Si apre un 2010 carico di aspettative e di speranze, un anno che ci auguriamo sarà meno pesante per i cittadini italiani che in questi mesi hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di una grave crisi economica.
Il mio pensiero di inizio anno va a tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro, a coloro che sono in cassa integrazione, ai giovani in cerca di prima occupazione.
Per loro l’Italia e la classe dirigente deve fare di più, da lì dobbiamo ripartire per costruire un Paese più giusto.
Sento parlare in questi giorni di riforma fiscale con l’introduzione di due sole aliquote. “Beh, ci risiamo” penso tra me e me, ancora una volta si studia il modo di far pagare meno a chi ha tanto, mentre per i redditi medio-bassi non ci sarà nessuna riduzione.
E’ vero, mi ripeto, non siamo in un Paese normale. E allora sono più determinato che mai, nel mio piccolo, a lavorare per costruirne uno migliore. Così come stiamo cercando di fare a Capannori, quello che io definisco il comune più bello del mondo.
Buon anno!

Giorgio

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