La parola d’ordine è «riformare il patto di stabilità». Anche passando da una proposta di legge di iniziativa popolare. A lanciare l’idea è il Partito democratico, che ieri ha scelto un luogo simbolo della sinistra quale la sezione porto di Livorno, per organizzare una giornata di mobilitazione nazionale, alla quale ha preso parte il responsabile nazionale economia e lavoro Stefano Fassina.
Con lo slogan «Sveglia! Diamo ossigeno ai territori», il Pd chiede, senza giri di parole, un allentamento del patto di stabilità per favorire lo sviluppo, gli investimenti e le politiche di coesione sociale. «E’ paradossale – dice Andrea Manciulli, segretario del Pd toscano – che i Comuni che hanno i soldi e potrebbero investirli per creare nuovi servizi e dare lavoro sul territorio siano bloccati e strangolati dal patto di stabilità. D’accordo sul tenere sotto controllo la spesa corrente, ma il fronte degli investimenti è un’altra cosa e può rappresentare un volano per l’economia».
Un caso concreto è stato quello sollevato dal sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini. «Noi da anni abbiamo l’esigenza – ha detto – di costruire una nuova scuola elementare, ma il patto di stabilità al massimo ci consente di investire 140mila euro, una cifra buona per tagliare l’erba. E’ evidente che con questa situazione non siamo in grado di fare niente. Siamo bloccati. E con tutta la visione politica che si può avere, o questi lacci si superano oppure non possiamo fare granché». Il presidente dell’Anci Toscana, nonché sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, ha posto l’attenzione anche sui rischi che corrono le regioni del centro: «Dobbiamo fare attenzione a non rimanere schiacciati fra il nord dove si concentra la produzione industriale e il sud che chiede soldi a pioggia per ripianare il deficit strutturale dei suoi servizi, a cominciare dalla sanità. Per questo è importante la manifestazione promossa dai Comuni di Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria».
Davanti a questo quadro, il Pd è pronto a percorrere tutte le strade possibili. Anche ad andare fra la gente a chiedere le firme per rivedere il patto di stabilità. «Il Partito democratico – ha annunciato ieri Fassina – presenterà quindi una proposta di legge di iniziativa popolare, in cui si chiede innanzitutto l’attuazione del federalismo fiscale per accrescere l’autonomia finanziaria degli enti locali e la responsabilità degli amministratori. Chiederemo la modifica degli obiettivi e delle regole del patto di stabilità, per sostenere la spesa per investimenti, premiare i Comuni virtuosi, e sostenere quelli più piccoli».