Sulla questione dell’impianto di compostaggio è venuto il momento di fare chiarezza; ce lo chiedono i cittadini, ce lo impone il senso di responsabilità istituzionale.
In questi anni l’amministrazione comunale di Capannori ha fatto scelte importanti e coraggiose che le hanno permesso di diventare un punto di eccellenza in campo ambientale.
Adesso, per chiudere il ciclo di una filiera virtuosa che consente di salvaguardare l’ambiente e di far risparmiare i cittadini, è necessario realizzare un impianto di compostaggio. Tale impianto sarà moderno, innovativo e non creerà problemi alla comunità territoriale, ma vantaggi che saranno tangibili ed evidenti.
La scelta del sito spetta al Comune che intende ospitarlo, così come è avvenuto per esempio in passato per la realizzazione di un’altra importante infrastruttura comprensoriale, il nuovo ospedale. E noi, come sempre, siamo abituati a decidere con trasparenza e responsabilità, cercando di favorire un percorso corretto, ma al tempo stesso rapido, in modo da evitare la mancata realizzazione dell’opera.
Tra le ipotesi, come ricorda l’assessore provinciale Cavallaro, è emersa, anni fa, quella del Frizzone; il comune di Capannori, nel 2007, gli atti lo testimoniano, comunicò alla Provincia la possibilità di realizzare il compostaggio in quell’area. Da allora non abbiamo avuto alcun riscontro.
A tre anni di distanza, un tempo sufficientemente lungo per poter rispondere alle nostre sollecitazioni, anche in conseguenza della modifica degli strumenti urbanistici, il Comune di Capannori ha individuato il sito “Alla lista” come quello migliore per la realizzazione dell’impianto.
Supportati da pareri tecnici che garantiscono l’assenza di elementi ostativi e la presenza dei requisiti di idoneità, abbiamo individuato quell’area tenendo conto, vogliamo ribadirlo, che un impianto di compostaggio non crea alcun problema all’ambiente e ai cittadini.
I toni usati dall’assessore provinciale lasciano intuire la difficoltà, da parte dell’amministrazione provinciale, di prendere decisioni obiettive e coerenti; da parte nostra c’è la volontà chiara e netta di decidere, assumendoci la responsabilità delle scelte fatte. Per noi così si amministra una comunità, non con i rimandi ad enti sovraordinati, che potrebbero allungare ulteriormente i tempi, facendo perdere un’opportunità importante di sviluppo ambientale compatibile.
L’amministrazione comunale di Capannori ha dimostrato in questi anni di saper scegliere senza indugi quale futuro costruire, non può accettare oggi, su una questione così importante, prese di posizioni pilatesche che rischiano di rimandare la questione, aprendo fratture istituzionali inopportune e incomprensibili.