Le scelte di programmazione sanitaria, dalle attività territoriali all’ospedale unico della Valle del Serchio, saranno al centro dell’assemblea della conferenza dei sindaci dell’Asl 2 che è stata convocata per martedì 12 nella sede dell’azienda a Monte San Quirico. Sarà una riunione di grande importanza, vista la portata degli argomenti in discussione. Il presidente Giorgio Del Ghingaro si è assicurato la partecipazione dell’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni, che presenterà il piano di riorganizzazione regionale che si basa soprattutto sulle attività territoriali. Il direttore generale dell’Asl 2 Antonio D’Urso illustrerà invece il piano di riorganizzazione aziendale, che deve fare i conti con 11 milioni di risorse in meno. Quindi il presidente dell’articolazione zonale della Valle del Serchio Dorino Tamagnini fornirà aggiornamenti sulla situazione dell’ospedale unico, mentre il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini farà il punto sulla viabilità a servizio del monoblocco di San Filippo. La viabilità. Il nuovo ospedale San Luca aprirà fra un anno, il 1° febbraio del 2014, ma la nuova strada, destinata a raccogliere gli utenti che arriveranno dalla Piana, non potrà essere pronta per quella data. Ancora non c’è il protocollo d’intesa, manca il progetto e per l’esecuzione materiale dei lavori occorrerà un anno. Un elemento questo che genera grande preoccupazione anche nel presidente della conferenza dei sindaci, nonché primo cittadino di Capannori, Giorgio Del Ghingaro. «La questione della viabilità è determinante e sono preoccupatissimo – dice Del Ghingaro – del fatto che si preveda l’apertura del nuovo ospedale senza che sia stato risolto questo problema. Bisogna intervenire il più rapidamente possibile per evitare di creare disagi a un’ampia fetta della popolazione. Vanno sciolti i nodi dei tempi e delle risorse, uscendo dagli stretti meccanismi della burocrazia». I tagli. C’è allarme per i tagli alla sanità. L’Asl ha 11 milioni di risorse in meno, che di fatto sono 20, se si sommano i 9 milioni di deficit della gestione 2012. «Ci sarà una razionalizzazione dei servizi – spiega Del Ghingaro – il direttore generale lo ha già annunciato ed è scritto nel bilancio di previsione. In questo quadro di tagli è necessario che la politica riacquisti un ruolo forte e attivo per suggerire e indicare alla parte tecnica le migliori soluzioni per i cittadini. Le scelte devono essere condivise». L’ospedale unico della Valle. Ssarà presto realtà. L’Asl ha annunciato che concentrerà le attività in un solo presidio e da questa operazione deriverà il 40% dei risparmi. Ma si farà davvero un nuovo ospedale? «La scelta di accorpare le attività in un unico ospedale – spiega Del Ghingaro – è dovuta alla necessità di risparmiare. Io credo che il nuovo ospedale unico sia una grande opportunità economica e di sviluppo, uno dei più grossi investimenti mai avvenuti nella Valle e in un momento di ristrettezze finanziarie, è coraggioso programmare un’opera di questo tipo. Però bisogna stare attenti a non indurre in tentazione la Regione a destinare questa somma da altre parti». «Il dibattito in corso deve arrivare a una sintesi. La conferenza dei sindaci si è espressa, però c’è un documento che mette in discussione la tipologia del nuovo ospedale. Addirittura l’assessore Marroni ha nominato una commissione per affrontare questa tematica il cui presidente è Andrea Vannucci, lo stesso che ha redatto il primo documento. E che è affiancato da Lucia Turco dell’Asl di Pistoia e Fabrizio Gemini, dell’Asl area pisana. Ne deduco che la Regione considera delicata questa scelta e allora mi crescono i dubbi. Forse quel voto è stato inutile?». Le attività territoriali. La Regione punta molto sulle attività territoriali nel nuovo piano di riorganizzazione. Un tema attuale per Lucca, visto che a San Filippo sta nascendo un ospedale per acuti e c’è quindi estrema necessità di strutture per le cure intermedie. «In Lucchesia – sottolinea Del Ghingaro – su questo punto alcuni territori hanno lavorato bene, altri meno. E’ necessario che nel piano sanitario aziendale si tenga conto di tutto questo e che nasca un sistema forte sul territorio che compensi le differenze tra l’attuale ospedale e quello che aprirà il prossimo anno. A giugno sarà trasferito al Campo di Marte il distretto ora in viale Giusti. Ci potrebbero essere altri accorpamenti e riorganizzazioni che non possono essere decise solo dall’Asl. L’ho già detto, deve crescere il ruolo della politica, che deve dare le giuste indicazioni ai tecnici tenendo presenti le necessità della popolazione».
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