Sposarsi tra i romanzi del Novecento, volumi illustrati di architettura oppure riviste scientifiche. Un sogno per gli amanti della cultura, che magari si rilassano a leggere sotto l’ombra di un albero oppure davanti al camino, che presto diventerà realtà. Da settembre a Capannori si potrà celebrare il “matrimonio in biblioteca”. I futuri marito e moglie potranno dire il “sì” che li unirà per tutta la vita all’interno di Artèmisia, il polo culturale che sorge nella frazione di Tassignano, inaugurato lo scorso Primo maggio.
Si tratta di una location d’eccellenza, che sorge nel cuore del territorio e che ha già conquistato i cittadini, giovani e non solo, che trascorrono ore nelle sale di lettura, in mezzo al verde del parco o che partecipano alle tante iniziative che nei mesi estivi si svolgono all’aperto.
“Un’opportunità in più per i cittadini, che dal prossimo mese si potranno sposare anche ad Artèmisia, una delle strutture pubbliche più all’avanguardia del nostro territorio – afferma l’assessore ai servizi demografici, Maurizio Vellutini -. Siamo convinti che le coppie rimarranno suggestionate dall’ambiente, che unisce modernità e tradizione in una cornice verde nel centro del nostro territorio. In questo modo ampliamo ulteriormente i luoghi dove è possibile sposarsi che, oltre al palazzo comunale in piazza Aldo Moro, includono alcune tra le più belle ville del capannorese”.
“Vogliamo ridisegnare i canoni delle biblioteche e dei poli culturali, che devono essere luoghi che mettono al centro la persona – afferma l’assessore alla cultura, Leana Quilici -. Artèmisia vuole essere uno spazio vivo, dove l’amministrazione comunale mette a disposizione una serie di servizi per la comunità che hanno come punto di riferimento le relazioni sociali, il sapere, l’arte e lo svago. E’ sotto quest’ottica che abbiamo stabilito di dare l’opportunità alle coppie di celebrare il matrimonio in biblioteca; una possibilità, questa, che  crediamo sarà apprezzata dalle persone che decidono di sposarsi in Comune”.
Sarà possibile celebrare il “matrimonio in biblioteca” il sabato, giorno in cui l’affluenza nella struttura è generalmente più bassa, per non creare disagio agli utenti. Il “sì” verrà pronunciato nell’auditorium “Amato Pardi”, una delle sale più capienti dell’intero edificio, che può ospitare anche eventi culturali.

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