Capannori potrebbe ospitare sul proprio territorio una deputazione dell’Istituto Storico della Resistenza. La notizia è circolata in occasione dell’iniziativa dedicata alla Resistenza lucchese svoltasi a Villa Mansi nell’ambito della manifestazione “Effetto Capannori”.
Nello stesso ambito il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha avanzato la proposta di ospitare a Capannori un incontro fra Lelio Giannecchini e Gianluca Fulvetti per la questione che si è aperta nei giorni scorsi.
«L’amministrazione comunale da sempre attenta ai temi della memoria anche con le tante iniziative realizzate in occasione del “Giorno della Memoria” istituito dalla Regione Toscana – spiega l’assessore alla cultura, Leana Quilici – è molto interessata ad approfondire gli studi di storia locale del periodo della seconda guerra mondiale e del dopoguerra, dal quale sono scaturiti i principi fondamentali della nostra Costituzione, e per questo sta lavorando insieme all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Lucca, che il prossimo dicembre approverà il suo nuovo Statuto, per trovare forme di collaborazione che potrebbero sfociare anche nell’apertura di una deputazione dell’Istituto a Capannori».
L’iniziativa di Villa Mansi promossa dal Comune con la collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, si è svolta simbolicamente due giorni prima dell’anniversario della Liberazione di Lucca e ha avuto protagoniste due partigiane lucchesi, Didala Ghilarducci e Nara Marchetti.
Dopo i saluti e l’introduzione del sindaco, Giorgio Del Ghingaro, Emmanuel Pesi ha presentato il proprio libro dal titolo “Resistenze civili: clero e popolazione lucchese nella II Guerra Mondiale”. Il volume, edito dal Maria Pacini Fazzi nel 2011, traccia un quadro di come nella Piana di Lucca il basso clero abbia partecipato attivamente alla rete di solidarietà messa in piedi dalla popolazione civile, per supplire all’assenza dello Stato.
Poi si è svolta la presentazione del video “Il domani era venuto: storie di donne resistenti”, documentario di Marcantonio Lunardi su Nara Marchetti e Didala Ghilarducci