8/11/13 Capannori è il primo Comune  in provincia di Lucca e tra i primi cinque in Toscana a sottoscrivere il  ‘Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo’ promosso dalla Scuola delle buone pratiche  e organizzato da Terre di Mezzo e da Legautonomie. Un documento con il quale  si promuove una proposta di legge di iniziativa popolare per regolamentare i giochi con vincite in denaro e il gioco d’azzardo, che è la terza industria italiana con il 5% del Pil nazionale, e tutelare la salute dei cittadini, alla luce del crescente fenomeno delle patologie da dipendenza da gioco (G.A.P) che interessa circa 3 milioni di italiani (tra chi è già malato e chi è a rischio patologico) e non riguarda più soltanto gli adulti, ma anche i bambini e i ragazzi, grazie soprattutto al dilagare del gioco online da casa.

Siglando il manifesto l’amministrazione Del Ghingaro si impegna così a promuovere una raccolta di firme per la presentazione della proposta di Legge (gli interessati possono rivolgersi all’Urp del Comune) che mira anche a ridurre l’offerta dei giochi e il contenimento dell’accesso e a mettere in atto  iniziative di sensibilizzazione per i cittadini  sui rischi del gioco d’azzardo con una apposita campagna di comunicazione rivolta soprattutto alle nuove generazioni a partire dalle scuole.
Capannori, già dotato di un apposito regolamento sulle sale da gioco, è  quindi in prima linea insieme a comuni come Milano, Torino, e Ravenna, affinché il Parlamento approvi in un testo unico nuove regole sul gioco d’azzardo, slot e videopoker,  che tuteli in primis la salute  delle persone più fragili che arrivano a essere dipendenti dal gioco e dia più poteri ai sindaci sull’autorizzazione dell’apertura delle sale da gioco, sulla loro distanza dai luoghi sensibili,  e sull’installazione degli apparecchi da gioco. “Il gioco d’azzardo, oggi pericolosamente a portata di mano anche di ragazzi e bambini per la diffusione del gioco online è sicuramente un fenomeno da regolamentare e tenere sotto  controllo – sostiene il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Il gioco con vincite in denaro può diventare una piaga sociale, creando dipendenze anche gravi con danni sulla salute dei cittadini e  pesanti conseguenze sull’economia delle famiglie. E’ quindi con convinzione che sottoscriviamo il  manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo e sosteniamo la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare, affinché siano previste nuove ed efficaci misure di prevenzione di questo fenomeno. Ritengo particolarmente importante  la proposta di prevedere che una parte del fatturato complessivo del gioco d’azzardo vada a costituire un fondo per la cura, la prevenzione e la riabilitazione e che una parte delle somme giocate vadano ai Comuni per attività formative e culturali”.

“La nostra amministrazione già due anni fa, anticipando la nuova normativa regionale che entrerà in vigore a giorni – spiega l’assessore alle attività produttive, Maurizio Vellutini – è intervenuta nella regolamentazione delle aperture delle sale gioco, inserendo alcune restrizioni sulla loro localizzazione a tutela dei minori e dei soggetti più deboli. Il nostro regolamento, infatti,  prevede che le sale gioco distino almeno 400 metri da scuole, luoghi di culto, ospedali e altri locali destinati stabilmente all’accoglienza di minorenni per finalità educative o socio assistenziali”.

La proposta di legge si compone di 21 articoli che riordinano in un codice unico le norme del gioco d’azzardo necessarie per prevenire le conseguenze nocive di questo tipo di gioco. Il testo di legge si articola in cinque punti cardine. Tutela della  salute delle persone con particolare riferimento alla protezione dei soggetti più deboli compresi i minorenni e alla cura dei giocatori patologici e una regolamentazione della pubblicità, avvio di attività di ricerca e monitoraggio delle forme di Gap in Italia con l’1% delle somme non riscosse e delle multe, riorganizzazione dell’Osservatorio nazionale sulle dipendenze del gioco d’azzardo. Poteri ai Comuni : i  sindaci sentiti i questori autorizzano l’apertura delle sale e l’installazione di apparecchi per il gioco. Ai Comuni vengono trasferiti  finanziamenti specifici per attività formative e culturali  mediante lo 0,50% delle somme giocate.

Contrasto reale alle infiltrazioni mafiose e ad altre illegalità: si organizza un contrasto reale al gioco illegale alle infiltrazioni mafiose, ai  flussi di danaro illegali, a trust e società anonime.I luoghi del gioco e le caratteristiche dei giochi :la legge: entro due anni dall’approvazione della legge si potrà giocare d’azzardo solo nelle sale gioco, autorizzate con legge apposita. I giocatori possono chiedere di essere esclusi dal gioco, nelle aree per il fumo non devono esserci apparecchi per il gioco, le giocate devono avere una durata minima di 4 secondi, sono vietati apparecchi per la lettura automatica delle giocate, il costo di ogni partita non deve essere superiore a 1 euro, e ogni vincita non deve superare i 100 euro. Alcuni dati sul gioco d’azzardo in Italia  Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, con il 5% del Pil nazionale, 5.000 aziende, 120.000 addetti, oltre 400.000 slot machine, 6.181 punti gioco autorizzati, oltre il 15% del mercato europeo e oltre il 4,4% del mercato mondiale, il 23% del mercato mondiale del gioco online.Nel 2011 sono stati giocati 79,814 miliardi di euro, e 70,262 miliardi sono stati giocati  nei primi 10 mesi del 2012, il 12% della spesa delle famiglie italiane. Sono 15 milioni i giocatori abituali. 2 milioni quelli a rischio patologico, circa  800.000 i giocatori già malati.

Pin It on Pinterest

Share This