Capannori diventa sede del Parco Scientifico per la Creatività e l’Innovazione. ‘Toscana Nanotech’, questo il nome del polo tecnologico di Capannori inaugurato questo pomeriggio (lunedì).
Sarà un centro di competenza regionale sulle nanotecnologie per il trasferimento tecnologico a nuove imprese o ad imprese esistenti che intendono svilupparsi ed ospiterà laboratori di ricerca e incubatori dedicati anche al settore della moda e delle calzature. La struttura situata in via Nuova a Segromigno in Monte è stata realizzata con un finanziamento complessivo di 5 milioni di euro da Comune di
Capannori, Provincia di Lucca e Camera di Commercio di Lucca (ciascuno dei tre enti ha investito circa 500 mila euro) con consistenti contributi della Regione Toscana (2 milioni e 700 mila euro inclusi finanziamenti Cipe) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (700 mila euro).
Pubblico delle grandi occasioni per il taglio del nastro, al quale hanno partecipato il sindaco, Giorgio Del Ghingaro con il vice sindaco Luca Menesini e gli altri componenti della giunta, l’assessore regionale alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, il presidente della Camera di Commercio di Lucca, Claudio Guerrieri, il presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Arturo Lattanzi e il direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, professor Fabio Beltram. Presenti anche l’onorevole Raffaella Mariani, il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, il consigliere regionale, Ardelio Pellegrinotti, la presidente del consiglio comunale, Vanda Cervelli e alcuni consiglieri comunali.
Il parco scientifico è stato presentato nel corso di un incontro coordinato dall’assessore alle attività produttive del Comune di Capannori, Maurizio Vellutini in un’affollata sala conferenze.
La Mission: il parco scientifico ‘Toscana Nanotech’ sarà un centro di competenza di alta qualità nel campo delle nanotecnologie, un ramo della scienza applicata e della tecnologia che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro e della progettazione e realizzazione di dispositivi in questa scala. Questo, grazie ad un accordo di programma, tra Comune di Capannori, Scuola Normale Superiore di Pisa e Regione Toscana, firmato questo pomeriggio, in occasione dell’inaugurazione della struttura. L’obiettivo è quello di creare attività di trasferimento tecnologico e di supporto alle imprese locali e toscane nel settore emergente delle nanotecnologie. Nel centro saranno presenti attrezzature e competenze necessarie per la fabbricazione di nuovi prototipi nanometrici, per la definizione di nuovi processi produttivi e per la certificazione di materiali, dispositivi e prodotti in termini di impiego effettivo ed efficace di nanotecnologie come componenti attive o in termini legati alla loro biocompatibilità e sostenibilità ambientale.
Di fondamentale importanza la partnership con la Scuola Normale Superiore di Pisa e con il suo laboratorio NEST, tra i centri di ricerca più attivi a livello mondiale nei settori della nanoscienza e nanotecnologia. La Normale fornirà la propria consulenza tecnico-scientifica nei settori di ricerca e per lo scouting dei soggetti da ammettere nel parco scientifico. Le aziende interessate a partecipare all’attività del polo tecnologico potranno prendere parte ad un apposito bando. Il Parco scientifico, grazie al coinvolgimento diretto della Normale e della sua rete di collaborazioni internazionali, sarà strutturato in modo da svolgere la sua attività di promozione e sviluppo economico del territorio in una prospettiva internazionale. Il parco scientifico collaborerà con l’Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa e sarà inserito anche nella rete regionale delle nanotecnologie ed, inoltre, avvierà una collaborazione con il polo tecnologico di Lucca per non duplicare eventuali attività ed anzi creare sinergie.
All’interno del polo di Segromigno in Monte sarà svolta anche ricerca applicata nel settore delle calzature che proprio in questa frazione del territorio capannorese ha trovato grande sviluppo.
La struttura: Strutturato su due piani, per complessivi 1.600 metri quadrati, ‘Toscana Nanotech’ ospiterà uffici, laboratori di ricerca per prove e test sperimentali e quindici incubatori d’impresa. A piano terra, oltre ai laboratori e agli incubatori, sono presenti una sala per l’accoglienza e una sala per conferenze e incontri di formazione da 50 posti, aperta anche ai cittadini, e dotata di un impianto per videoconferenze. Al secondo piano sono presenti altri laboratori e incubatori di impresa. L’edificio dispone anche di una terrazza di 800 metri quadrati in parte coperta, che può essere utilizzata per incontri e manifestazioni. La struttura è dotata di rete di wi- fi sia all’interno che all’esterno e a breve disporrà di pannelli solari con i quali sarà coperto il 60 % del suo fabbisogno energetico.
A piano terra è stata installata, quale motivo di decoro una grande tela di 3,30 metri per 2 metri intitolata’ ‘Dinamica di una città’ del pittore capannorese Andrea Bianchi. L’opera è stata elaborata con una tecnica mista ed è il frutto di due anni di lavoro. Evidenti i richiami alle lezioni di Kokoschka, Giacometti e Balla. Alla grande tela fanno da corredo altre due opere più piccole dello stesso artista.
Per quanto riguarda l’area esterna è presente un ampio parcheggio ed è prevista la realizzazione di una zona a verde con la piantumazione di vari tipi di alberi. Presente un laghetto artificiale per l’approvvigionamento dei mezzi antincendio che svolge anche una funzione ornamentale.
I lavori per la costruzione del polo tecnologico sono stati realizzati dalla ditta capofila ‘Italbuild’ di Rignano sull’Arno e dalla ‘Sintesi Impianti’ di Lucca.
Le dichiarazioni:
“Innanzitutto voglio mandare un caro saluto a Giovanni Cordoni che ha fortemente voluto questa struttura che inizialmente doveva essere la cittadella della calzatura – afferma il sindaco, Giorgio Del Ghingaro. Con l’inaugurazione di questo parco scientifico Capannori compie un grande passo avanti verso il futuro. Ricerca e innovazione tecnologica costituiscono oggi la chiave di volta per rimettere in moto l’economia e sono ancora più importanti se applicate ad un settore in forte espansione come quello delle nanotecnologie. ‘Toscana Nanotech’ giocherà un ruolo determinante per il rilancio e lo sviluppo dell’imprenditoria locale e toscana dando una spinta propulsiva alle imprese piccole e grandi già esistenti, che grazie alla ricerca applicata che si svolgerà nel centro, saranno messe in grado di sperimentare produzioni innovative da lanciare sul mercato. Sarà, inoltre, aiutata la nascita di nuove imprese. La presenza di un centro di ricerca così qualificato è un valore aggiunto molto importante per il nostro territorio che sarà reso certamente più competitivo. Capannori dimostra di avere la capacità di attrarre intelligenze e questo può significare nuova occupazione, soprattutto per i giovani, e lanciare un messaggio concreto di fiducia per il futuro”.
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“Il nuovo polo –dichiara il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli – rappresenta senza ombra di dubbio uno dei progetti infrastrutturali più importanti sull’innovazione legati al Piano Locale di Sviluppo varato alcuni anni fa dalla Provincia di Lucca e reso possibile grazie all’accordo tra Regione Toscana, amministrazione provinciale, Comune di Capannori con il contributo della Fondazione CRLucca. Il Polo capannorese, il Polo dell’ex Bertolli di Lucca e quello di Pietrasanta sono allacciati alla rete a banda ultralarga di ultima generazione che ha interessato le aree del distretto cartario-cartotecnico e del distretto lapideo. Quella rete a fibra ottica con capacità molto elevata, il cui collegamento è stato possibile grazie all’accordo sottoscritto a suo tempo dalla Provincia e da ‘Telecom Italia’. Anche in questo caso, lo ricordo, oltre alla Provincia, enti finanziatori del progetto da quasi 14 milioni di euro sono stati la Regione Toscana e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca permettendo così di interrare oltre 80 chilometri di fibra ottica su un percorso che riguarda 11 comuni dei distretti e che si dirama fino ai “punti di consegna” distanti al massimo 500 metri da circa 1000 imprese per lo scambio di informazioni ad altissima velocità e l’accesso ai servizi telematici più evoluti”.
“Il Polo Tecnologico di Capannori rappresenta un’importante struttura complementare a quella già realizzata e da tempo operativa nell’area ex-Bertolli di Lucca – sostiene il presidente della Camera di Commercio di Lucca, Claudio Guerrieri. L’obiettivo è favorire la ricerca e l’innovazione in campi utili alle caratteristiche del sistema economico di riferimento e rendere più fluidi i rapporti tra chi detiene gli strumenti dell’innovazione (Università e Centri di ricerca) e chi li deve utilizzare a fini produttivi, ovvero le imprese. Di qui il forte interesse e il sostegno della Camera di Commercio di Lucca”.
“Nel sostenere la realizzazione del Polo Tecnologico di Capannori, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca risponde pienamente alla sua missione istituzionale, di favorire cioè lo sviluppo economico e sociale del territorio – dichiara il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di lucca, Arturo Lattanzi -. Per la Fondazione, l’imperativo è ‘fare sistema’, secondo un modello virtuoso che vede istituzioni, enti pubblici e privati collaborare per il conseguimento di importanti obiettivi e per la realizzazione di progetti strategici finalizzati allo sviluppo dell’economia e dell’impresa”.
“La Scuola Normale è felice di portare in questa struttura tutto il bagaglio della propria esperienza nella ricerca sulla nanoscienza – dichiara il professor Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa -. La nanoscienza è un settore avanzatissimo della ricerca scientifica con un giro di introiti a livello mondiale stimato in tre trilioni di dollari per il 2015”.
“L’inaugurazione del nuovo parco scientifico si inserisce nel quadro delle attività rese possibili dall’accordo di programma firmato oggi da Comune di Capannori, Scuola Normale di Pisa e Regione Toscana – afferma l’assessore regionale alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, e rappresenta un importante tassello nella strategia regionale per il trasferimento tecnologico e l’innovazione. Toscana Nanotech punta a diventare un centro di eccellenza nel campo delle nanotecnologie e si pone come punto di riferimento per l’innovazione del sistema produttivo e per la creazione di nuove imprese, a cominciare da settori come quello della moda e delle calzature”.