Lug 11, 2016
A Viareggio ci si può sposare anche sulla spiaggia. E da ieri la novità, introdotta dall’amministrazione Del Ghingaro, è diventata realtà. E’ stato proprio il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, a guidare ieri la cerimonia che ha unito in matrimonio Paolina e Matteo fra tanti applausi e qualche lacrima: “Ci siamo commossi tutti – ha commentato il sindaco – davanti agli sposi e con alle spalle un tramonto struggente”. E sono già decine le richieste di coppie, giovani e meno giovani, a voler usufruire dell’opportunità. Per dire un sì fuori dall’ordinario e in un palcoscenico indimenticabile.
Mag 16, 2016
Sabato 21 alle 11, all’Hotel Esplanade, inizia l’avventura di Buonvento, l’associazione politico-culturale delle persone libere. È una bella occasione, per chi è alla ricerca di bellezza e speranza.
Vi aspetto.
Mag 1, 2016
Franco Gabrielli è il nuovo Capo della Polizia: un viareggino ai massimi vertici dei servizi di sicurezza dello Stato. Una persona speciale, preparata, che non ha mancato di tornare nella sua città d’origine quando è stata colpita dal terribile disastro del 29 giugno.
Superfluo sottolineare l’ottimo lavoro di Gabrielli in qualità di Capo del Dipartimento della Protezione Civile, sempre in prima linea nelle emergenze che hanno colpito il nostro Paese.
Di lui ricordo l’emozione nel ricevere il 16 maggio scorso, durante la consegna del Premio Artiglio al Museo della Marineria, uno speciale riconoscimento da parte della Fondazione Artiglio Europa per aver coordinato in maniera esemplare tutti gli interventi volti a risollevare il relitto della Concordia ed a impedire danneggiamenti al patrimonio naturale dell’Isola del Giglio.
A questo nostro illustre concittadino, vanno i miei migliori auguri per il nuovo, prestigioso, incarico.
Apr 10, 2016
«Ancora chiacchiere inutili e tanta voglia di protagonismo»
«Siamo davanti di nuovo a tante chiacchere e ad una voglia inutile di protagonismo»: così il sindaco Giorgio Del Ghingaro sulla questione della chiusura della piscina comunale.
«Sulla piscina grava una situazione debitoria vecchia nel tempo – continua il primo cittadino – dovuta in larga parte ad atti che non sono mai stati impugnati. Mi chiedo dove fossero un paio di anni fa quando forse ancora si poteva fare qualcosa, tutti quelli che oggi sono così accorati per la chiusura dell’impianto. Eppure sono gli stessi che erano al governo della città».
«Non è un segreto che questa Amministrazione si sia trovata a rimettere insieme i cocci di una malagestione che ha portato Viareggio al dissesto. Dissesto la cui esistenza in molti sembrano ignorare: o forse ne ignorano le leggi e il funzionamento».
Di fatto la piscina costava alla Viareggio Patrimonio 34mila euro di luce ed elettricità (50% a carico dei gestori della piscina e 50% a carico della VP) e 188mila di gas (tutto a carico della VP). Quindi 222mila euro l’anno dal 2010 ad oggi: un totale di oltre un milione di euro negli ultimi 5 anni.
«E’ impensabile che, stante il dissesto lo ricordo, il Comune o il curatore, possano accollarsi una tale spesa» aggiunge ancora il primo cittadino.
La storia dell’impianto inizia nel 2010 quando viene assegnato all’attuale gestore, con una gara che prevedeva un corrispettivo di 45mila euro oltre iva per tre anni. L’assegnazione viene poi prorogata, solo con una semplice lettera a firma dell’amministratore Ruglioni, nel novembre 2013 per la durata di un anno alle stesse condizioni.
Il 29 aprile del 2014 vien notificato alla Viareggio Patrimonio un decreto ingiuntivo dalla società sportiva Ninfea Torrelaghese per un importo di circa 50mila euro: al quale nessuno fa opposizione.
Sempre del 2014 ma in ottobre è notificato l’atto esecutivo che segue il decreto, e un secondo precetto dopo un mese, di circa 70mila euro. Ad entrambi di nuovo nessuno fa opposizione.
Stante il silenzio della VP i legali della Torrelaghese notificano un atto di pignoramento dal quale scaturisce la concessione di ipoteca sulla piscina. Siamo nel novembre 2014.
Segue l’istanza di fallimento sempre ad opera dell’associazione Ninfea Torrelaghese datata giugno 2015, che di fatto ha preceduto l’istanza di fallimento chiesta da Marchi.
«Per i sette impianti di proprietà dell’Ente è già partito l’atto di revoca e verranno riconsegnati al Comune. Nei prossimi giorni l’Amministrazione intende incontrare le associazioni che ad oggi li hanno in carico per proporre la prosecuzione della gestione fintanto che non saranno predisposti i bandi definitivi di assegnazione» spiega l’assessore Laura Servetti.
Per gli altri quattro, di proprietà della Viareggio Patrimonio, quindi Il Centro Sportivo Marco Polo, la Piscina Comunale, il Campo Scuola Del Chiaro e il Palasport, in accordo con il curatore verrà chiesta l’autorizzazione al tribunale per la prosecuzione delle attuali gestioni.
«Alcuni hanno già manifestato l’intenzione di procedere nella gestione e si sono assunti da tempo tutte le spese connesse. Il tempo concesso servirà all’Amministrazione e alla Viareggio Patrimonio per sciogliere il nodo sulla proprietà» spiega ancora Servetti.
«Per quanto riguarda la piscina – commenta ancora l’assessore – il curatore proporrà la stessa cosa agli attuali gestori, ma evidentemente non sono interessati alla prosecuzione dell’attività. Sarebbe quantomeno curioso se si rivelassero invece interessati all’acquisto, in caso di vendita dell’immobile».
«Questa Amministrazione non intende perdersi in facili polemiche – conclude il sindaco –. In questi mesi abbiamo fatto chiarezza sui conti e sciolto il nodo delle Partecipate: con tutte le difficoltà del caso, noi andiamo avanti. Il nostro obiettivo è mantenere quanti più servizi possibili, ovviamente nei limite fissati dal dissesto. Gli altri facciano pure chiacchiere inutili, noi continuiamo a lavorare per rimettere in moto la città».
foto di Giorgio Del Ghingaro.
Mar 10, 2016
E’ stato approvato in Consiglio comunale il «Regolamento di polizia e decoro urbano» messo a punto dall’Amministrazione Del Ghingaro, in particolare dall’assessore alla Libertà urbana Maurizio Manzo, con la collaborazione della Commissione Sicurezza presieduta dalla consigliera Chiara Consani. Un insieme di norme dettagliato, diviso in tre titoli e 46 articoli, che regolano l’utilizzo del suolo pubblico e la fruizione dei beni comuni: dalle attività ricreative, al tempo libero, passando dagli operatori del mercato ambulante per finire con i proprietari di locali, di terreni e fondi sfitti.
Le sanzioni previste vanno da 80 a 300 euro.
Nel dettaglio:
Sul suolo e sull’area pubblica o di pubblico uso, è proibita ogni attività che lo deteriori o ne diminuisca il decoro, ovvero rechi disagio o pericolo alla collettività come «bivaccare, disporre giacigli, o comunque coricarsi per terra nelle piazza, strade, marciapiedi, loggiati, sui gradini dei luoghi destinati al culto o alla memoria dei defunti, nei parchi cittadini, nei giardini e nelle aiuole e nello spazio pubblico antistante pubbliche sedi oppure esercizi pubblici o commerciali o di pubblico spettacolo e negli altri luoghi aperti al pubblico passaggio fatte salve le aree appositamente adibite».
Sarà inoltre vietato «mendicare con insistenza o petulanza» ma anche «Affiggere manifesti, volantini o altri scritti e immagini ai muri, alle recinzioni, agli alberi, ai cartelli stradali o ad altre strutture pubbliche, scrivere sui muri o imbrattarli, o comunque recare danno ai beni pubblici o esposti alla pubblica vista (…)».
Sempre in tema di decoro, gli operatori ambulanti così come i proprietari o i gestori dei locali pubblici dovranno vigilare sulla pulizia delle aree nelle pertinenze del proprio esercizio così come sulle insegne, le tende o qualsiasi altro arredo:
Si legge infatti nel regolamento:
«E’ fatto obbligo ai gestori dei locali (…) nelle occupazioni di suolo pubblico concesse (…) di eliminare ogni causa di sporcizia o di imbrattamenti riconducibile agli avventori o clienti del proprio locale».
«E’ vietato lasciare in stato di fatiscenza o sporcizia gli oggetti esposti, tende solari, luci, lanterne targhe, bacheche, bandiere e simili arredi che dovranno essere puliti e mantenuti in buono stato. Ogni monumento, tabernacolo, targa o lapide commemorativa deve essere appositamente autorizzato dal Comune».
«Ogni esercente il commercio su aree pubbliche e titolare di locali destinati ad attività lavorativa o commerciale ha l’obbligo di tenere pulito lo spazio occupato e al termine dell’orario di vendita, deve provvedere a raccogliere i rifiuti di ogni genere nell’area del posteggio, a racchiuderli in sacchetti o altri contenitori idonei (…) per consentire il ritiro da parte del personale addetto al servizio di raccolta».
Lo stesso dicasi per i proprietari dei fondi sfitti che dovranno «(…)pulire le vetrine ed eliminare affissioni di volantini, avvisi, fogli di giornale e simili, anche apposti da terzi (…) oscurare le vetrine attraverso modalità e materiali tali da rispettare il decoro estetico delle vie (…)», e dei i terreni in stato di abbandono per i quali vengono prescritti almeno due sfalci l’anno. Nel dettaglio i proprietari dovranno «(…) provvedere con regolarità a ripulire dalla crescita della vegetazione infestante, dai rifiuti e materiali costantemente depositati e a mantenere adeguatamente recintati ed idoneamente disinfestati i lotti di terreno nonché le pertinenze di edifici privati e strutture artigianali a contatto con edifici abitati, almeno due volte ogni anno, una entro il mese di giugno ed una entro il mese di ottobre (…)».
Infine due temi molto sentiti dai cittadini: prostituzione e campi nomadi abusivi:
Quindi: «(…) E’ fatto divieto ai conducenti dei veicoli a motore che giungano in prossimità o in corrispondenza degli stessi soggetti: di procedere a passo d’uomo (…) eseguire brusche frenate (…) eseguire manovre repentine (…) contrattare, concordare prestazioni sessuali a pagamento ovvero intrattenersi, far salire o scendere dal veicolo che si conduce, con i soggetti che esercitano l’attività di prostituzione».
Sono poi vietati gli insediamenti abusivi anche se temporanei:
«(…) E’ vietato l’utilizzo di caravans, autocaravnas, nonché attrezzature similari, a scopo di insediamento abitativo o comunque per costruire accampamento o campeggio (…). Detti veicoli non devono poggiare sul suolo salvo che con le ruote (…) E’ vietato altresì esporre da detti mezzi qualsiasi oggetto o attrezzatura non rientranti in quelli di pertinenza del veicolo ai fini della circolazione stradale (…)».
«Un insieme di norme – ha detto il sindaco Giorgio Del Ghingaro – che si propone come obiettivo principale quello di preservare la bellezza di Viareggio, dalla passeggiata agli angoli più caratteristici della città. Bellezza spesso deturpata da comportamenti poco rispettosi della libertà altrui: libertà che invece deve essere bene primario per tutti i cittadini».
«Un rispetto dell’altro che deve essere praticato da tutti: non basta lamentarsi della poca pulizia ma bisogna imparare a tenere pulito. I cittadini devono segnalare i vandalismi, a tutelare le proprie piazze e i propri monumenti».
«Un regolamento a lungo atteso – ha dichiarato l’assessore Maurizio Manzo – che fa si che la polizia municipale abbia precisi riferimenti per intervenire. Le norme adesso ci sono, le sanzioni pure e gli agenti della municipale le applicheranno con la consueta serietà».
«Abbiamo lavorato bene – aggiunge la consigliera Chiara Consani – e portato a termine un regolamento discusso da anni e da tutti condiviso. Uno strumento che può servire da un lato a sanzionare comportamenti scorretti, dall’altro a prevenirli, educando i cittadini al rispetto della città».
«I viareggini – conclude il primo cittadino – devono tornare ad appropriarsi delle piazze, delle strade, delle aree verdi: è impensabile che non si possa attraversare la pineta senza paura o che certi luoghi siano praticamente zone franche dove si può fare tutto e il contrario di tutto. Basta con i panni stesi nelle piazze cittadine, basta con i bivacchi, basta con i bisogni degli animali sulle aiuole. Insieme, con l’aiuto di tutti, ce la faremo»
Feb 25, 2016
Quanti storie sono nate all’ombra degli ombrelloni delle spiagge viareggine? Chilometri di sabbia dorata da sempre simbolo di amori alcuni brevi come una stagione, altri lunghi una vita.
Da oggi Viareggio fa un regalo in più alle coppie che ha visto nascere: sarà possibile sposarsi la’ dove ci si è scambiati il primo bacio, la prima promessa.
La Giunta infatti ha deliberato un atto che sancisce la possibilità di celebrare matrimoni in tutti i bagni: non più una sola location in riva al mare quindi, ma tante quante sono gli stabilimenti balneari, purché adeguatamente attrezzati e, ovviamente, previa richiesta specifica.
Un progetto che rientra nell’ambito della promozione del marchio “Le belle spiagge di Viareggio” che andrà a incrementare ulteriormente il valore dell’azienda in modo che possa essere inserito nel regolamento che la Regione sta predisponendo in questi giorni per salvaguardare le imprese balneari.
«Sposarsi nel bagno ‘di famiglia’ o là dove ci si è conosciuti – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro – è una delle richiesta che viene fatta più spesso dalle coppie che voglio unirsi in matrimonio».
«Estendere la possibilità di celebrare matrimoni in tutti gli stabilimenti balneari – aggiunge – è un modo per valorizzare le nostre spiagge e il marchio che le legherà ancora di più al nostro territorio accrescendone il valore aziendale».
«A questo aggiungiamo la delibera approvata nei giorni scorsi, che di fatto allinea preventivamente il Comune al Regolamento regionale e la possibilità per le imprese balneari di accedere sia a finanziamenti agevolati che ai bandi europei per l’internazionalizzazione delle imprese turistiche, come concordato con la Regione».
«Lavoriamo – dichiara ancora il sindaco -, per salvaguardare il tessuto sociale, preservare le imprese, il nostro meraviglioso paesaggio e valorizzare l’attrattiva turistica di Viareggio. Una Viareggio che sia accogliente, bella e innovativa».
«Tagliamo i legami con il passato – conclude –, guardiamo al futuro e alle possibilità che si stanno aprendo per la nostra città e per le imprese che ne caratterizzano il tessuto economico».
foto di Giorgio Del Ghingaro.