Si chiamerà Artemisia il nuovo polo culturale ricavato nell’edificio dell’ex Mattaccio a Tassignano. Ospiterà la biblioteca comunale, sale letture e studio, emeroteca e sala riunioni, spazi polivalenti, postazioni internet, una caffetteria e nel giardino un’area giochi e un palco per gli spettacoli. Ad un mese dall’inaugurazione (il 1 maggio) il sindaco Del Ghingaro e i membri della giunta hanno effettuato un sopralluogo con i capigruppi del consiglio comunale per fare il punto sullo stato dei lavori e svelare le funzioni e il nome della nuova struttura realizzata con un investimento cospicuo di quasi un milione di euro, con un contributo importante dalla Regione e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Capannori scommette sulla cultura. Dopo l’apertura di Arté in via Piaggia nel centro del capoluogo, il 1 maggio sarà inaugurato il nuovo polo culturale a Tassignano, un’altra delle grandi opere pubbliche dell’amministrazione Del Ghingaro. «Perché “Artemisia – polo culturale? Innanzitutto – spiega il sindaco – abbiamo voluto scegliere un nome femminile per questo luogo che era identificato al maschile, per l’appunto il Mattaccio, quindi un omaggio alle donne, poi Artemisia deriva da Artemide, dea dell’abbondanza, perché questo posto abbonderà di cultura ed arte, infine c’è la desinenza arte che dà una continuità concettuale e fisica con Arté a Capannori. Naturalmente senza dimenticare la storia passata del Mattaccio». Da questa operazione il Comune risparmierà i costo dell’affitto annuale (oltre 40mila euro). La struttura. Lo spazio non manca. Oltre 800 metri quadrati (815 per la precisione), dieci sale studio e letture con scaffalature ed un vasto patrimonio librario, cd e dvd. Una rivoluzione rispetto all’attuale biblioteca in piazza don Stefani, troppo piccola e inadeguata per un’utenza in crescita esponenziale. I posti sono quasi raddoppiati. Tutta l’area sarà wireless, ovvero navigazione gratis su internet dal proprio Pc. Ad illustrare gli spazi è stata l’assessore alla cultura Leana Quilici. All’ingresso il reference e il desk office per accogliere gli utenti. Al piano terra lo spazio per i bambini con attività educative ed animazione. «Anche in orari diversi da quelli della biblioteca, intendiamo aprire la struttura pure in orari serali» dice la Quilici. Al primo e secondo piano sale letture con scaffali, l’emeroteca e l’archivio storico. I libri saranno protagonisti in uno spazio accogliente e colorato. Le novità. Due sale lettura saranno intitolate a Giurlani e Cattani, ex presidenti della Fondazione Cassa di Risparmio che ha contribuito alla realizzazione della cittadella della cultura che sa sarà a barriere architettoniche zero e con un ascensore per l’accesso dei disabili. Tavolini per bere e mangiare fuori dalla caffetteria (data in gestione), mentre nel giardino un’area giochi e sul retro un palco “double face” per spettacoli, largo 8 metri. Nella piazza la pavimentazione sarà fotocatalittica. Il personale. Per quanto riguarda il personale «ci lavoreranno dai 5 ai 7 dipendenti, più gli stagisti» dice la Quilici. Artemisia sarà anche un luogo di aggregazione. «Stiamo preparando il cartellone di Artemisia Estate rivolto alle arti minori e non solo, dal venerdì alla domenica – annuncia la Quilici – e una Fiera dell’editoria indipendente». Davanti all’entrata, una effigie dello scrittore francese Daniel Pennac: «il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere». Nei prossimi giorni inizierà il trasloco dall’attuale biblioteca e seminata l’erba nel giardino.  (Il Tirreno, di Nicola Nucci, 31.03.2012)

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