Inaugurata la Casa della salute, struttura realizzata negli spazi di Casa Gori e che si presenta come un polo socio-sanitario integrato che conta un poliambulatorio specialistico, un centro radiologico all’avanguardia, l’ospedale di comunità e una novità importante: la medicina di iniziativa che comprende anche la medicina di gruppo.
 Undici medici di famiglia che coprono circa 15mila assistiti e che, in caso di assenza di uno di loro, possono occuparsi del paziente del collega. Il tutto unito ai servizi già presenti, come la Rsa don Alberto Gori e il Centro diurno “Il Melograno”.
 All’inaugurazione erano presenti il direttore dell’Asl 2 Oreste Tavanti, il presidente della Conferenza dei sindaci Giorgio Del Ghingaro, il vicesindaco Luca Menesini e l’assessore al sociale Gabriele Bove, il vicesindaco di Lucca Angelo Monticelli, la responsabile di zona Distretto della Piana Cristina Petretti e il coordinatore della medicina di gruppo Alberto Vitolo.
 «Ora possiamo dire che in questa struttura ci sono tutti i servizi necessari ai cittadini. La Casa della salute rappresenta l’accesso ai servizi presenti sul territorio ed è perfettamente integrata», ha esordito il direttore generale dell’Asl Tavanti al termine del tour durante sono stati illustrati agli amministratori i risultati dei lavori eseguiti negli ultimi mesi.
 «Si parla sempre di più di integrazione tra ospedale e territorio – ha aggiunto il sindaco di Capannori e presidente della Conferenza dei sindaci, Del Ghingaro -. Nel nostro Comune siamo riusciti a realizzare questo obiettivo creando una filiera di cui Marlia è il fiore all’occhiello e insieme al nuovo centro di Capannori e a quello di San Leonardo in Treponzio consente di coprire al meglio le nostre tre zone».
 La Casa della salute copre un bacino di utenza di circa 160mila persone. Tra le novità principali, c’è sicuramente la sala radiologica, con macchinari all’avanguardia presenti solo a Marlia e all’ospedale. Costati circa 250mila euro, permetteranno di migliorare la qualità delle prestazioni anche facendo in modo di condividere le immagini “in rete”, ovvero le radiografie effettuate a Marlia potranno essere inviate in altri ambulatori e viceversa.
 C’è poi l’ospedale di comunità, in grado di assicurare il ricovero di un certo numero di pazienti cronici (massimo 14) che così non sono costretti ad attendere che si liberi un posto in ospedale, dove ad avere la precedenza sono i casi acuti. La struttura offre anche prestazioni per percorsi riabilitativi, per pazienti anziani in dimissione dall’ospedale. Infine la Medicina d’Iniziativa, con servizio medico a tempo pieno, assistenza domiciliare sulle 12 ore, la figura dell’infermiere di famiglia e, infine, la medicina di gruppo, con 11 medici per 15mila pazienti.

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