Un soggetto che delinei strategie e che proponga iniziative ma anche un luogo di condivisione di idee e di proposte.
È il coordinamento nazionale “Verso i rifiuti zero” le cui fondamenta sono state gettate ieri a Capannori nel corso delle “Giornate Internazionali: esperienze comuni verso Rifiuti Zero” promosse dall’amministrazione comunale, Centro ricerca rifiuti zero, Ascit e Progetto Active. Ne fanno parte 56 comuni, tra cui Capannori, primo in Italia ad avere aderito alla strategia “Rifiuti Zero”, Napoli, Carrara, La Spezia, Forte dei Marmi, Monsano (Ancona), Aviano (Pordenone) e Calatafimi (Trapani) per un totale circa 2 milioni di abitanti.
«Il coordinamento vuole essere un punto di riferimento per le politiche della gestione dei rifiuti – spiega il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Vogliamo che i comuni che hanno abbracciato questa strategia, che ci auguriamo possano raggiungere le 100 unità entro il 2012, siano uniti e possano porsi sui tavoli istituzionali in maniera solida e rappresentativa. Grazie alla coesione, all’unità di intenti e alla passione possiamo raggiungere grandi risultati. Non è un caso che questo percorso parta da Capannori, primo comune nei “Rifiuti Zero”, che si prepara, grazie alla collaborazione dei cittadini, a compiere ulteriori passi quali l’introduzione della tariffa di igiene ambientale puntuale. Inoltre nel polo tecnologico che apriremo a primavera all’interno del quale, fra l’altro, apriremo, in collaborazione con la Normale di Pisa, un laboratorio sulle nanotecnologie per essere sempre più a stretto contatto con il mondo della ricerca e dell’innovazione creando, così, prodotti sempre più ecosostenibili».
Il nuovo organismo sarà formalizzato nel giro di due mesi, così come dettato dall’agenda comune, in un incontro che avrà sede ancora a Capannori.
Nel frattempo sarà istituito un comitato che tirerà le fila per poi giungere alla costituzione del coordinamento.

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