetto sarà costituito un comitato di garanzia formato da 5 componenti: un insegnante, 3 genitori e un rappresentante del Comune.