Lavori completati entro ottobre, via libera al mutuo e una collaborazione con la prestigiosa università di Padova che farà parte del progetto didattico della scuola di alta cucina per la formazione e ricerca sull’enogastronomia e il turismo che sorgerà nelo storico palazzo Boccella in fase di ristrutturazione a S.Gennaro. Ospiterà un centro polifunzionale di prestigio e promozione del territorio, corredato da una struttura ricettiva per formare figure professionali specializzate. Alla Fondazione Campus, eccellenza lucchese del turismo, sarà stato affidato il progetto formativo post diploma ispirato alle grandi scuole europee. L’altra notizia riguarda l’ok al mutuo da quasi un milione per completare la ristrutturazione approvata dall’assembla dei soci della Fondazione Palazzo Boccella, di cui il Comune di Capannori detiene il 70% delle quote (il 30% è suddiviso tra Provincia, Camera di Commercio, Fondazioni CRL e Banca del Monte). Nei giorni scorsi sono stati presi contatti con l’ateneo padovano. Alcuni docenti di scienze gastronomiche insegneranno nel nuovo polo di S.Gennaro. L’idea di fare di Capannori un polo di alta formazione degli studi e del turismo nel settore enogastromico, è portata avanti dal presidente della Fondazione di palazzo Boccella, Romano Citti, ex sindaco di Capannori negli anni Ottanta ed ex assessore provinciale all’agricoltura nei primi anni Novanta. Un’idea che è subito piaciuta molto al sindaco Del Ghingaro che intende farne il terzo polo strategico del territorio dopo Artemisia a Tassignano e il polo tecnologico di Segromigno ancora da finire. Intanto proseguono gli interventi di ristrutturazione di palazzo Boccella, edificio di pregio storico. Un progetto che dopo alcuni ritardi iniziali sembra decollare. «La struttura sarà finita entro ottobre in modo da aprire subito il band – spiega Citti – così da potere iniziare l’attività didattica nel 2014. Ma già nei mesi precedenti ci saranno congressi ed incontri per spiegare cosa farà e sarà questa scuola per l’alta formazione e ricerca su temi legati all’enogastronomia, al km zero, all’educazione alimentare ad alla sicurezza degli alimenti. L’altro grande settore di punta della struttura sarà dedicato ai corsi di cucina per professionisti e semplici appassionati. La struttura è stata concepita per dare anche nuovi sbocchi occupazionali. «All’inizio le borse di studio che metteremo a disposizione saranno 20, che è la capienza ricettiva dell’edificio, ed assegneremo 40 Cfu(crediti formativi universitari) per la laurea. Una novità è la disponibilità da parte dell’università di Padova con i docenti di scienze della gastronomia che insegneranno a S.Gennaro». Per le iscrizioni la scuola, che almeno all’inizio avrà una dimensione regionale (ma poi diventerà nazionale), si rivolgerà principalmente ai diplomati delle scuole alberghiere. Una scelta strategica lungimirante in un momento in cui c’è un forte interesse per la valorizzazione delle risorse enogastronomiche e per la cucina come professione e spettacolo grazie a trasmissioni di grande successo come Master Chef.

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