Il Tirreno

Del Ghingaro sicuro: «Siamo cresciuti del 4% nei consensi»

CAPANNORI. Giorgio Del Ghingaro ci crede. A poco meno di due settimane dal ballottaggio che deciderà se sarà ancora lui a guidare il Comune, il sindaco uscente non ha dubbi sulla fiducia dei capannoresi e suona la carica alla coalizione: «Abbiamo fatto molto bene. Ora dobbiamo compiere un ultimo sforzo». E per non lasciare niente di intentato, si prepara a una serie di appuntamenti “tra la gente”, come li ha definiti lui stesso. «Abbiamo ottenuto un grande risultato». È questo il mantra che Del Ghingaro continua a ripetere (e a ripetersi) in attesa del ballottaggio del 21 giugno. Analizza cifre su cifre, seggio per seggio, si prepara in maniera certosina allo scontro finale con il candidato del Pdl Lorenzo Matteucci.
 Apparentemente il sindaco è insensibile alla nuvola scura che aleggia sulla sua riconferma e che ha nome e cognome: Gaetano Ceccarelli con quel suo 12,5% che può finire dritto in tasca a Matteucci.
 «L’esito delle urne per la coalizione è stato grande – dice -, soprattutto se si considera il quadro generale davvero molto complicato», aggiunge riferendosi ai risultatiottenuti dal centrodestra per quanto riguarda le europee. Rispetto al 2004 registriamo il 4% in più di consensi. E oltre ai voti portati dalla coalizione, mille sono arrivati come preferenze al sindaco, questo è un dato importante, significativo. Segno che le liste hanno lavorato bene. Ora dobbiamo fare un ultimo sforzo e sono sicuro che tutti ci metteranno impegno ed entusiasmo.
 «Mi sembra invece che il Pdl sia arretrato e non poco alle amministrative rispetto all’esito delle europee – sottolinea – e questo è un dato politico, per non parlare dell’8% perso rispetto al 2004, quando l’allora sindaco uscente Martinelli arrivò al 46%».
 Esorcizza anche il fattore Udc, Del Ghingaro.
 «Il risultato ottenuto è al di sotto delle loro aspettative – commenta -, oltre ad essere meno impattante di quello fatto registrare nel 2004. Allora l’Unione di centro raccolse il 18% dei consensi, oggi il 12,5 includendo i voti di Liano Picchi.
 «Cinque anni fa il partito più la lista civica raggiungevano il 26%, oggi sono molto più indietro».
 E allora il sindaco uscente si tiene stretto quei circa duemila voti di vantaggio e guarda avanti.
 «Ci sono quelli, ma ci sono soprattutto cinque anni ci concretezza alle nostre spalle. Sono sicuro che i cittadini daranno continuità ad un’esperienza di governo straordinaria», conclude.
 

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