«La variante urbanistica varata dal comune di Capannori è un capolavoro. Dimostra cosa significhi governare il territorio». Queste le parole pronunciate dal geometra Antonino Tinè, autore del libro “Dalle regole urbanistiche al governo del territorio”, presentato a villa Bruguier di Camigliano. Per Tinè Capannori ha fatto scelte urbanistiche capaci di garantire il futuro.
L’occasione è stata colta dal sindaco Giorgio Del Ghingaro per avanzare la proposta di un coordinamento intercomunale su mobilità, sanità, rifiuti, acqua e governo del territorio, perché i cittadini possano godere delle scelte amministrative. «Gli strumenti urbanistici con cui i Comuni scelgono e progettano la crescita del territorio acquistano un’importanza fondamentale per garantire ai cittadini un’elevata qualità della vita – dice Del Ghingaro -. La localizzazione di aree per lo sviluppo imprenditoriale, le infrastrutture materiali e immateriali necessarie per agevolare la competitività dell’economia locale, le aree a verde, gli insediamenti affiancati dai servizi essenziali: sono molti gli aspetti del quotidiano su cui hanno influenza le scelte urbanistiche».
Per questo Capannori ha no, secondo il sindaco, «all’urbanizzazione selvaggia, preferendo la qualità alla quantità. Ritengo fondamentale inquadrare la crescita di un singolo territorio all’interno della crescita dei comuni limitrofi. Perché se è vero che esistono confini geografici e amministrativi ben precisi, è altresì vero che sono molte le questioni che assumono – in un comprensorio omogeneo ma simili per conformazione e storia come la Piana – carattere intercomunale Basta pensare alla mobilità, alla sanità, ai rifiuti, all’acqua e al governo del territorio.
«Ogni amministrazione ha bisogno delle altre per dare risposte concrete e soddisfacenti ai propri cittadini. Questo vuol dire che la modernità ha cambiato il concetto di territorialità. I comuni, sempre più, sono interdipendenti.
Se poi spostiamo l’attenzione sul piano delle risorse, la necessità di una condivisone intercomunale diviene ancora più evidente.
«Sarebbe importante, quindi, che già da ora i comuni della Piana avviassero un percorso di coordinamento e di confronto sui grandi temi che interessano il comprensorio. Continuo a lanciare la proposta di un coordinamento intercomunale sulle questioni più di rilevo della Piana: mobilità, acqua, rifiuti, sanità e governo del territorio».