Caro Presidente,

la stagione che stiamo vivendo ci chiama, come amministratori, ad un senso di responsabilità ancora più grande e richiede, anche in virtù dello schieramento politico al quale entrambi apparteniamo, un concreto impegno a sostegno dei tanti cittadini che si trovano in crescente difficoltà.
Una buona politica può essere una risposta positiva, un’azione amministrativa efficace può rappresentare, in un clima di crescente pessimismo, la speranza di cambiamento.
Per questo, anche in seguito agli sviluppi politici nazionali e locali, sono convinto della necessità di continuare, con maggiore forza, il dialogo amministrativo tra gli enti che guidiamo, con l’obiettivo di perseguire il bene della comunità che amministriamo.
Possiamo farlo attraverso un confronto franco e corretto sulle diverse questioni comprensoriali aperte che, ancora oggi, attendono uno slancio propositivo.
Mi riferisco in primo luogo al tema generale dei rifiuti, all’interno del quale continua ad essere irrisolta la vicenda dell’impianto di compostaggio. Una situazione che crea incertezza e smarrimento nei tanti cittadini che ci chiedono di concludere un ciclo virtuoso iniziato proprio a Capannori con la raccolta differenziata “porta a porta”.
Sulla questione si è creato, come è evidente, un’impasse politico e comunicativo che dobbiamo superare, prima di tutto nell’interesse dei cittadini stessi che si attendono concretezza, trasparenza e capacità di scelta. In un momento economico così difficile che vede gli enti locali oggetto di pesanti tagli, perdere un cospicuo finanziamento sarebbe una negligenza grave e incomprensibile; a questo proposito sono convinto che se prevarranno il senso di responsabilità e la correttezza amministrativa, potremo trovare, nel rispetto delle competenze dei singoli enti, una soluzione condivisa.
Ma l’impianto di compostaggio non è l’unico argomento che ancora oggi rimane aperto: c’è il grande tema della mobilità che interessa tre arterie provinciali importanti (Sarzanese, Pesciatina, Viale Europa) e che costringe le popolazioni residenti a sopportare un traffico caotico e stressante. E’ necessario ed urgente individuare soluzioni alternative concrete anche in considerazione dei mancati finanziamenti del Governo che, nonostante le promesse, non ha ancora indicato tempi e risorse per la realizzazione dei nuovi assi viari.
C’è inoltre la questione dell’acqua che rappresenta una ricchezza per la piana di Lucca, anche se i troppi elementi di criticità  legati al suo sfruttamento creano divergenze fra territori e c’è bisogno di portare ad unità le varie spinte autonomiste che fanno ritardare l’accordo di programma con il rischio di perdere i  finanziamenti stanziati.
Lo sviluppo delle energie rinnovabili e alternative è diventato tema strategico non solo per il Comune di Capannori; la partecipazione nella Sevas e nell’Aleer erano studiate e messe in atto con l’obiettivo di svilupparle e permettere di attrarre nuovi finanziamenti con lo studio e l’applicazione di nuove tecnologie. E’ necessario rilanciare queste società per offrire alle nostre comunità opportunità innovative e moderne.
Sulla stessa linea c’è la realizzazione del Polo tecnologico di Segromigno in Monte, una struttura all’avanguardia che consentirà alle numerose piccole e medie imprese della nostra realtà territoriale di poter sfruttare, a proprio vantaggio, infrastrutture materiali e immateriali nuove nel panorama nazionale e internazionale, che le renderanno più competitive sul  mercato globale. 
L’aeroporto è l’infrastruttura più importante della piana e può diventare un centro di eccellenza basato su due ambiti: lo sviluppo dell’aviazione civile come motore di promozione territoriale e la creazione del polo dell’innovazione, progetto ambizioso che richiede una grande sinergia tra gli enti locali.
Restano da chiudere, inoltre, gli interventi programmati e concordati da tempo con le Ferrovie dello Stato e la società Autostrade, due aziende che hanno il compito di dotare Capannori, e non solo, di importanti opere, che proietteranno il nostro comprensorio in quella modernità oggi necessaria per far fronte alla delicata congiuntura economica che stiamo attraversando. Snellire i viaggi, alleggerire i centri abitati dal traffico e restituire ai cittadini spazi fruibili al posto di aree inutilizzate rappresentano scelte prioritarie in una politica che vuole guardare al futuro con serietà e responsabilità. 
La Rete del Verde è un’idea che, partita da Capannori, con la proposta di coordinamento della Provincia, doveva mettere insieme tutti i Comuni interessati a valorizzare turisticamente e ambientalmente le nostre terre, creando appunto una rete tra le varie iniziative comunali. C’è bisogno di dare nuovo impulso alla proposta soprattutto in momenti di difficoltà economica che non permettono ai Comuni forti investimenti.
Di fronte alle diverse questioni aperte, un confronto serio e leale è l’unica strada per individuare un percorso condiviso in grado di indicare strategie operative da mettere in atto a medio e lungo termine. Per questo ti invito a Capannori, con la tua giunta,  in una data da concordare insieme per affrontare con serenità e senso di responsabilità le diverse tematiche alle quali ho fatto riferimento. Sono certo che, dopo le polemiche agostane, prevarranno azioni positive in grado di individuare percorsi e soluzioni concrete e fattibili.
 Si apre di fronte a noi una stagione piena di interrogativi e di sacrifici, ma con la passione delle idee e la forza della politica, quella vera, anche noi possiamo dare un contributo significativo all’inizio di un cambiamento sociale e culturale che metta al centro gli interessi dei cittadini e consenta di accorciare quella distanza pericolosa tra chi governa e chi è governato.
 Se saremo in grado di farlo, lavoreremo per il bene della comunità, nell’esclusivo interesse di chi ci chiede, legittimamente, di compiere scelte corrette e trasparenti.
 
 
 Un caro saluto
                                                                                      Giorgio Del Ghingaro

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