Sindaco Giorgio Del Ghingaro, con il suo provvedimento su viale Europa ha fatto scoppiare un gran bel putiferio. Non trova?
«Sono sei mesi che ne parliamo. Ma evidentemente qualcuno non se ne era neppure accorto…».
Tutti sostengono che, in realtà, l’ordinanza sia solo un palliativo.
«E’ vero. L’unica vera soluzione al traffico è costruire gli assi viari oppure rivedere l’intera mobilità. Ma per far questo servono anni…».
Quindi è d’accordo con il presidente Baccelli: l’unica soluzione sono gli assi?
«Beh, io non la metterei così».
E come?
«Quattro anni fa firmammo un protocollo di intesa con il Ministro. E da allora non si è mosso un bel niente. Da qualche parte ci saranno pure delle responsabilità, non crede? E, guardi, non è tutta colpa del ministro. Dove erano fino ad ora coloro che si dovevano occupare del coordinamento locale?».
Le associazioni di categoria sono intenzionate a dare vita ad una maxi protesta con i Tir.
«Liberi, liberissimi. Ma il loro compito sarebbe quello di informare e dialogare con gli enti. Non certo quello di sobillare gli animi».
Mi faccia capire, lei accusa le associazioni di essere capipopolo?
«Lo dicono i fatti. C’è chi si è presentato al vertice in Prefettura senza neppure aver letto l’ordinanza. Le sembra serietà? Chiedete un po’ a Favilla della Confartigianato…».
Quindi è una ripicca politica?
«Assolutamente. Altrimenti non avrebbe alcun senso tutto questo can-can. Ci rivolgono mille accuse ma basterebbe informarsi prima di alzare la voce. Il 90% dei casi che le associazioni di categoria ci rinfacciano sono risolvibili con le deroghe che abbiamo già previsto».
Si parla di danni ingenti per le aziende. Chi ha i contratti con i padroncini per esempio…
«Le aziende che hanno problemi ci inviino le richieste con tutta la documentazione allegata. Noi, le prenderemo in considerazione con serietà. Non vogliamo creare danni a nessuno. E’ evidente, però, che non potremo dare il ‘pass’ a tutti».
Perché non ha firmato lei l’ordinanza?
«Perché si parla di sicurezza».
Lo sa che le associazioni, intendono ricorrere al Tar facendo perno proprio su questo aspetto burocratico?
«Non svicoliamo i problemi. L’ordinanza non va bene così? Ne facciamo un’altra. Vogliono che la firmi io? Allora la firmo. Parliamo di contenuti, please!».
Le associazioni parlano di deleghe discrezionali. Che risponde?
«Ma per favore!».
Sono tutti contro di lei. Ci sarà un motivo?
«Beh, non è vero. Chiedete ai cittadini di Marlia e Lammari».
Dal punto di vista politico però…
«Io amministro un territorio. E lo faccio nell’interesse di cittadini e imprese».
Ce la farà ad andare avanti?
«Certo. Perché con questo provvedimento vogliamo ottenere quattro cose: diminuire il traffico pesante, dare ordine alla viabilità, sollevare la questione degli assi viari in modo forte e serio e sollecitare interventi strutturali su viale Europa”
Saverio Bargagna
La Nazione