Viareggio: I nidi d’infanzia di Viareggio riprendono le attività

Viareggio: I nidi d’infanzia di Viareggio riprendono le attività

𝐍𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐞 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨
Il sindaco 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐃𝐞𝐥 𝐆𝐡𝐢𝐧𝐠𝐚𝐫𝐨: «La salute dei bimbi al primo posto».
 
Lunedì 7 settembre si riaprono le porte dei nidi d’infanzia di Viareggio: interessati 8 scuole e 340 bimbi vecchi frequentanti che hanno presentato conferma di frequenza per l’anno 2020-2021 e sono regolarmente iscritti ai plessi di appartenenza.
Questo l’orario per la prima settimana di frequenza: lunedì 7 settembre dalle 8 alle 12 (senza pasto) in tutti i nidi d’infanzia; martedì 8 e mercoledì 9 settembre dalle 8 alle 14 (con pasto); a partire da giovedì 10 settembre dalle 8 alle 14 per i nidi d’infanzia a tempo corto e dalle 7.30 alle 16 per i nidi d’infanzia a tempo lungo.
«𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐕𝐢𝐚𝐫𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚𝐝 𝐢𝐂𝐚𝐫𝐞, 𝐚𝐝 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐧𝐢𝐝𝐢, 𝐨𝐯𝐯𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐨𝐜𝐨𝐥𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐯𝐢𝐝 – 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐃𝐞𝐥 𝐆𝐡𝐢𝐧𝐠𝐚𝐫𝐨 -. 𝐄’ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢, 𝐬𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢 𝐞 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢, 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞𝐦𝐚 𝐬𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐞, 𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐞𝐝 𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢𝐥𝐢, 𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚𝐝 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐩𝐮𝐥𝐢𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚 𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐝𝐢𝐜𝐚𝐭𝐚».
Infatti garantire il distanziamento fisico nei servizi educativi per la fascia di età da 0 a 3 anni non è facile per la natura stessa del servizio, per questo l’organizzazione dello svolgimento delle attività dei servizi educativi presenta alcune novità.
I bambini saranno divisi in due gruppi: sezione piccoli e sezione grandi. Ogni gruppo avrà assegnato in modo stabile ed esclusivo gli spazi, gli educatori e il personale ausiliario di riferimento. Per lo svolgimento delle attività sarà privilegiato l’utilizzo di spazi all’aperto. Gli spazi necessariamente condivisi non saranno mai utilizzati in contemporanea dai due gruppi e l’avvicendarsi sarà subordinato alla sanificazione di arredi e giocattoli. Tutti gli adulti indosseranno sempre la mascherina, mentre non ne è previsto l’uso per i bambini al di sotto dei 6 anni.
L’ingresso e l’uscita dei bambini sarà organizzato per evitare assembramenti e potranno accedere contemporaneamente nello spazio di accoglienza del nido solo due bambini della stessa sezione, ciascuno accompagnato da un solo adulto di riferimento. Gli orari verranno stabiliti in accordo con le necessità orarie delle famiglie per favorire uno scaglionamento il più possibile naturale. L’accesso alla sezione verrà preceduto da un Triage che prevede la misurazione della temperatura corporea con termometro non a contatto e nella sanificazione delle mani con gel a base alcolica.
I bambini che presentano una temperatura corporea superiore a 37,5° e altri sintomi di malessere riconducibili ad un sospetto Covid, non potranno accedere al nido d’infanzia ed è necessario che le famiglie si impegnino a contattare immediatamente il pediatra di libera scelta. Nel caso che questa sintomatologia si sviluppi all’interno del servizio, i bambini verranno immediatamente isolati dal resto del gruppo e rimarranno in compagnia di un’educatrice finché non saranno riaccompagnati a casa da un genitore o da un delegato.
«𝐈𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐨 – 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚 𝐃𝐞𝐥 𝐆𝐡𝐢𝐧𝐠𝐚𝐫𝐨 -, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐞: 𝐥𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐜𝐥𝐮𝐬𝐭𝐞𝐫 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐢𝐧𝐮𝐢𝐭𝐞 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐳𝐳𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞: 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥’𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐨. 𝐋𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐪𝐮𝐢𝐥𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞. 𝐏𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐀𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐒𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞: 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐛𝐢𝐦𝐛𝐢 𝐞̀ 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨».
Tutte le disposizioni straordinarie rispettano le indicazioni operative e le linee guida diramate dal MIUR per garantire la tutela della salute all’interno della comunità educativa coinvolta (dirigenti, docenti, personale A.T.A., studenti e famiglie) durante lo svolgimento delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia presso le sedi delle istituzioni scolastiche.
«𝐂𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐫𝐞𝐬𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐥𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 – 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐝𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 -: 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐚𝐮𝐬𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢 𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐯𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢. 𝐀𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐞 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢, 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞𝐝 𝐚𝐮𝐬𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢, 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐧𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐫𝐞».
Non sono nato a Viareggio ma…

Non sono nato a Viareggio ma…

Non sono nato a Viareggio al Tabarracci, neanche in qualche comune vicino, mia madre mi ha partorito in un piccolo paese del compitese, Castelvecchio, nella zona sud del comune di Capannori, al confine del territorio pisano.
La prima volta che ho soggiornato per un paio di settimane al mare, l’ho fatto a sei sette anni, in una camera tripla (forse quadrupla non ricordo) riservata alla servitù, di un bell’appartamento a Città Giardino, dove mia madre, nel periodo delle sue ferie, per arrotondare “guardava i bimbini ” ad una agiata famiglia lucchese.
Sento ancora la trepidazione nell’attraversare la strada per andare al mare, la speranza del bombolone dopo il bagno, l’attesa sonnacchiosa del pomeriggio in pineta.
Poi gli anni dopo, la casa affittata in estate dai miei zii che mi ospitavano, “per farmi cambiare aria” chè siccome ero magro rifinito magari mi veniva appetito e mettevo su qualche chilo. Con loro attraversavo il mercato con calma e mi fermavo a sentire il profumo del pesce, tra il vociare della gente in ciabatte, cannottiere e vestaglie a fiori colorate. Il bello era il viaggio, stipati insieme ai bagagli su una bianchina famigliare beige, che sembrava una carrozza. Ricordo il rumore del pullman la domenica, che mi regalava finalmente la mamma e insieme a lei le ore allungate fino a sera sulla spiaggia, in quella tenerezza naturale dei tramonti agostani, stanchi, rallentati, scottanti.
Scottante era soprattutto, qualche anno dopo, la rena della darsena, in quelle comitive allegre e spericolate che si cuocevano senza l’ombrellone, facevano i tuffi in cima al muraglione e “franella” in pineta, dopo aver mangiato un frittino alla Festa dell’Unità.
I passaggi sulle 128 degli amici che lavoravano, poi la prima 500 blu usatissima, ma preziosa e coccolata al parcheggio sotto i cannicci, che costava cifre assurde per uno studente senza soldi e ancora senza barba. Se ci ripenso m’arrabbio ancora da quanto me la
ritrovavo a sera impolverata e incalorita, con i pantaloni che s’attaccavano ai sedili e le parole alle promesse dei ritorni.
Quei ritorni che sempre più spesso si facevano in Passeggiata, con la barba finalmente fatta e vestiti “ammodo”. Ci s’andava in ghingheri, per non sfigurare davanti all’eleganza festosa della città.
Ti sentivi appiccicare la pelle quando ti fermavi all’orologio ad aspettare quelle che arrivavano sempre tardi, ma che sapevano d’agrumi, smanicate, con i capelli freschi di shampoo e i fianchi a dondolare.
Ma il dondolare del Lago, fissato dal belvedere, è sempre stato il mio rifugio segreto (e a questo punto segreto non lo è più).
Lì su una panchina, o di lato al porticciolo, ho passato e passo le mezzore importanti per le decisioni da prendere, le valutazioni da fare, i passi alzati a camminare.
La somma delle malinconie, delle nostalgie, dei pensieri, delle trepidazioni, delle attese è tutta in quello sciabordare dell’acqua scura tra le canne, che regala sempre soluzioni chiare ai miei dilemmi.
Da lì e da cima al molo, a ritroso, cerco di riguardare tutto il passare della vita legato a questi posti, dove non sono nato, ma ai quali appartengo, come appartiene la responsabilità al bene, la serietà alla promessa.
Io la promessa di metterci tutto me stesso l’ho fatta a Viareggio cinque anni fa e la mantengo, anche se non sono nato qui.

Viareggio Rèpaci: domenica 30 agosto la serata finale

Viareggio Rèpaci: domenica 30 agosto la serata finale

“Spiriti liberi, ovunque siate voi”, la Libertà, è questo il tema della novantunesima edizione del Premio Viareggio-Rèpaci che vuole sottolineare l’importanza del bene più caro per ogni essere umano che però deve sempre essere in grado di saperlo amministrare. Si terrà Giovedì 30 agosto alle ore 21:00 presso la cittadella del Carnevale

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Inaugurazione nuovo mercato ittico di Viareggio

Inaugurazione nuovo mercato ittico di Viareggio

NUOVO MERCATO ITTICO:
DOPO 13 ANNI IL SINDACO DEL GHINGARO TAGLIA IL NASTRO E INAUGURA LA STRUTTURA. UN LUOGO DI BELLEZZA CHE VALORIZZA TUTTO IL COMPARTO DELLA PESCA

Nuovo Mercato ittico e nuova banchina commerciale: un investimento totale di 7milioni di euro per due lavori sottolineati questa mattina da un duplice taglio del nastro cha ha visto gli interventi del sindaco Giorgio Del Ghingaro, dell’assessore regionale Marco Remaschi, di Fabrizio Morelli segretario generale dell’Autorità portuale regionale e di Gianluca Massaro, comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio. Presenti anche l’onorevole Umberto Buratti, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e il consigliere regionale Stefano Baccelli.

«Una giornata che segna la storia della Città, del porto e della Marineria di Viareggio – commenta il sindaco Del Ghingaro -: siamo arrivati al taglio del nastro dopo 13 anni di lavori e di incertezze. Oggi è completato».

Molti i rappresentanti della società civile in sala, e tanti i cittadini che sono venuti a vedere il nuovo Mercato che con la sua struttura incornicia il porto rinnovandone il profilo.

Con affacci di incredibile bellezza, da un lato il porto, dall’altro il mare aperto, la struttura che si sviluppa su un corpo unico e due piani, racchiude al piano terra la sala d’asta, gli spazi per gli uffici, il centro insacchettamento telline, area laboratorio di trasformazione, area servizi Asl quindi tracciabilità del prodotto e controllo sanitario, oltre a uno spazio polivalente. Al piano superiore, due aree destinate a servizi di ristorazione e ittiturismo, iniziative di promozione e didattiche.

«Abbiamo a Viareggio il 30% del fatturato mondiale dei grandi yacht – sottolinea ancora Del Ghingaro -. Di fronte a noi c’è uno dei porti turistici più belli d’Italia: un anno fa l’abbiamo ricomprato e ora è in fase di ristrutturazione. Si parla forse poco della marineria e dei pescatori e della grande tradizione di cui sono portatori: qui oggi inauguriamo un luogo che permetterà di sviluppare tutte le attività che porteranno lustro e innovazione al comparto della pesca».

Il progetto nasce dalla necessità di uno spazio che potesse superare la logica dei mercati all’ingrosso ingabbiati da una normativa rigida e antiquata e tutti sostanzialmente in perdita. C’era bisogno di sviluppare nuove attività: dal pescaturismo, all’ittiturismo, ma anche formazione, informazione e promozione del pescato locale puntando su quelle specie dimenticate o rigettate dal consumo e dal mercato tradizionale. A queste esigenze si accompagna la necessità di poter concepire la commercializzazione a 360 gradi: dall’ingrosso al dettaglio, dai circuiti ecosolidali alla grande distribuzione.

Siamo nel 2007 quando l’amministrazione Marcucci vara la delibera con la quale si approva il progetto del nuovo mercato impegnando risorse regionali già stanziate per 2 milioni e mezzo di euro. La costruzione, come per i precedenti mercati, è altrettanto travagliata, con i lavori interrotti nel 2012 per il fallimento della ditta vincitrice dell’appalto. Nel 2015 l’Amministrazione DG riesce a far ripartire la pratica. Tre gli Enti coinvolti: il Comune di Viareggio, l’Autorità Portuale e la Regione Toscana.

Tirando le somme, la Regione è intervenuta dal 2000 fino ad oggi con risorse importanti messe in campo grazie ai Fondi strutturali europei per la pesca (circa euro 370.000,00) e con fondi regionali stanziati sia dalla L.R. n.66/2005 (circa 690.000,00 euro) che con fondi messi a
disposizione dal Settore “Porti” (circa 2.000.000,00 euro). L’Autorità Portuale ha contribuito con 2milioni di euro per la banchina commerciale. Il Comune di Viareggio ha stanziato 290.000 euro, che comprendono i lavori per la pensilina.

«Ringrazio la Regione Toscana e il presidente Rossi – conclude Del Ghingaro -: un investimento vero, grande, importante per tutto il complesso e per la città di Viareggio».

Del Ghingaro, via con il botto alla campagna per il bis da sindaco

Del Ghingaro, via con il botto alla campagna per il bis da sindaco

da Lucca in Diretta

Bilancio di cinque anni da primo cittadino e uno sguardo al futuro: no alla vendita della Casa delle Donne, c’è la gara per la Terrazza della Repubblica. Sette le liste per la coalizione.

Coraggio, impegno, passione, i temi cari di sempre: il lavoro fatto, le novità in programma. “Nel 2015 ci siamo presentati alla città di Viareggio con lo slogan Sicuri, si cambia. Dopo cinque anni, possiamo affermare con orgoglio che oggi Viareggio è cambiata“.

Inizia così il discorso che il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha tenuto ieri sera (3 agosto) nell’incontro che di fatto ha segnato l’avvio della campagna elettorale per le prossime amministrative: 500 persone circa riunite nello spazio del cinema all’aperto della Cittadella del Carnevale.

Tassello importante anche per il risultato regionale Viareggio che, con i suoi 62mila residenti circa, è il secondo Comune in Toscana per numero di abitanti fra quelli che il 20 settembre prossimo andranno ad eleggere il nuovo sindaco. Città particolare, segnata dalla tragedia del disastro ferroviario del 2009, e dalla storia amministrativa assai complicata: prima dell’avvento di Del Ghingaro, in 7 anni si erano alternati due sindaci e 3 commissari. Per la prima volta dai tempi di Marcucci, siamo nel 2008, un sindaco completa il suo mandato.

E in platea c’erano tutti: i candidati delle liste, 7 per ora, Buonsenso, Lista Del Ghingaro, Giovani per Viareggio, il Partito Democratico, Progetto per Viareggio, Uniti per Viareggio e Torre del Lago, Viareggio Democratica, gli altri partiti a sostegno (Più Europa, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano, Italia in Comune, Volt, Europa Verde) simpatizzanti, amici di sempre.

Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia Luca Menesini, il consigliere regionale Stefano Baccelli, i vertici del Partito Democratico e degli altri partiti in coalizione, nessuno escluso.

L’atmosfera è da convention americana. Palco importante, luci e maxischermo, platea ambiziosa: 900 posti per occuparne 550, come da protocolli Covid. Musica a sottolineare i momenti, da Viaggiatori d’occidente di Ivano Fossati, ancora il marchio dell’ingresso del sindaco come 5 anni fa, a Jovanotti, che esplode dopo i saluti finali, con l’inizio di una nuova era.

Del Ghingaro saluta e tradisce un po’ d’emozione. Si toglie la giacca che resterà per tutta la sera appoggiata di lato, su una sedia. Camicia chiara e cravatta, immagine renziana ma non troppo, la scaletta è di nuovo one man show eppure la squadra è al centro delle parole del sindaco, dal saluto agli assessori che hanno preso altre strade, a quello commosso per quelli attuali, senza dimenticare consiglieri, presidente del consiglio, partecipate e fondazioni. E poi le forze dell’ordine con “il grande lavoro di coordinamento che ha portato la città ad essere più libera e più sicura”, dichiara. Una narrazione lunga 5 anni e qualche mese, tra la sospensione del Tar, non ricordata, e il prolungamento del mandato dovuto all’emergenza coronavirus.

“Siamo partiti da una situazione difficile: una città in dissesto e in declino, una comunità ferita e delusa. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo messo le nostre energie al servizio dei cittadini e della comunità”, sottolinea Del Ghingaro.

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La giunta Del Ghingaro ha aprovato l’avvio del procedimento per il piano particolareggiato degli arenili

La giunta Del Ghingaro ha aprovato l’avvio del procedimento per il piano particolareggiato degli arenili

Viareggio avrà un Piano particolareggiato degli Arenili (Pua): la Giunta Del Ghingaro ha infatti approvato l’avvio del procedimento che porterà entro fine anno all’approvazione dell’atto. Com’è noto, il Regolamento Urbanistico recentemente approvato, prevede la predisposizione di uno specifico Piano Attuativo – PUA, per disciplinare con maggior dettaglio le diverse tipologie di intervento nell’ambito degli “Arenili”: strumento che risulta necessario per permettere alle strutture commerciali/balneari esistenti di effettuare piani di investimento a valenza pluriennale.

«Uno strumento atteso, che permette agli imprenditori del settore balneare di fare investimenti nelle attività, anche in considerazione degli obblighi introdotti dalla legislazione europea, nazionale e regionale» commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro.

Obiettivi del Pua sono la conformazione/adeguamento alla disciplina paesaggistica del Piano Paesaggistico della Regione Toscana, la tutela e la salvaguardia del litorale, il miglioramento e la riqualificazione delle strutture balneari e degli spazi connessi.

«Lo sviluppo delle imprese balneari e delle strutture deve andare di pari passo con la conservazione del paesaggio naturale – aggiunge il primo cittadino -: servono norme precise, semplici, lineari, alle quali attenersi. Norme che da un lato permettano di adeguare l’offerta ricettiva alle esigenze del turismo, dall’altro aiutino a tutelare il paesaggio naturale della nostra costa. Fattore strategico sia ai fini della difesa fisico-morfologica sia per lo sviluppo della stessa attività turistica».

Tra le altre cose, il Piano Particolareggiato dovrà conservare e recuperare i tessuti, gli edifici, i manufatti con caratteri architettonici e tipologici di valore storico quali le testimonianze dell’architettura del tardo Liberty e Déco; conservare, recuperare e valorizzare il tessuto storico degli stabilimenti balneari, nel rispetto dei caratteri stilistici, formali e costruttivi; recuperare gli immobili di valore storico, architettonico e tipologico in stato di degrado; assicurare che i nuovi interventi si armonizzino e si rapportino con il paesaggio costiero; non compromettere la qualità estetico-percettiva delle visuali da e verso i rilievi, le pinete, la costa e il mare, con particolare attenzione alla salvaguardia e valorizzazione degli spazi pubblici; tutelare la costa sabbiosa e qualificare le relazioni terra-mare con riferimento alle componenti paesaggistiche (profondo arenile con residuali dune, complessi forestali litoranei e reticolo idrografico con funzione di collegamento con l’entroterra).

Infine, il Pua dovrà individuare negli arenili comunali aree specificamente destinate agli sport da spiaggia.

«Viareggio ha una storia di successi importanti legati agli sport da spiaggia – sottolinea il sindaco Del Ghingaro –: individuare specifiche aree destinate ad ospitare impianti sportivi dedicati è assolutamente prioritario: porterà ulteriore sviluppo per l’attività sportiva e incremento del turismo ad essa legato».

Gli incarichi sono stati affidati con determina sia per la parte di elaborazione del piano che per la valutazione ambientale.

«Dopo il Regolamento Urbanistico – conclude il sindaco -, adesso pensiamo alle spiagge e tra le fine del 2020 e l’inizio del 2021 Viareggio avrà un nuovo strumento urbanistico moderno ed efficace».

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