Si legge di una tremenda paura dei senatori di dover saltare le ferie, per la discussione sulle riforme. Renzi e Boschi minacciano: ” se non si finisce si lavora anche dopo l’8 agosto, …”.
Ora, se ognuno di noi dovesse terminare un lavoro importante, anche se avesse programmato alcuni giorni di vacanza, li posticiperebbe o li annullerebbe per fare seriamente il proprio dovere e per portare a conclusione quanto iniziato.
Non capisco perché ci si dovrebbe stupire se anche i nostri rappresentanti istituzionali lo dovessero per caso fare.
Prescindendo dal merito delle riforme, sulle quali avrei qualcosa da dire, vorrei precisare sommessamente:
“Insomma, ragazzi, se c’avete da lavorare lavorate! “

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