L’ospedale che non ci doveva essere e invece c’è attende ancora la visita del sindaco Mauro Favilla. Il primo cittadino – per altri impegni – non ha partecipato al sopralluogo al cantiere effettuato dall’assessore regionale alla sanità Daniela Scaramuccia, dal presidente della conferenza dei sindaci Giorgio Del Ghingaro e dal direttore generale dell’Asl 2 Oreste Tavanti.
I tre sono saliti fin sul tetto dell’edificio principale, dove è stata issata una grande bandiera tricolore, che testimonia appunto l’ultimazione delle strutture in cemento armato.
Ora è previsto l’inizio dei lavori per l’impiantistica e quelli propedeutici all’installazione dei pannelli esterni, che verranno montati a giugno con una procedura simile a quanto è stato fatto per il Museo Guggenheim di Bilbao e l’Opera House di Sidney. La facciata continua del nuovo ospedale, con colori che rispetteranno il contesto urbanistico, sarà composta da un sistema a pannelli prefabbricati (in gergo “cellule”) che verranno totalmente assemblati in officina per minimizzare le lavorazioni in cantiere.
Contestualmente proseguono gli interventi per la realizzazione dell’edificio economale e quelli per la sistemazione degli spazi esterni, fra cui c’è da segnalare il completamento della piazzola dell’elisoccorso.
I lavori del nuovo ospedale saranno conclusi entro il 2012 e prima della fine del 2013 sarà possibile, come programmato, l’inizio vero e proprio dell’attività.
«Sono felice – sottolinea l’assessore Scaramuccia – di celebrare il completamento della struttura del nuovo ospedale di Lucca. E mi congratulo perché siamo nel pieno rispetto dei tempi».
Il direttore Tavanti, oltre a esprimere soddisfazione, ha voluto ringraziare la ditta costruttrice per l’ordine e l’organizzazione del cantiere e in particolare l’ingegner Gabriele Marchetti, responsabile unico del progetto, «che ha svolto e sta svolgendo con impegno e professionalità questo delicato compito».
«Il nuovo ospedale rappresenta una struttura importante per garantire una sanità moderna ed appropriata all’intero territorio – aggiunge Del Ghingaro -. La Toscana sta realizzando un nuovo modello sanitario e sociale di cui la Lucchesia è protagonista. Il monoblocco, infatti, introduce nel nostro comprensorio, tecnologie all’avanguardia e innovazione che, grazie alla sinergia con un sistema di sanità territoriale diffusa e capillare, forniscono risposte concrete ai bisogni dei cittadini».