Poche battute, giusto il tempo di presentarsi alla stampa e ai tifosi. È iniziata così l’avventura di Andrea Agnelli alla guida della Juventus. In realtà il neo-presidente entrerà in carica al termine della stagione sportiva (dal primo luglio 2010, ndr) e ha rimandato a quella data tutti quelli che sono i temi tecnici e di gestione.

A presentarlo è stato Jean Claude Blanc, l’attuale presidente, colui che a fine giugno gli passerà il testimone. «È un nuovo inizio – ha detto il dirigente francese – ma oggi non andremo a toccare argomenti sportivi come il mercato o i piani futuri. L’arrivo di Andrea Agnelli è una grande opportunità per me, per tutti noi e soprattutto per la Juventus. È un evento quasi naturale, emozionante e anche storico 48 anni dopo la presidenza di suo padre, in linea con la tradizione della Juventus e della famiglia Agnelli».

E ha spiegato: «In un momento delicato della società, avere l’opportunità di lavorare con Andrea sarà determinante. È un nuovo inizio e sono convinto che lavoreremo benissimo per il bene della Juventus». La parola è poi passata al futuro presidente. «Oggi faccio anche un pò di fatica a parlare – ha commentato – per me è un giorno emozionante. Negli ultimi due-tre mesi ci sono state delle speculazioni sul futuro della Juventus a cui corrispondevano anche una serie di riflessioni all’interno della famiglia. Dopo le parole di ieri di mio cugino John, ho trovato doveroso da parte mia venire qua a incontrare voi per un primo saluto: la mia designazione è una testimonianza dell’unità che c’è all’interno della nostra famiglia».

«Sono stati mesi difficilissimi ma alla fine siamo riusciti a incastrare i tasselli giusti», ha detto ancora Agnelli sottolineando un paio di aspetti determinanti del suo mandato. «Un primo punto cui ci tengo a far chiarezza è che Jean Claude rimane e resterà l’amministrazione delegato a 360 gradi con attenzione allo sviluppo della gestione dei ricavi e a portare a termine lo stadio – le parole del figlio di Umberto – secondo punto: ritengo di poter dare un contributo importante alla società. Sarà un percorso complicato, dovremo rafforzare la struttura sia in Corso Galileo Ferraris che, per quanto riguarda la parte tecnica, qui al Centro di Vinovo».

Agnelli ha poi parlato dei suoi sentimenti. «La storia della mia famiglia è legata alla storia della mia squadra – ha aggiunto – l’ultimo Agnelli presidente è stato mio padre Umberto. Io non vorrei fare termini di paragone con quel periodo storico. Sono fiero e orgoglioso di dare il mio contributo. Lo darò con il massimo della passione e con l’intenzione di cercare di eliminare la dipendenza da Exor. Per i temi di attualità vi prego di serbare le domande al termine della stagione, quando avverrà la mia investitura. Per il momento non posso far altro che ringraziarvi, ci vediamo presto».

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