Una ‘task force’ per scongiurare il pericolo chiusura, entro il 2012, per alcuni uffici postali situati nelle frazioni collinari del comune di Capannori: in un primo tempo si è parlato di Matraia, S. Gennaro, S. Ginese e Pieve di Compito, adesso, in una situazione che sembra ancora fluida, pare che gli uffici a rischio taglio siano tre: S. Gennaro, Massa Macinaia e Gragnano.
La sta costituendo l’amministrazione comunale, affinché l’annunciata intenzione di Poste Italiane di tagliare gli uffici postali più piccoli del territorio comunale non diventi realtà. Per questo il vice sindaco, Luca Menesini, insieme ai consiglieri comunali che rappresentano i paesi interessati dalla probabile chiusura degli sportelli postali, Mauro Rocchi, Raffaello Sodini, Romani Raffanti, Marcello Orsi, Moreno Scatena e Mauro Massei, nei prossimi giorni intendono promuovere assemblee pubbliche nei territori interessati per informare i cittadini del problema e, soprattutto, per sollecitarli a costituire comitati che, insieme all’amministrazione comunale e in accordo con Uncem e Anci, facciano sentire con forza la loro voce.
Del problema si sta interessando anche il consiglio comunale che nella prossima seduta presenterà un ordine del giorno in merito.
“Gli uffici postali rappresentano da sempre, soprattutto nei paesi più piccoli e più decentrati del territorio, un servizio anche di carattere sociale – sostiene il vice sindaco, Luca Menesini. L’ufficio vicino casa dove ogni mese gli anziani vanno a riscuotere la pensione, oppure a ritirare pacchi e corrispondenza. Un servizio quindi che riteniamo essenziale soprattutto per le frazioni collinari, quelle più distanti dai centri più importanti e che invece sono proprie quelli che rischiano di vedere chiudere lo sportello delle poste. Avremmo preferito che Poste Italiane, invece di prevedere il loro smantellamento, avesse pensato a costituire degli sportelli multiservizi anche perseguendo finalità commerciali, ma mantenendo anche un servizio di tipo sociale. Per questo insieme ai consiglieri comunali che risiedono nei paesi interessati dal problema porteremo avanti una serie di azioni volte a scongiurare il pericolo chiusura”.
Se il primo passo dell’amministrazione comunale è quello di sensibilizzare i cittadini sul problema, il secondo sarà quello di far valere la voce di Capannori sui tavoli regionali dove si decidono le sorti degli sportelli postali in provincia di Lucca, dove se ne prevede la chiusura per ben 22.
“Faremo di tutto affinché servizi essenziali come gli uffici postali non vengano cancellati dai nostri paesi – sostengono i consiglieri comunali Rocchi, Sodini, Raffanti, Orsi, Scatena, Massei -. Si tratta di servizi di estrema importanza, soprattutto per le categorie più deboli dei cittadini, come sono gli anziani. Se gli sportelli chiuderanno chi è anziano e magari anche solo, senza parenti che possano aiutarlo, come farà per riscuotere la pensione o semplicemente per pagare una bolletta? Non si può continuare a penalizzare le fasce più deboli della popolazione”.