La mozione proposta dal sindaco fa centro anche tra le file dei quattro consiglieri “dissidenti” del Pd, il principale partito di maggioranza. Che lunedì si erano astenuti sul regolamento del fotovoltaico facendo vacillare il Pd, ora uscito rafforzato da un consiglio che poteva essere insidioso. Anche il consigliere Cecchini di Sinistra per Capannori vota a favore del documento. «Un ottimo ordine del giorno che abbiamo votato – dice il capogruppo del PD, Guido Angelini – perché viene incontro ai cittadini e a quei componenti del Pd che avevano espresso posizioni critiche nei confronti del sito. Un altro aspetto è il ruolo attivo dato alle commissioni comunali».
La presidente del consiglio, Silvana Pisani, ribadisce la contrarietà ai Poderacci, ma apprezza l’apertura del sindaco, con la quale anche nel precedente consiglio aveva avuto screzi. La capogruppo del Pdl, Vanda Cervelli chiede che «entro 30 giorni il sindaco e la giunta dovranno relazionare sulle nostre richieste in consiglio comunale, che non può essere escluso come è stato fatto nella decisione sull’impianto di compostaggio».
L’opposizione fa pressing su Del Ghingaro, ma apprezza l’intervento “distensivo” del primo cittadino. «Per noi l’apertura del sindaco è una prima vittoria, significa che avevamo visto giusto sulla necessità di convocare un consiglio sui rifiuti. Sì a un percorso condiviso, ma i siti indicati finora per la realizzazione dell’impianto di compostaggio non sono stati considerati idonei e l’ubicazione è cambiata più volte fino all’ultima localizzazione alla Lista. Al sindaco e alla giunta chiediamo di riprendere i contatti con Regione e Provincia, e soprattutto coinvolgere il consiglio comunale, commissione comunale Rifiuti, cittadinanza, comitati, associazioni». Poi mette in corner la Provincia: «L’assessore Cavallaro non può più essere sfuggente. L’ente preposto per l’esame dei siti deve decidere quale dei 5 siti sono idonei e quali no».
Favorevole a un percorso partecipato il capogruppo dell’Udc, Gaetano Ceccarelli: «Un passo avanti sul porta a porta, un passo indietro sulla realizzazione dell’impianto di compostaggio. Si è perso tempo, poiché erano già stati proposti altri siti prima dei Poderacci. Questo è il nostro giudizio sui sei anni di Del Ghingaro, al quale però riconosciamo come positiva l’apertura al confronto dimostrata nel consiglio comunale».

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