Feb 13, 2016
Anche quest’anno il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sarà presente al Carnevale di Viareggio: domenica 14 febbraio sarà accolto dal sindaco Giorgio Del Ghingaro e dal Commissario Straordinario della Fondazione Carnevale Stefano Pozzoli.
Sono annunciate le presenze anche di altri esponenti politici, tra i quali la senatrice Pd Monica Cirinnà, impegnata in queste settimane nel sostegno al disegno di legge sulle unioni civili.
Gen 10, 2016
Si è tenuta questa mattina la piantumazione del platano in piazza Manzoni. L’evento è stato sottolineato da una breve cerimonia alla quale hanno partecipato il sindaco Giorgio Del Ghingaro, la senatrice Manuela Granaiola, il capitano Zeffiro Rossi in rappresentanza del Museo della Marineria e dell’Unione Medaglie d’Oro di Lunga Navigazione, la Capitaneria di porto, le associazioni combattentistiche e d’arma e quelle di volontariato e di protezione civile del Comune di Viareggio.
Il sindaco, nel ringraziare la senatrice Granaiola, grazie alla cui sensibilità è stato possibile l’acquisto della pianta, ha simbolicamente “tagliato il nastro” che circondava l’albero.
La piazza è stata infine benedetta da padre Elzeario, frate del convento di Sant’Antonio e vicario di Torre del Lago. La cerimonia si è conclusa con un intervento musicale della banda Pardini.
Davanti al platano è stata apposta una targa:
Agli amori nati in questa piazza
Al mirto lasciato in pegno e conservato con cura.
A quei marinai che intrepidi sfidavano le onde e
alle giovani donne che con coraggio li aspettavano sul molo.
A Viareggio: alla sua storia.
Il futuro mette radici
l’Amministrazione comunale
Viareggio, 9 gennaio 2016
«Il fatto di piantare un albero è di per se’ evocativo di suggestioni – ha detto il sindaco Del Ghingaro -. In questo caso la simbologia è doppia perché non si tratta di una pianta qualunque: oggi riportiamo in questa piazza un albero che apparteneva alla memoria storica della città. Un platano che era stato dichiarato ‘pianta monumentale’ grazie all’intervento dell’Unione Medaglie d’Oro di Lunga Navigazione».
La storia di piazza Manzoni infatti si fonde con la vita e le speranze di una Viareggio d’altri tempi: la piazza era destinata alla lavorazione delle vele. Qui si incontravano i marinai “a terra” in attesa di imbarco, le giovani velaie che rammendavano le vele, le lavandaie del lavatoio pubblico sulla banchina del “Fosso”. Qui si scambiavano i primi sorrisi, nascevano le prime simpatie.
Lo storico Bergamini scrive: “Passando di lì è facile ascoltare stornelli, ballate e spiritosi motteggi, accompagnati dal ritmo dei panni battuti e dallo sciacquio del Fosso”.
«Secondo la tradizione – ha continuato il sindaco – i marinai prima di partire, incastravano ramoscelli di mirto nelle fessure della corteccia del vecchio platano che ombreggiava la piazza. Al ritorno, con un po’ di fortuna, qualcuno avrebbe trovato la propria amata ad aspettarlo sul molo, con il ramoscello in mano. Il mirto era una promessa d’amore».
«Promessa d’amore che oggi noi rinnoviamo, non a una donna, ma alla città – ha sottolineato -. Mi avete sentito dire spesso che in questi anni a Viareggio non si è voluto bene, e credo davvero che questa sia l’unica spiegazione per cui ora la troviamo così abbandonata. In questi mesi abbiamo fatto tanto per Viareggio, abbiamo aperto cassetti, trovato ferite, portato rimedi e preso decisioni anche difficili. Ma siamo solo all’inizio. Nei prossimi anni ci prenderemo cura della città,
gratteremo via la negligenza, le omissioni, la disattenzione, e ritroveremo lo splendore che si cela dietro al primo strato di trascuratezza. E per farlo dobbiamo partire da qui: dalle radici di Viareggio, dalla sua storia».
«Perché il futuro è un viaggio avventuroso come quello dei nostri marinai con il mirto nel cuore, legati a doppio filo dall’amore per le loro donne, in piedi sul molo, con le quali avrebbero costruito una nuova vita. Come quelle donne Viareggio non si è data per vinta: ha aspettato col mirto in mano. Sta a noi, adesso – ha concluso il primo cittadino – mantenere la promessa».
Dic 23, 2015
Nuovo volto per la Passeggiata di Viareggio: basta incuria, pressappochismo e fai da te. Da oggi gli arredi dovranno seguire linee guida precise, determinate di concerto fra Amministrazione, Soprintendenza ed esercenti. Il Consiglio comunale si è infatti espresso positivamente sulla delibera e sul regolamento presentati dall’assessore Valter Alberici che regolano i così detti dehors, stabilendo misure, forme e colori di pedane, tavoli e coperture.
«Un segnale forte – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro – che arriva dopo 20 anni di stagnazione. La passeggiata è un patrimonio artistico di tutti – commentano dalla maggioranza -. Era prioritario intervenire prima possibile per dare un nuovo volto al salotto buono della città: per troppo tempo si è atteso, adesso è arrivato il momento di andare avanti».
Proprio intorno al concetto di attesa è ruotata l’opposizione della minoranza che aveva chiesto più tempo per procedere ad una nuova analisi del regolamento.
«L’unica proposta che viene dalla minoranza è quella di rimandare – ha commentato il sindaco Giorgio Del Ghingaro -: sono anni che rimandano e guardate la condizione della città. Bisogna cominciare a prendere delle decisioni e assumersi responsabilità. Dobbiamo andare avanti, sentendo tutti, mettendoci ai tavoli, recependo il lavoro delle altre Amministrazioni. Sono anni che si discute di questo regolamento. Io credo sia il caso di mettere a posto la nostra passeggiata e di farlo prima dell’estate. Perché i turisti possano trovare una città più ordinata e più bella».
«Un regolamento – ha detto l’assessore Alberici – atteso da più di 20 anni: un atto già discusso con la giunta Lunardini e portato avanti in maniera egregia dal vicesindaco Romanini, della giunta Betti».
In linea generale saranno ammessi come copertura solo ombrelloni di colore bianco, o panna, e tavoli coordinati con le sedie, di forma e materiali ben precisi. Tutte le pedane inoltre, dovranno essere allineate l’una a l’altra e non potranno essere profonde più di 5 metri e 60.
Vietate poi le fioriere a delimitare il suolo pubblico occupato: fiori e piante potranno essere usati solo come ornamento e, proprio per questo, mantenuti in buono stato dagli esercenti. Per eventuali balaustre saranno ammessi cavetti in acciaio di tipo nautico sostenuti con dei pilastri in tono con l’arredo, e pannelli paravento in vetro.
Vietata infine ogni forma di messaggio pubblicitario sugli arredi.
Le strutture non potranno essere ancorate a terra in nessun modo e non dovranno occupare i marciapiedi.
La data entro il quale portare a termine i lavori di riqualificazione sarà il 31 maggio 2016, così come da emendamento presentato dalla maggioranza e approvato con 16 voti a favore e 4 contrari.
E’ stato poi accolto un emendamento costruito sulle basi delle indicazioni dei gruppi consiliari di maggioranza, Pd e Forza Italia (a favore 19, contrari 1).
Nel dettaglio: saranno ammessi impianti di riscaldamento amovibili certificati secondo le norme CE e collocati in modo da non costituire intralcio o pericolo e che non sporgano dai dehors. Saranno ammessi anche i pannelli scorrevoli laterali, sempre in vetro, ovviamente, fermo restando il consenso della soprintendenza e in ogni caso installati entro i tempi previsti dalla delibera.
«Abbiamo approvato delle linee guida scaturite da un dialogo serrato con la soprintendenza e le parti interessate e che consentono agli esercenti di avere degli indirizzi precisi. Abbiamo accolto tutte le richieste delle categorie interessate: aumento dell’utilizzo del suolo pubblico, pannelli che arrivano fino a 2metri e 20 e molto altro ancora. Mi si dice che gli arredi non siano adeguati al clima notoriamente ‘rigido’ di Viareggio: bene questi arredi sono gli stessi adottati anche a Trieste, e credo che il vento la’ non manchi. Ad oggi in Passeggiata regna l’anarchia – conclude l’assessore -: non potevamo permettere che ognuno continuasse a fare quello che gli pare».
La delibera è stata approvata con 16 voti a favore (maggioranza e Pd) e 6 contrari (Lega Nord, Forza Italia e Movimento dei cittadini per Viareggio e TdL).
foto di Giorgio Del Ghingaro.
Dic 19, 2015
Viareggio verso rifiuti zero. È oggi (sabato 19 dicembre) il convegno sul riuso e sull’economia circolare che si svolge al cinema Centrale dalle 11 alle 13, organizzato da Sea Ambiente e Comune di Viareggio per parlare delle strategie sui rifiuti grazie al contributo di Francesco Iacotucci, amministratore unico di Asìa Napoli (la più grande azienda del Sud Italia che offre servizi di pubblica utilità nel settore igiene ambientale)e al sindaco Giorgio Del Ghingaro.
Il programma degli interventi prevede il saluto del presidente del Consiglio comunale di Viareggio, Paola Gifuni, la relazione di Iacotucci su “Il porta a porta nel centro storico di Napoli: riqualificazione dell’area UNESCO attraverso un moderno sistema di raccolta domiciliare” e quello del sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, su “Strategie per la riduzione dei rifiuti: l’esperienza di Rifiuti Zero e i progetti da attuare nel comune di Viareggio”. Modera Paolo Silingardi, presidente di ACHAB s.r.l. ed esperto di comunicazione ambientale.
Ecco la fotografia attuale di Viareggio, in materia di raccolta differenziata: la città ha superato da poco il 50%, registrando anche una diminuzione dei rifiuti prodotti. La quantità annua di rifiuti differenziati registrata al 30 settembre 2015, è di 17.284 tonnellate, contro le 15.138 del 30 settembre 2014; l’indifferenziato è sceso da 21.038 tonnellate annue a 19.997.
La percentuale complessiva di raccolta differenziata fatta a Viareggio ha così superato il 50%, passando dai 48,16% dell’anno scorso al 53,12% di quest’anno, e registrando un +5%.
Dic 1, 2015
Affitti non pagati, canoni irrisori, occupazioni abusive: questo il quadro che emerge dalla relazione elaborata dall’ufficio patrimonio, che è stata consegnata questa mattina al sindaco Giorgio Del Ghingaro; una situazione di irregolarità diffusa che coinvolge quasi l’intero patrimonio immobiliare dell’Ente e che in alcuni casi risale ad oltre dieci anni fa.
Come si ricorderà il mese scorso la Giunta aveva richiesto una ricognizione del patrimonio immobiliare del Comune: il provvedimento era stato predisposto dopo che, da una sommaria ricognizione, erano apparse situazioni irregolari, anche gravi, che riguardano sia terreni sia fabbricati che insistono su aree pubbliche.
Oggi la relazione, molto articolata, conferma i primi rilievi: su 26 immobili adibiti a civile abitazione, 24 sono occupati in assenza di un titolo valido.
Nel dettaglio: 7 immobili sono ex case-custodi e sono ancora occupate dai dipendenti comunali che le custodivano ma che ormai sono in pensione e che quindi non hanno più alcun titolo a restare. Altri tre immobili semplicemente sono stati occupati abusivamente.
Esiste poi tutta una serie di fabbricati, un tempo adibiti a finalità sociali, sui quali grava un’ordinanza di sgombero datata 2011 e mai eseguita. Infine, su alcune unità abitative, sono ancora in corso gli accertamenti da parte della polizia municipale per capire se esistono titoli autorizzativi che però ad oggi non risultano agli uffici.
Capitolo a parte per i locali utilizzati da associazioni: qui si va da locazione a titolo gratuito (tre casi) a contratti irrisori la maggior parte dei quali non regolarmente pagata. Otto, infine, sono del tutto inutilizzati.
«L’ufficio ha fatto un ottimo lavoro – commenta il sindaco Giorgio Del Ghignaro -, la relazione predisposta consentirà alla giunta di deliberare quanto prima. Dove sarà possibile provvederemo alla regolarizzazione rivedendo ed integrando a norma di legge i canone di concessione – continua -, altrimenti attiveremo le procedure di sgombero».
«Abbiamo trovato situazioni di irregolarità che vanno avanti ormai da oltre dieci anni – aggiunge -. In due mesi siamo riusciti ad avere un quadro preciso e dettagliato e adesso procederemo a mettere tutto sul pulito e, ovviamente, di tutta questa nostra attività dovremo dare informazione alla Corte dei Conti».
«Andiamo avanti – conclude – per ristabilire la legalità e rispetto della cosa pubblica nell’interesse di tutta la città di Viareggio».
foto di Giorgio Del Ghingaro.
Nov 22, 2015
«Viareggio ha tutti i numeri per uscire dal dissesto in tempi brevi», va dritto al sodo e non lascia dubbi Giancarlo Verde, direttore generale della Finanza locale del Ministero degli Interni, che questa mattina ha regalato a tutti i viareggini qualcosa di più tangibile di una speranza.
Il dottor Verde era relatore d’eccezione al convegno «Viareggio, dal dissesto economico al rilancio della città» in programma a Villa Argentina. A fare gli onori di casa il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e il prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro. Viareggio è sulla buona strada per uscire dal dissesto quindi? Pare proprio di si.
«E con largo anticipo», aggiunge il sindaco Giorgio Del Ghingaro che nel suo intervento ha relazionato la situazione del Comune e si è guadagnato applausi a scena aperta da una platea attenta ed esigente. Davanti ad una sala gremita, il dottor Verde ha illustrato come e cosa provoca il dissesto degli Enti e quali sono le vie praticabili per uscirne.
«Quali azioni vanno prese? – ha spiegato -. Esattamente quelle poste in essere in questi 5 mesi: quindi riorganizzazione dei servizi correlati all’acquisizione delle entrate ed attivazione di ogni altro cespite e riduzione delle previsioni di spesa non finalizzata ai servizi pubblici indispensabili. Emanazione provvedimenti necessari per il risanamento economico finanziario degli enti, governance degli organismi dipendenti come le aziende speciali e le società partecipate».
Il prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro ha sottolineato invece l’importanza che Viareggio ha sempre avuto sia in ambito culturale che turistico: «Mi auguro – ha detto – che la città torni presto ad essere la perla del Tirreno».
Ospite graditissimo in sala, il sottosegretario di Stato Domenico Manzione che ha preso la parola per un saluto: «Viareggio è il comune più bello della Versila – ha dichiarato -. Sono venuto qua per ascoltare e per capire. Ringrazio il sindaco per l’invito e rivolgo un saluto affettuoso a tutti i Viareggini».
«Noi ce la faremo – ha aggiunto il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. In cinque mesi abbiamo fatto chiarezza laddove di chiaro c’era sempre stato ben poco. Appena l’Osl ci comunicherà la massa passiva, andremo dal dottor Verde, e con lui concorderemo le azioni da intraprendere».
Il sindaco ha poi sottolineato l’importanza e il ruolo dei cittadini:
«Due commissariamenti in tre anni hanno fatto si che la città perdesse un po’ d’appeal. Dobbiamo dimostrare che Viareggio c’è, che è forte, che la sua presenza conta – ha detto – abbiamo bisogno di tutti perché non si esce da una situazione di questo genere soltanto con l’Amministrazione. Serve fare comunità, servono orizzonti positivi, serve creatività».
«Abbiamo ben chiari i numeri di Viareggio – ha concluso -, sappiamo su cosa puntare e come valorizzarla. Con un’Amministrazione attenta e una visione d’insieme corretta, la città uscirà in breve fuori dal dissesto».
foto di Giorgio Del Ghingaro.