Del Ghingaro, via con il botto alla campagna per il bis da sindaco

Del Ghingaro, via con il botto alla campagna per il bis da sindaco

da Lucca in Diretta

Bilancio di cinque anni da primo cittadino e uno sguardo al futuro: no alla vendita della Casa delle Donne, c’è la gara per la Terrazza della Repubblica. Sette le liste per la coalizione.

Coraggio, impegno, passione, i temi cari di sempre: il lavoro fatto, le novità in programma. “Nel 2015 ci siamo presentati alla città di Viareggio con lo slogan Sicuri, si cambia. Dopo cinque anni, possiamo affermare con orgoglio che oggi Viareggio è cambiata“.

Inizia così il discorso che il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha tenuto ieri sera (3 agosto) nell’incontro che di fatto ha segnato l’avvio della campagna elettorale per le prossime amministrative: 500 persone circa riunite nello spazio del cinema all’aperto della Cittadella del Carnevale.

Tassello importante anche per il risultato regionale Viareggio che, con i suoi 62mila residenti circa, è il secondo Comune in Toscana per numero di abitanti fra quelli che il 20 settembre prossimo andranno ad eleggere il nuovo sindaco. Città particolare, segnata dalla tragedia del disastro ferroviario del 2009, e dalla storia amministrativa assai complicata: prima dell’avvento di Del Ghingaro, in 7 anni si erano alternati due sindaci e 3 commissari. Per la prima volta dai tempi di Marcucci, siamo nel 2008, un sindaco completa il suo mandato.

E in platea c’erano tutti: i candidati delle liste, 7 per ora, Buonsenso, Lista Del Ghingaro, Giovani per Viareggio, il Partito Democratico, Progetto per Viareggio, Uniti per Viareggio e Torre del Lago, Viareggio Democratica, gli altri partiti a sostegno (Più Europa, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano, Italia in Comune, Volt, Europa Verde) simpatizzanti, amici di sempre.

Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia Luca Menesini, il consigliere regionale Stefano Baccelli, i vertici del Partito Democratico e degli altri partiti in coalizione, nessuno escluso.

L’atmosfera è da convention americana. Palco importante, luci e maxischermo, platea ambiziosa: 900 posti per occuparne 550, come da protocolli Covid. Musica a sottolineare i momenti, da Viaggiatori d’occidente di Ivano Fossati, ancora il marchio dell’ingresso del sindaco come 5 anni fa, a Jovanotti, che esplode dopo i saluti finali, con l’inizio di una nuova era.

Del Ghingaro saluta e tradisce un po’ d’emozione. Si toglie la giacca che resterà per tutta la sera appoggiata di lato, su una sedia. Camicia chiara e cravatta, immagine renziana ma non troppo, la scaletta è di nuovo one man show eppure la squadra è al centro delle parole del sindaco, dal saluto agli assessori che hanno preso altre strade, a quello commosso per quelli attuali, senza dimenticare consiglieri, presidente del consiglio, partecipate e fondazioni. E poi le forze dell’ordine con “il grande lavoro di coordinamento che ha portato la città ad essere più libera e più sicura”, dichiara. Una narrazione lunga 5 anni e qualche mese, tra la sospensione del Tar, non ricordata, e il prolungamento del mandato dovuto all’emergenza coronavirus.

“Siamo partiti da una situazione difficile: una città in dissesto e in declino, una comunità ferita e delusa. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo messo le nostre energie al servizio dei cittadini e della comunità”, sottolinea Del Ghingaro.

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E’ il tempo della bellezza: IL BILANCIO SOCIALE DI FINE MANDATO

E’ il tempo della bellezza: IL BILANCIO SOCIALE DI FINE MANDATO

Il Comune di Viareggio ha pubblicato il Bilancio Sociale di fine Mandato: un progetto di comunicazione istituzionale (L. n. 150/2000), consistente in brochure informative dal titolo «E’ il tempo della bellezza» che, in 72 pagine illustra le attività dell’Amministrazione comunale e il relativo funzionamento, promuovendone la conoscenza unitamente a temi di rilevante interesse pubblico e sociale.

Una pubblicazione, in distribuzione in queste ore alle famiglie di Viareggio e di Torre del Lago, che risponde alle esigenze dei cittadini ed anche agli obblighi di legge, con la quale l’Amministrazione comunale da conto di quanto fatto nel corso dei 5 anni di governo. Il tutto con la massima trasparenza, ogni risultato messo in luce è attestato da atti amministrativi, e in un linguaggio preciso ma non specialistico.

Il Bilancio Sociale di Mandato non è più una novità nel panorama dei documenti di bilancio degli Enti Pubblici. Fa la sua prima comparsa come prototipo sperimentale a livello europeo come bilancio di previsione della Provincia di Genova nel 1997 e come rendiconto di mandato della Provincia di Bergamo nel 1999. Da allora il suo utilizzo si è diffuso in molti Enti ma anche associazioni del settore.

A maggior ragione oggi, tempi nei quali siamo bombardati da una enorme quantità di informazioni dalle provenienze più svariate, la comunicazione istituzionale assume particolare importanza, perché illustra e favorisce la conoscenza delle disposizioni normative, le attività delle istituzioni, l’accesso ai servizi pubblici, promuove la conoscenza sui temi di rilevante interesse pubblico.

Completezza e trasparenza sono i criteri ai quali ci si è attenuti nella redazione dei contenuti. La struttura espositiva, il linguaggio, la sistemazione dei dati e delle informazioni è stata concepita per facilitare al massimo la comprensione. Il rispetto delle indicazioni citate e l’esperienza dei professionisti incaricati sono una garanzia per i cittadini che i contenuti proposti sono redatti con scrupolo.

Il Bilancio Sociale di Mandato è pubblicato nella sua versione digitale, sul sito del Comune di Viareggio oppure Scarica pdf adesso.

Buona lettura.

 

Imposta di soggiorno:trovato l’accordo

Raggiunto l’accordo sull’imposta di soggiorno. A darne notizia il vicesindaco Valter Alberici che questa mattina, insieme all’assessore Patrizia Lombardi, ha incontrato una delegazione di Confesercenti e Confcommercio e i loro rappresentanti della categoria dei Camping e degli Albergatori.

«Le nuove tariffe – commenta il vicesindaco Alberici – sono state pensate tenendo presente da un lato l’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la delibera Romeo, dall’altro il dissesto dell’Ente e la sua situazione finanziaria».

Tra le novità, l’inserimento di una normativa specifica per i B&B e i Residence e tra le ipotesi di lavoro, la possibilità di non applicare l’imposta in caso di soggiorno abituale che superi i 7 giorni anche non consecutivi.

«Una richiesta che riteniamo legittima – commenta Alberici – e che va incontro alle esigenze degli albergatori così come dei camping. Non sono pochi infatti i turisti che scelgono abitualmente di tornare nella stessa struttura durante i fine settimana: fermo restando il regolamento che impone il pagamento solo i primi 7 giorni, abbiamo ritenuto di poter far rientrare nel conteggio anche 7 giorni non consecutivi. Ovviamente servirà una modifica del regolamento che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale».

Nel corso dell’incontro l’assessore Lombardi ha sottolineato che è stato incassato oltre un milione e mezzo di euro nonostante al conteggio manchi ancora l’ultimo bimestre.

«Decisamente un ottimo risultato economico – commenta Lombardi -: per il prossimo anno contiamo di concordare con le categorie le modalità di impiego degli introiti sia a sostegno del turismo che del marketing territoriale».

E’ stato infatti proposto la formazione di un gruppo di lavoro, composto dall’Amministrazione e dalle categorie, che si riunirà periodicamente e studierà un piano di utilizzo dell’imposta per il 2017.

«Un vero e proprio percorso partecipativo – conclude Alberici -. Siamo tutti concordi sul fatto che prioritario deve essere il decoro della città, ma Viareggio non può fermarsi a questo. Dobbiamo investire in promozione perché la Versilia tutta entri da protagonista nei circuiti del turismo internazionale».

«Abbiamo individuato e raggiunto l’obiettivo comune davvero in pochissimo tempo – conclude Alberici -: ringrazio sia gli albergatori che i proprietari dei campeggi perché insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro. Ancora una volta il tavolo di concertazione sono fondamentali e risolutivi perché consentono di condividere gli obiettivi amministrativi della città».

Valter Alberici vicesindaco

Valter Alberici vicesindaco

Sarà Valter Alberici il vicesindaco del Comune di Viareggio. La nomina è stata ufficializzata questa mattina dal sindaco Giorgio Del Ghingaro, nel corso della prima seduta della giunta.

Contestualmente la delega al turismo è passata dall’assessore Alberici all’assessore Lombardi.

«Giunta fatta, si riparte – ha commentato Giorgio Del Ghingaro -. Due o tre ritocchi alle partecipate e la squadra sarà pronta. Ci sarà chi è contento e chi lo sarà un po’ meno, ma importante per me è che si abbia cura ed attenzione per Viareggio e che si facciano gli interessi dei cittadini. Per far questo serve autonomia, serietà e voglia di lavorare. Sono certo che le donne e gli uomini che si sono impegnati in quest’avventura abbiano tutte queste caratteristiche».

Le nuove deleghe quindi sono:

Patrizia Lombardi, assessore allo Sviluppo Economico: commercio, industria, agricoltura, cooperazione, Piccole e Medie Imprese, artigianato, mercati, spettacoli viaggianti, turismo.

Valter Alberici, assessore ai Lavori Pubblici e alle Politiche Attive del Lavoro: personale e relazioni sindacali, mobilità ed infrastrutture, lavori pubblici, porto e pesca, progettazione europea per le strategie di sviluppo, cooperazione internazionale, promozione della città.

Sandra Mei, assessore al Welfare
Deleghe: economia solidale, sport, politiche sociali e sanitarie, politiche abitative, rapporto con il volontariato, tutela animali, tradizioni popolari, pari opportunità.

Maurizio Manzo, assessore alla Libertà Urbana
Deleghe: polizia municipale, cultura della legalità, cultura della pace, protezione civile.

Laura Servetti, assessore al Bilancio
Deleghe: tributi ed entrate, patrimonio pubblico, demanio, governance delle partecipate, controllo di gestione e qualità dei servizi, semplificazione amministrativa, URP.

Federico Pierucci, assessore alla Rigenerazione Urbana
Deleghe: pianificazione urbanistica e del paesaggio, edilizia privata, assetto idrogeologico e politiche ambientali, politiche giovanili, processi partecipativi.

Al sindaco Del Ghingaro infine, la delega alla comunicazione e, ad interim, cultura, educazione e conoscenza, servizi socio educativi per l’infanzia, edilizia scolastica.

Del Ghingaro torna sindaco di Viareggio

Del Ghingaro torna sindaco di Viareggio

Giorgio Del Ghingaro è di nuovo sindaco di Viareggio. E’ arrivata questa mattina via Pec la sentenza del Consiglio di Stato che ribalta l’esito della sentenza del Tar e sostanzialmente riporta in carica il primo cittadino risultato vincitore del ballottaggio del luglio 2015. Sindaco che laconico commenta, su Facebook: “Dove eravamo rimasti…”.

Fra i primi a dare la notizia l’ex vicesindaco (probabilmente presto di nuovo in carica) Rossella Martina.
Per il ricorrente, Massimiliano Baldini, del Movimento dei Cittadini, una piena sconfitta: “Con estrema sorpresa, davvero inaspettata – commenta sui social network – il Consiglio di Stato ha riformato integralmente la sentenza del Tar Toscana che, sulla base di elementi inconfutabili (la mancanza di 675 schede vidimate e non utilizzate) aveva annullato le elezioni di Viareggio il 12 luglio scorso. La notizia è a caldo e dobbiamo ancora leggere ed approfondire i motivi della decisione che, già a prima vista, non condividiamo in alcun modo perchè non sorretta da tesi giuridiche apprezzabili né da elementi di prova, a nostro avviso, utili a rovesciare l’esito del primo grado. Ringrazio l’avvocato Carlo Andrea Gemignani per l’ottimo lavoro svolto. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa battaglia e che mi sostengono nell’azione politica”.
Al di là delle prese di posizione la decisione del Consiglio di Stato è immediatamente esecutiva, e avvia tutte le procedure per il ritorno di Giorgio Del Ghingaro alla guida del Comune di Viareggio. Servirà, ovviamente, la comunicazione della Prefettura che reinsedierà a piazza Nieri e Paolini il sindaco eletto dai cittadini, secondo quanto stabilito anche dalla sentenza. Ma è una decisione destinata a pesare anche sugli equilibri politici generali in vista delle prossime elezioni amministrative. A questo punto, infatti, Del Ghingaro esce dalla rosa dei papabili nomi per le comunali di Lucca (anche se non ne esce Buonvento) mentre il suo movimento politico culturale avrà un trampolino rilevante come la guida del secondo Comune più importante della Provincia.

Le motivazioni del Consiglio di Stato
Nel rigettare il ricorso il Consiglio di Stato esclude, rispetto alla sentenza del Tar, le ipotesi di broglio per le irregolarità emerse nelle sezioni 2 e 28. “Il Tar – si legge nella sentenza – ha richiamato la giurisprudenza secondo la quale la non coincidenza tra il numero delle schede autenticate e la somma di quelle votate e autenticate non utilizzate comporta l’annullamento delle operazioni di voto, in ragione della possibilità che si sia verificata la pratica della cosiddetta scheda ballerina” perché “i connotati concreti della vicenda non rendono plausibile che sia verificata” tale ipotesi. Il Tar “nel valutare la gravità dell’irregolarità riscontrata – spiega la corte – sembra aver presupposto che le 675 schede “scomparse” possano essere state utilizzate nelle altre sezioni elettorali, precompilate per favorire qualche candidato; ma ciò è ragionevolmente smentito dalla circostanza che in nessuna delle undici sezioni oggetto di verificazione è comparsa alcuna scheda autenticata o bollata che riportasse timbro o firma di uno scrutatore appartenente alla sezione 2, e non risulta che in alcun verbale delle 62 sezioni elettorali siano state indicate anomalie nel bollo o nella firma di autentica. Al contrario, è proprio il numero elevato di schede autenticate e non votate “scomparse” nella sezione 2, a rendere assai più plausibile l’ipotesi alternativa, e cioè che vi sia stato un errore da parte della commissione elettorale nella utilizzazione della busta 3C e che dette schede siano semplicemente state inserite in un’altra busta, non sottoposta a verificazione”.
“Anche l’irregolarità riscontrata nella sezione 28 – conclude – non sembra poter invalidare il risultato elettorale, trattandosi della discordanza di un solo voto, in un contesto che non lascia altrimenti supporre l’irregolarità delle operazioni di voto. Infatti, non sembra sussistere quell’“incredibile balletto in ordine al numero dei votanti…” che il Tar ha stigmatizzato facendone discendere un giudizio di complessiva inattendibilità dello scrutinio, posto che, secondo quanto sottolineato dalla Regione e dagli appellanti principali, dal verbale della sezione si evince che il numero di voti validi per le liste è 506, cui si sommano 26 voti per il solo candidato alla carica di sindaco (e si giunge a 532), e 43 schede bianche o nulle, per un totale di 575 voti. Mentre, per quanto riguarda la differenza di una scheda rispetto al numero dei votanti registrati (576), non appare implausibile la spiegazione, seppur irrituale, dell’accaduto contenuta nella dichiarazione del presidente del seggio elettorale”.

I commenti sulla sentenza
Fra le prime a commentare la sentenza del Consiglio di Stato l’onorevole Raffaella Mariani: “Con il suo sindaco – dice – a Viareggio viene restituita la guida che la città si era democraticamente scelta. Voglio esprimere la mia soddisfazione per l’esito di una vicenda che è già costata troppo ai cittadini: finalmente si può guardare avanti”. “Con Del Ghingaro – proosegue – la città potrà riallacciare il filo del percorso virtuoso grazie al quale si erano mossi primi importanti passi per uscire dalla difficile situazione determinata dal dissesto e dai successivi commissariamenti. Ora è il momento di ripartire con il massimo impegno per il futuro di Viareggio: al sindaco e all’amministrazione i miei auguri di buon lavoro”.
“Viareggio ha finalmente di nuovo un sindaco, bene la sentenza del Consiglio di Stato”. Così il senatore Pd Andrea Marcucci commenta la decisione sul sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro. “Ora è necessario lavorare insieme – aggiunge il parlamentare – con senso di responsabilità per il bene della città”. Soddisfatta la senatrice del Pd, Manuela Granaiola, che non risparmia qualche stilettata al ricorrente: “Il Consiglio di Stato, con la sua sentenza, rimette le cose a posto e Del Ghingaro torna ad essere il legittimo sindaco di Viareggio. Ho letto un commento su facebook che dice: ‘E’ come aver rivinto le elezioni’ ed io aggiungo – scrive la senatrice – che per qualcuno altro è come averle ri-perse. Quanti danni alla città e quanti ritardi. Un grande rimpianto per il tempo perduto, per un progetto interrotto e che ora potrà ripartire, con un sindaco ulteriormente legittimato da una sentenza il cui esito positivo era atteso ed auspicato da tanti, tantissimi cittadini di Viareggio e non solo”.
Soddisfazione per il ritorno in carica del sindaco Del Ghingaro arriva anche dal segretario regionale del Pd della Toscana, Dario Parrini, da quello territoriale della Versilia Giuseppe Dati e da quello comunale di Viareggio Filippo Guidi, in merito all’annullamento della sentenza del Tar da parte del Consiglio di Stato sulle elezioni amministrative a Viareggio: “Apprezziamo – dicono – che il Consiglio di Stato abbia posto fine ad una fase di incertezza dannosa per una città che ha subito tre commissariamenti in poco più di quattro anni. E’ importante che fin dalle prossime ore Viareggio torni ad avere un governo operante a pieno titolo. Si apre da oggi una nuova fase amministrativa nella quale auspichiamo si possano avviare a soluzione i molti e non lievi problemi di Viareggio. Il Pd farà responsabilmente la propria parte. Al sindaco Del Ghingaro i migliori auguri di buon lavoro”. Sul caso Viareggio si è espresso anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Il segretario federale ha definito quanto accaduto “pazzesco”. “Questa – ha proseguito – non è democrazia: sono vicino ai viareggini e combatterò perché la loro splendida città torni ad essere libera”.
Per il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, “Finalmente a Viareggio ritorna una guida politica. Faccio il mio in bocca al lupo al sindaco Giorgio Del Ghingaro, che dopo questi mesi di gestione tecnica riprende un lavoro complesso”.
Soddisfazione anche dal presidente della Provincia, Luca Menesini: “Lo avevo detto in modo chiaro mesi fa – ha scritto – che la cosa migliore per Viareggio sarebbe stata che Giorgio Del Ghingaro tornasse sindaco, perché nell’anno di amministrazione aveva avviato un percorso di miglioramento della città, lavorando con passione. Oggi il Consiglio di Stato annulla la sentenza del Tar e restituisce a Viareggio un sindaco. Mi sembra una gran bella notizia, per Giorgio e per la città”.
Amareggiato Alessandro Santini, coordinatore comunale di Forza Italia: “La decisione del Consiglio di Stato – dice – ci lascia un forte senso di amarezza e di non compiuto. Il massimo organo amministrativo, così come il Tar Toscana prima di lui, ha fatto il suo lavoro e non è certo nostra intenzione giudicarne l’operato; ma questa deliberazione, totalmente opposta a quella dei giudici regionali, ci lascia profondamente disorientati. Si perdono centinaia di schede ma, alla fine, ci dicono che va tutto bene lo stesso: è la tutela e il rispetto verso di noi, cittadini ed elettori, che sentiamo vacillare”.
“A nome del coordinamento comunale di Forza Italia – prosegue Santini – ringrazio Massimiliano Baldini e l’avvocato Carlo Andrea Gemignani per essersi fatti carico di questa battaglia di legalità a nome della comunità viareggina e torrelaghese, mettendoci i loro soldi, il loro tempo e soprattutto la loro faccia, a differenza di qualcun altro. Un ringraziamento anche al commissario prefettizio Fabrizio Stelo e ai suoi collaboratori, che in questi mesi hanno guidato la città con serenità, consapevolezza e spirito di collaborazione. Sotto il profilo politico, già nell’ultimo direttivo avevamo avviato, seppur a livello “embrionale”, un confronto sugli scenari che ci avrebbe prospettato questa decisione del Consiglio di Stato. A breve li approfondiremo e definiremo, partendo da un punto fermo e sostanziale: Forza Italia era, è e resterà all’opposizione della giunta Del Ghingaro”.
Per Giovanni Donzelli, capogruppo in Consiglio Regionale di Fratelli d’Italia “la sentenza del Consiglio di Stato che annulla le elezioni a Viareggio non fa chiarezza su quella che è la vera anomalia: che fine hanno fatto le 675 schede sparite, che potrebbero aver cambiato l’esito del voto? La città continuerà dunque ad essere amministrata da un sindaco illegittimo”. “Fin dall’inizio – prosegue Donzelli – abbiamo denunciato la vergogna delle schede elettorali sparite e non sarà certo questa sentenza a convincerci che sia giusto che Viareggio sia amministrata da un sindaco eletto senza alcuna trasparenza i cittadini hanno comunque chiaro che in questa vicenda c’è stata una manovra per sottrarre loro il diritto di esprimersi. Vogliamo sapere chi ha fatto sparire quelle schede e perché finché non ci verrà detto chi le ha fatte sparire e per quale motivo non potremo accettare Giorgio Del Ghingaro come sindaco”.
Per Matteo Garzella, presidente del consiglio comunale di Lucca “Finalmente Viareggio ritrova la sua guida. Sono veramente felice che Giorgio Del Ghingaro torni a fare il sindaco, così come gli elettori avevano decretato. Buon lavoro al sindaco e alla sua squadra”.

Forza Viareggio

Il 6 ottobre di due anni fa, lontano mille miglia dal pensare di candidarmi a Viareggio, scrivevo questo post.
Rimane attualissimo, per questo ve lo passo, sperando che non si disperda almeno l’amore.

“Forza Viareggio
Il sole di Viareggio non è uguale a quello degli altri. Per me ha quel sapore elegante e un po’ malinconico delle estati lunghissime e sudate di un tempo, quell’apparizione estrema dopo i viaggi dell’infanzia pigiati in cinque in una Bianchina, o di quei tragitti strascicati dell’adolescenza tra la darsena e la pineta, col pranzo obbligato alla Festa dell’Unitá. Ha quel profumo di bagnoschiuma, dei deodoranti a poco prezzo che sapevano di pino e di montagna, mescolati al salmastro e al sudore sotto la canicola senza l’ombrellone.
Per questo uno come me si aspetta una cittá solida, forte e rassicurante mentre fa il turista in Passeggiata, invece s’imbatte nell’incertezza e nella fragilità di una amministrazione commissariata e di cittadini spaesati di fronte alla politica che non riesce a dare risposte, se non negative come i conti in rosso scarlatto.
Rosso che assomiglia a quei tramonti sul molo, con i pescatori silenziosi e scontrosi, in attesa del colpetto al galleggiante.
Una città così non può che ripartire, una città cosí deve ripartire.”
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