Lara Pacini è il miglior candidato possibile per la presidenza di Aquapur, l’azienda di depurazione delle acque. Lo dice Luciano Fanucchi: l’ex assessore di Capannori attacca il sindaco di Porcari, che sponsorizza la nomina del proprio assessore Emanuele Carrara.
Il posto che Vincenzo Bigongiari si appresta a lasciare dopo 6 anni presto dovrà essere assegnato. Secondo Fanucchi la soluzione caldeggiata dall’amministrazione comunale capannorese è la migliore. «Da quando è stato fatto il nome della dottoressa Lara Pacini quale candidato alla presidenza si stanno muovendo forze sotterranee e poco chiare per ostacolarne a tutti i costi l’elezione. Pacini è dottoressa in chimica, ha lavorato all’Arpat nel controllo delle acque di scarico e ha un master in gestione degli impianti. Visto il suo curriculum, si cerca di portare lo scontro su questioni politiche e di campanile che ai cittadini poco interessano e ci auguriamo, interessino meno ancora agli industriali. Chi ha paura che finalmente una persona competente possa rappresentare la componente pubblica in quest’azienda? Il sindaco Baccini in primo luogo, rivendicando la nomina in base ad un accordo vecchio di tre anni ma soprattutto in un contesto completamente diverso da oggi. Il cda era allora composto da 13 membri che presiedevano e controllavano i 12 dipendenti che vi lavoravano. Finalmente la Finanziaria mise fine a questo scandalo e costrinse le amministrazioni a ridurre la loro presenza in consiglio. Mentre Capannori rinunciò a 2 consiglieri, Porcari ne tolse soltanto 1, portandosi così ad avere entrambi i Comuni un solo rappresentante a testa. Mi si dica in base a quale principio Baccini e chi caldeggia le sue tesi può pretendere di avere con 8mila cittadini e il 10% delle quote la presidenza dell’azienda, relegando Capannori che amministra oltre 50mila cittadini e detiene il 35% delle quote ad avere una presenza marginale con un semplice consigliere nel cda? Far funzionare bene quest’impianto dovrebbe essere una priorità di tutti, amministrazioni e industriali. Se prima era un’emergenza sanitaria per le popolazioni residenti, ora sanare quest’area dopo che vi è stato localizzato il casello deve diventare una priorità per tutti».

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