Dieci tunisini, sbarcati a Livorno nelle prime ore della mattina, troveranno sistemazione nel centro di accoglienza di Lunata.
Il Comune di Capannori, infatti, di fronte alle necessità di queste persone e alla richiesta del presidente della Regione Enrico Rossi di ospitare un gruppo per facilitare l’operazione di accoglienza in Toscana ha deciso di fare la sua parte, certo che la solidarietà sociale rappresenta un cardine della comunità capannorese.
“L’accoglienza è un valore fondante del nostro Paese e di Capannori in particolare – dice il sindaco Giorgio Del Ghingaro –. Siamo in possesso di una struttura in cui i nuovi arrivati possono trascorrere in modo dignitoso questo periodo di permanenza. Per questo motivo, come amministrazione abbiamo deciso di dimostrare che la cultura di una comunità si manifesta soprattutto con i fatti. Le buone pratiche e l’attenzione ai beni comuni, nel tempo, sono diventati il filo conduttore dell’identità capannorese. I diritti umani e civili sono senza alcun dubbio un bene comune da tutelare e da garantire. Attraverso le scelte di ogni giorno che riempiono di contenuto la politica ambientale e sociale del nostro territorio, i cittadini operano nell’interesse collettivo, affermando che ciascuno di noi è protagonista di un processo culturale che dà pari dignità e pari diritti a tutte le donne e a tutti gli uomini, senza alcuna distinzione. L’ospitalità che Capannori oggi dà agli immigrati tunisini è un tassello di un progetto di promozione della solidarietà come strumento di diffusione di pace e di sosteniblità sociale”.
In stretta collaborazione con Prefettura e Regione, l’amministrazione comunale s’è già riunita più volte con la Protezione Civile, con le associazioni di volontariato, le Misericordie, la Vab, Capannori Nord, il Gruppo antincendio di Vorno e Gvai per fissare nel dettaglio il piano di accoglienza.
A tal fine, infatti, è attivo il volontariato sociale, la Caritas, i Centri di ascolto, varie associazioni del territorio e la cooperativa Odissea che gestisce il centro di Lunata. Tramite l’azienda Asl, inoltre, sarà attivo un presidio sanitario. Dentro al centro sarà garantita la presenza continua di volontari e di mediatori culturali e linguistici. Saranno coinvolte, infine, le associazioni di immigrati presenti a Capannori.
“Ringrazio le associazioni di volontariato, la Protezione Civile, le forze dell’ordine, il Vescovo, la Chiesa locale e i suoi gruppi di lavoro, il Centro di accoglienza di Guamo e l’Erp per la serietà con cui stanno lavorando e per l’importante collaborazione – continua il primo cittadino –. In pieno accordo con la Regione e con il Prefetto, il Comune ha compiuto una scelta di responsabilità vera. Il presidente Rossi ha detto no alle tendopoli e al concentramento di molti immigrati in singole strutture. Condivido pienamente questa decisione e pertanto ho dato la nostra disponibilità a ospitare un gruppo ristretto di immigrati. A queste condizioni, infatti, crediamo che sia possibile dimostrare il grande senso di accoglienza che permea le nostre tradizioni e la nostra storia, senza creare situazioni di disagio. Nel pieno rispetto della carta costituzionale e della cultura del Paese, Capannori ancora una volta dà prova della solidarietà sociale che lo caratterizza. Ringrazio, per questo, tutti i cittadini, certo che il sapere legato alle buone pratiche è divenuto conoscenza comune e valore fondante dell’identità del territorio”.

Pin It on Pinterest

Share This